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L'acqua della pioggia mi bagna completamente, ma io me ne frego altamente, ed inizio a correre.
Non so dove stia andando, so solo che Shawn mi ha mentito per tutto questo tempo.
E per giunta mi faceva quei discorsi come "Lasciali perdere, è solo invidia" oppure "Dimostreai loro sul palco quanto vali", ma vaffanculo, stronzo!
Quello che non riesco a capire però è perchè lo ha fatto.

L'acqua delle mie lacrime si confonde con quella della pioggia, infatti non sembra che io stia piangendo.
<Elisabeth!> Shawn mi chiama, ma io non gli do minimamente retta e continuo a correre.
Purtoppo, Shawn è molto più veloce di me, infatti mi raggiunge presto e mi prende per il braccio, facendomi girare verso di lui.

<Lasciami, brutto bastardo che non sei altro!> urlo.
<No, aspetta, io ti posso spiegare tutto>
<Non mi interessano le tue spiegazioni, puoi tenerle per te le tue scuse!> esclamo e riesco a fargli mollare la presa.

Me ne vado, lasciando Shawn lì sotto la pioggia. Cammino ancora e ancora, non so quanto tempo sia passato. Finisce di piovere finalmente, e si è fatto buio. Accendo il cellulare e noto tre chiamate perse da parte di Shawn, cinque messaggi sempre da parte sua che nemmeno apro, guardo l'ora e vedo che si sono fatte le sette e mezza.

Non so come, ma riesco più o meno ad orientarmi e dopo una mezzoretta buona arrivo nella strada dove si trova la casa di Shawn.
Arrivo alla porta, ma sono troppo orgogliosa per suonare il campanello.
Elisabeth, pensa solo che ti serve un posto per dormire. Nient'altro. Dice la mia testa.

Alla fine suono il campanello e Shawn apre la porta. Ha un' espressione che non gli avevo mai visto fin ora: sembra fustrato, triste, addolorato...
Ma non mi importa, non mi deve importare.

Tira un sospiro di sollievo appena mi vede. <Sei tornata..> dice, come se fossi stata via per chissà quanti anni.
Fa per avvicinarsi a me ed abbracciarmi, ma io mi scanso ed entro in casa. Vado dritta al piano di sopra per farmi una doccia, e mentre salgo le scale sento Shawn che dice: <Dai Elisabeth, lascia almeno che ti spieghi. Dopo potrai odiarmi quanto vuoi, ma almeno lascia che ti parli>

Mi fermo in mezzo alle scale. Dopo qualche secondo lo raggiungo e mi metto davanti a lui. Incrocio le braccia al petto e aspetto che parli.

Lui sospira. <Quel profilo non l'ho creato io..> alzo subito gli occhi al cielo. Bene, la prima cazzata l'ha sparata, sentiamo tutte le altre!

<No, fammi spiegare. Lo so che ti sembra una cosa scontata da dire, ma è solo la verità. Tutto quello che ti dirò ti sembreranno giustificazioni, ma non lo sono>
<Va' dritto al punto e basta, Shawn.> gli dico.
Lui annuisce. <È stato il mio produttore a crearlo. Lui non era d'accordo riguardo alla mia scelta, cioè tu, quindi ha fatto di tutto per farti mollare. Ha creato tutto con il mio cellulare perchè voleva che anch'io scrivessi qualcosa di brutto su di te, ma non l'ho mai fatto, Elisabeth.
È stato solo lui, non ti riteneva "all'altezza" di fare un tour intero con me.
Anche se io volevo protestare, mi ha minacciato, dicendomi che "potevo trovarmi benissimo un altro produttore", così ho tenuto la bocca chiusa. Ma io ti ho sempre difeso, devi credermi>

<E perchè mai dovrei crederti?> gli chiedo.
<Perchè sto dicendo la verità, Elisabeth, ti ho sempre detto la verità.
Io ti amo da morire, e se non ci crederai te lo ripeterò all'infinito fino a quando non avrai la nausea nel sentirmi.>

<Io voglio i fatti, Shawn! Dei tuoi "ti amo" non me ne faccio niente, devi dimostrarmelo!> quasi urlai.

<Te l'ho già dimostrato, Elisabeth! Te l'ho dimostrato difendendoti e mettendomi contro il mio stesso produttore! Te l'ho dimostrato quando potevo benissimo cacciarti via quando facevi la stronza, ma non l'ho fatto! Te l'ho dimostrato quando sono rimasto settimane e settimane ad aspettare che tu mi dassi una cazzo di risposta perchè non sapevi quello che provavi per me! Te l'ho dimostrato quando ti ho portato a New York per tuo fratello, ti sono rimasto accanto e non ti ho mai abbandonato!>

Rimango zitta. Non posso contraddirlo, ha ragione. Shawn mi è rimasto sempre vicino. Però tutti quegli insulti e quelle cose mi hanno fatto davvero male. Stavo anche per mollare tutto e tornarmene a casa, ma non l'ho fatto perchè io ci credevo. Avevo un sogno, e volevo a tutti i costi realizzarlo, e ce l'avevo pure fatta.

<Ma allora quella voce che diceva che io e te stavamo insieme anche se non era vero? Anche quello l'ha scritto il tuo produttore?>
Shawn abbassa lo sguardo.
<No. Quello l' ho scritto io. Lo avevo fatto proprio il periodo in cui era venuto Daniel in modo che tu potessi dare la colpa a lui. Ma l'ho scritto perchè così lui non ti avrebbe più dato fastidio, e anche perchè speravo che accadesse. Ma poi io non ho scritto nient'altro, ha fatto tutto il mio produttore tramite il suo computer!>

Rimango in silenzio e devio lo sguardo.
<Che c'è, non mi credi ancora? Vuoi che chiami quel bastardo e che ti faccia dire tutto da lui?> esclama, prendendo quel maledetto telefono.
Lo blocco. <No, non ce n'è bisogno.> dico freddamente. <Ora se vuoi scusarmi vado a farmi una doccia, visto che sono completamente bagnata fradicia.> dico, andando al piano di sopra.

Shawn sospira ancora. <Elisabeth, devi fidarti di me, devi credermi!> insiste ancora. Forse tutto quello che sta dicendo è la verità, ma chi me lo conferma? Poteva dirmelo già dall'inizio che era il suo produttore secondo me.
Anche se lui minacciava di licenziarlo, credo che non l'avrebbe mai fatto. Andiamo, chi sarebbe così stupido da licenziare un cantante come Shawn Mendes? È assurdo.

Mi chiudo in bagno e ci resto per un po', lasciando che la doccia mi faccia calmare e mi faccia rilassare.

S|A❤
Ciao a tuttiiiiiiii
Come vi va la vita? A me abbastanza bene
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, e, come al solito, se è così lasciate una stellina oppure un commento!❤
Comunque, -4 e la storia finirààààà
Vi ringrazio per leggere questa storia, per me vale ogni visualizzazione e ogni voto, davvero❤

- Valentina.

The road to rock // Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora