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Amsterdam

Durante il concerto ad Amsterdam il mio entusiasmo non è paragonabile a quello che avevo fino a pochi giorni fa, e credo sia anche normale.
Ma devo andare avanti. Lo so, sembro senza cuore, ma la vita continua. Mi mancherà per sempre mio fratello, ma lui vorrebbe che realizzassi il mio sogno, quindi lo faccio anche per lui. Per renderlo fiero.

<Elisabeth, c'è una visita per te> mi informa un tizio del team di Shawn (quasi un mese e mezzo e non so nemmeno i loro nomi).

<Una visita per me? Vi sarete sbagliati> dico.
Chi avrebbe potuto farmi visita? La mia migliore amica è a New York, mio fratello non c'è più, e i miei genitori non possono nemmeno guardarmi in faccia.

<Non lo so, c'è una visita per te, vieni nell'androne> mi dice il tizio.
<Okay..> rispondo.
Mi incammino verso l'androne dell'hotel, seguita da Shawn.

Strabuzzo gli occhi alla vista del ragazzo che mi ritrovo davanti; ma che ci fa qui? Cosa vuole da me?
<Daniel!?> dico, sorpresa ed irritata allo stesso tempo.
<È lui Daniel?!> esclama Shawn.
<Si, Shawn.> gli rispondo, spazientita.

<Elisabeth, io..>
<Che diavolo ci fai qui?> lo interrompo.
I suoi occhi verdi mi scrutano da capo a piedi. <Io sono qui per dimostrarti che ti amo ancora, Elisabeth. E per farti le mie condoglianze, visto che quando sei tornata a New York non ho avuto l'occasione di vederti.>
Rimango in silenzio e incrocio le braccia al petto.

Posso benissimo percepire lo sguardo incredulo e arrabbiato di Shawn, come se potesse picchiare Daniel da un momento all'altro.
<Emh bene, okay... > non so esattamente cosa dire.
<Bene, Elisabeth ti ringrazia, ma adesso puoi tornartene da dove sei venuto, grazie.> wow, Shawn è parecchio infastidito.

<E tu chi saresti, scusa? Non hai il diritto di cacciarmi via, non sei nessuno per farlo.> risponde a tono Daniel.

<Rassegnati amico, lei non ti ama più>

<Chi sei per dirlo?>
Shawn pensa due secondi. Poi mi circonda la vita con il braccio.
<Il suo ragazzo> esclama.
Io e Daniel lo guardiamo stupiti.
<Cosa?!> diciamo all'unisono.

<Si, sono il suo ragazzo, quindi puoi benissimo andartene da qui e voltare pagina, Daniel.> dice, guardando me.
Esclamo un "aaah", come se avessi capito tutto e guardo Daniel.

<Eemh si, è vero Daniel, fattene una ragione> bacio Shawn sul collo, un po' imbarazzata.
<Bene, io ho fatto tutta questa strada per te e tu mi fai solo vedere quanto sei felice con questo riccone viziato! Sei una cogliona!>

<Io non sono una cogliona, Shawn non è un riccone viziato, e tu al prossimo volo metti come destinazione "fanculo"!> ribatto, andandomene via con Shawn.
Daniel rimane perplesso un attimo.

<Ma non c'è questa destinazione nella mappa!>
Alzo gli occhi al cielo e vado in camera seguita da Shawn, a chiedermi come ho fatto ad essere stata fidanzata con un imbecille come Daniel.

<Mi spieghi cosa ti è saltato in
mente?> chiedo a Shawn, una volta entrati in camera.
<Che c'è? A quanto pare non lo sopporti, ti dà fastidio, e io ho solo trovato una scusa per mandarlo via, dovresti ringraziarmi. Non ti cercherà più sapendo che stai con me, no?>

Alzo gli occhi al cielo.
<E poi ti piacerebbe stare con me, ammettilo> aggiunge.
Gli lancio un' occhiataccia. L'argomento "Shawn ama Elisabeth ma Elisabeth non sa cosa prova per lui" non l'abbiamo più affrontato, e sinceramente non è nemmeno il momento per parlarne, e poi non sono nemmeno dell'umore giusto per affrontare dinuovo questo argomento.

<Dai, stavo scherzando, non ti arrabbiare> dice Shawn.
<Forse sono stata troppo dura con Daniel.> rifletto, cambiando argomento.
<No, non sono d'accordo. Se lo è meritato.>
<Ma che ne sai tu? E poi come fai a sapere che non amo più Daniel?>
Lui apre la bocca per parlare ma poi la richiude.

<Non dirmi che hai ficcato il naso nel mio telefono, Shawn!> esclamo, arrabbiata.
<Io...no! Cioè...ho visto solo qualche messaggio dove lo mandavi chiaramente a quel paese, quindi ho intuito non lo amassi più!>
<Sei andato a guardare i nostri messaggi?!> esclamo dinuovo.
<Io non...> sospira.<Non volevo entrare e vedere i vostri messaggi, non sono un impiccione! È solo capitato, tutto qui! E poi perché ti arrabbi così tanto, hai qualcosa da nascondere che Shawn non può sapere?> odio quando parla di sé in terza persona.

<Ma certo che no, deficiente! Mi dà solo fastidio il fatto che qualcuno guardi i miei messaggi e si impicci nei fatti miei! E poi che segreto dovrei nascondere, scusa?>
<E che ne so io..>
<Stai dicendo che non ti fidi di me, Shawn?!>
Lui devia lo sguardo da me.
<No, non l'ho detto. Ma sai com'è, le persone non si conoscono mai fino in fondo, quindi potrei aspettarmi di tutto da te.>
<E allora se non mi conosci come puoi dire di amarmi?>  dico in modo un po' triste, che mi fa arrabbiare.

Lui è un po' scosso dalla mia domanda, e non risponde subito.
<Io non ho detto questo!> sbotta.
<E poi perché fai così? Noi non stiamo insieme, quindi posso parlare con chi voglio!> esclamo, e credo di averlo un po' ferito, perché esce dalla camera e sbatte la porta. Accidenti, non avrei dovuto reagire così.

Esco dalla camera e lo inseguo.
<Shawn? Shawn dai, fermati!> lo chiamo.
Lui si gira di scatto. <Cosa vuoi ancora?> okay, è arrabbiato.
<Scusami. Scusami davvero, io... Non volevo dire quelle cose, okay?> cerco di scusarmi.

<Non volevi dirle però le hai dette.>
Sbuffo. <Shawn andiamo, lo sai come sono fatta, dico tutto quello che mi passa per la testa in base a quello che provo. Mi stavo incavolando, e ho detto quelle cose.>
Si fissa le mani per un po', ma poi si gira e continua a camminare.
Lo inseguo ancora.

<Shawn, per favore. Ho già perso mio fratello, non posso perdere anche te. Se mi incazzo e dico cavolate, tu lasciami perdere. Sto passando un periodo di merda, ho appena perso mio fratello, e tu ci vai di mezzo. Lo so, sembra una giustificazione, ma è davvero così.>

Lui si ferma, si gira e sospira.
<Mi spieghi come fai a farti perdonare così in fretta ogni volta?>
Sorrido alle sue parole.

The road to rock // Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora