Capitolo 21

433 23 7
                                    

Lydia

La verità sulla morte dei miei genitori? Lo sguardo di Stiles era intriso di tristezza, e mi venne automatico consolarlo, anche se sarei stata io quella che avrebbe sofferto.

"Stiles? Va tutto bene?" gli chiesi. "No, per niente, io... so qualcosa" ammise. Sapeva qualcosa? "Che genere di cosa?" gli domandai. "Novità sul caso" rispose. Il caso? Non era stato chiuso? Era stato dichiarato che l'auto aveva un malfunzionamento, tutto qui. Ma evidentemente non era così. "Lydia, i tuoi genitori sono stati assassinati" qualla confessione parve costargli tutta la froza che possedeva.

Mi aspettavo di crollare. Invece riuscii a resistere. Non provavo dolore, solo rabbia. Rabbia per coloro che avevano deciso di farmi una cosa del genere. Perchè non ce l'avevano con i miei genitori, altrimenti se la sarebbero presa con me. Era me che volevano far soffrire.

Mi riscossi all'improvviso, quando Stiles, credendomi in trance, aveva cercato in tutti i modi di svegliarmi. "Lydia, so dove dobbiamo andare" mi disse. Quella sola informazione mi ridiede vita, come se non aspettassi altro. Ed era così, volevo solo che chi mi aveva portato via la mia famiglia la pagasse.

"Ho installato un GPS nel telefono di mio padre" disse mostrandomi il suo cellulare. "Dobbiamo solo vedere dove si trova, ed andare anche noi" spiegò, salendo in macchina. Lo seguii.

Stiles accese il motore, e ci dirigemmo verso il bosco. Poi imboccammo una strada stretta e lunga, del quale non vedevo la fine. Iniziò a nevicare. L'atmosfera era alquanto spettrale, ma dentro di me c'era solo determinazione. Volevo sapere. Dovevo sapere.

Scendemmo dalla macchina, e di fronte a noi, come se fosse stata isolata dal resto del mondo, c'era una vecchia casa abbandonata.


Unforgettable NowDove le storie prendono vita. Scoprilo ora