E' quando ottengo il risultato degli esami di quinto superiore, quindi della maturità, che decido di andare a Madrid. Farò lì l'Università e inizierò i corsi a metà Ottobre, zia Dolores mi ha detto che l'Università è a numero aperto.
Ho superato la maturità con cento e lode, meglio di così non poteva andarmi. Mentre esco da scuola saluto tutti i miei, ormai, ex-compagni di classe e mi fermi ad aspettare che la mia migliore amica mi venga a prendere.
<<Buongiorno bella!>> sento un clacson e poi la voce di Charlotte che mi risveglia dai miei pensieri. Ed eccola, in tutto il suo splendore la mia migliore amica che esce dalla sua macchina. Come me indossa solo un paio di pantaloncini e una canotta, semplice ma d'impatto. Io sono ossessionata dalla moda, ho studiato all'accademia di Moda di Milano e ora voglio solo frequentare l'Università a Madrid.
<<Ehi! Andiamo a farci un aperitivo?>> le domando felicissima per i risultati. Lei annuisce ed entriamo in macchina, una bellissima Porche nera di ultima generazione. Usciamo dal parcheggio, tutti gli alunni ci sorridono e ci salutano per l'ultima volta. Per quest'anno siamo state noi le rappresentanti d'istituto e come viaggio d'istruzione abbiamo scelto Barcellona, per questo ci amano tutti quanti.
<<Torni a Madrid, non è vero?>> la sua richiesta è improvvisa e mi spiazza.
<<Come hai fatto a capirlo?>>
<<Ci conosciamo da cinque anni.>>
<<Si, sto per andare a Madrid.>>
Due giorni dopo Charlotte mi accompagna all'aeroporto, ho bisogno di qualcuno per trasportare le mie numerose valigie. Mi sono accorta che sono davvero troppe!
In aereo le due hostess che erano in prima classe non la smettevano di avvicinarsi e chiedermi come stessi e se avessi bisogno di qualcosa. Sono paziente e cortese, sempre. Ma ad un certo punto m'innervosisco anche io! Allora ho preso il mio iMac Pro e mi sono messa a creare dei nuovi outfit con dei vestiti che ho intenzione di comprare qui.
Non appena atterro a Madrid esco velocemente dall'aereo, una volta che prendo anche le valigie mi ritrovo a camminare, molto velocemente, verso l'uscita della struttura. Ad aspettarmi, fuori, c'è un taxi che mi hanno chiamato dalla reception.
'Brava tesoro, ma adesso dove ti porta il tassista?'
Stupida vocina interiore che ha sempre ragione! Non ho pensato ad un alloggio. Non ho né prenotato una camera in albergo né affittato una villa per me. Quindi la domanda adesso è: cosa faccio ora?
Mi guardo l'orologio al polso, sono le sei e trentacinque. Mio cugino sarà ancora a lavoro? Penso proprio di si.
<<Salve.>> dico al tassista, prende le mie valigie e le mette nel cofano dell'auto. Poi una volta salito a bordo mi chiede dove deve portarmi. <<Al centro di allenamento del Real Madrid.>> mio cugino è la mia unica speranza.
Arrivata al centro di allenamento mostro la mia carta d'identità alla reception dove ci sono due ragazzi, uno entra nella struttura alla ricerca di mio cugino e l'altro i aiuta ad uscire le valigie dal taxi.
<<Cugina! Che ci fai qui?>> sorrido e mi avvicino a lui. Appena sono difronte a lui, che è parecchio più alto di me, mi prende in braccio e mi lascia un bacio sul collo.
<<Cugino, ecco...frequenterò l'Università qui e mi servirebbe un posto dove dormire...posso venire da te? Ovviamente fino a quando non trovo un appartamento per me...>>
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Il goal della vittoria||Gareth Bale
Fanfiction<<Gareth vieni un attimo qui.- il mio ragazzo si avvicina ancora di più a noi due e si mette ad osservare attentamente lo schermo. -Cosa vedi qui?>> gli domanda, sembra come se non ci fossi. <<Boh, nulla credo.>>il dottore...