Diciassettesimo Capitolo

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<<Ti piace questo colore? Avevo in mente di tinteggiare le pareti in questo modo.>> mostro a G, la fidanzata di Cristiano, il progetto per il negozio. Gloria mi ha dato carta bianca perciò posso decidere io come meglio arredarlo. Sto pesando ai mobili ed alle pareti del terzo piano. Il primo è già completo ed al secondo ci stanno lavorando.

<<Bello!>> esclama sorridendo e finalmente alza gli occhi dal suo iPad. Ammetto di non sopportarla più di tanto, sto facendo questo sacrificio solo per mio cugino perché vedo che da lei è molto preso. Parla solo di sfilate e di moda, è l'argomento su cui è più preparata.

Le ho chiesto di venire da me perché avevo bisogno di qualcuno che mi desse un paio di consigli, ma non mi è stata molto utile.

<<Cristiano mi chiede cosa facciamo stasera. Stiamo tutti insieme?>> annuisco anche se sono con la testa chinata sui fogli sopra il tavolo e cerco di capire qualche cosa tra tutti questi numeri. Ma è del tutto inutile, non mi dicono niente! <<Andiamo a mangiare fuori oppure ordiniamo take away?>>

<<No, preparo io qualcosa. Però dobbiamo andare a fare la spesa.>> sistemo il tavolo, porto il pc in camera e mi do una sistemata. G mi segue e mi fissa mentre infilo il maglione e dopo il giubbotto, poi sposta la sua attenzione sulle foto che sono appese al muro. Si sofferma su un'immagine ritraente me e Charlotte; eravamo in un pub di Torino e stavamo festeggiando Luca, il mio ex. L'ho messa solo perché è una delle poche in cui siamo uscite bene tutte e due.

<<Ti piace mangiare, non è vero?>>

<<Non è esattamente così. Io sono stata per cinque anni in Italia e sono stata abituata a mangiare bene.>> le spiego in breve mentre prendiamo l'ascensore per tornare in appartamento. Mi aiuta a mettere ciò che abbiamo comprato in ordine. E quando squilla il mio cellulare, continua lei sotto le mie indicazione. Il pesce in frigo e tutto il resto in frigo.

<<Dimmi Dybala!>>

<<Ciao Cri, hai cinque minuti per me?>> chiede. Sembra che stia parlando sottovoce, forse non vuole farsi sentire da qualcuno. <<Ho una notizia buona ed una brutta.>>

<<Voglio prima quella brutta.>> gli rispondo subito. Lui tentenna qualche secondo prima di cominciare a parlare. E' nervoso e lo deduco del tono di voce che ha acquisito.

<<Ieri è tornata a 'trovarci' la madre di Charlotte, e questa volta non è da sola. Con lei ci sono i suoi genitori e duo fratello con la moglie. La domanda è una sola: che cosa devo fare?>> ci penso su un po' di tempo. La situazione tra Emma e Char è molto complicata; la più grande ha speso non belle parole nei confronti della figlia e del suo ragazzo. Ed in mezzo ci ha messo anche me, non so per quale motivo.

<<Devono parlare prima tra di loro, dopo di che lei le chiederà di scusarsi con te. Ne sono certa.>> gli do conforto sapendo che anche per lui l'argomento è delicato. Sta male perché adesso sta male la sua ragazza. Nonostante stiano insieme solo da pochi mesi, loro due si sono sempre mostrati agli occhi di tutti come una coppia. I comportamenti di uno si rifletteva nell'altro. Erano una cosa sola all'ora ed adesso lo sono ancora di più. <<Paulo, non ti abbattere. L'unica persona che ha torto è Emma e voi due non avete nessuna colpa.>>

<<Lo so, è solo che ho paura. E se lei dovesse addossarle tutte le colpe? Conosciamo tutti e due Charlotte, sappiamo che non ci vorrebbe niente. Che faccio io in quel caso?>> non l'ho mai sentito così insicuro di se stesso. Cerco di convincerlo che non potrà accadere nulla di tanto grave e lo spingo a darmi la buona notizia che, a mio avviso, è davvero tanto buona. Speravo che prima o poi compiesse il tanto atteso passo ma non pensavo così presto.

Il goal della vittoria||Gareth BaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora