E sono 33! Dopo cinque anni la Lega torna nelle mani del Real Madrid, dai Blancos. Al ritorno da Malaga scoppierà la festa in città, i tifosi scenderanno in Plaza Mayor per festeggiare la squadra mentre noi famiglie li aspetteremo qui a casa Ramos, passeremo la serata insieme.
<<Sei sicura di sapere dove stiamo andando?>> è come minimo la quinta volta che me lo chiede ed io rispondo dicendole dove deve girare. E lo faccio anche questa volta.
<<Davanti a te c'è casa Ramos.>> indico ad Alice l'enorme villa di Sergio, ora difronte a noi. Parcheggia l'auto nello spazio a disposizione davanti l'entrata, dopo di che suoniamo il campanello annunciando in nostro arrivo.
<<...si Dani. Prima fanno il giro in città e verso mezzanotte rientrano.>> Pilar viene ad aprirci la porta insieme al più piccolo dei Ramos, in braccio a lei. Sergio, invece, è seduto per terra insieme a Salomè ed adesso con loro ci sono anche Alba e Junior. E' da qualche tempo che si girano tutti intorno e noi adulti siamo davvero contenti perché questo significa che stanno diventando amici; penso che la loro amicizia andrà avanti per un bel po' di tempo. <<Merda! Ho dimenticato di chiamare Giù!>>
<<Non ti preoccupare, Cristiano e lei vanno al concerto di J Balvin stasera.>> la fermo subito, in modo che non spechi tempo. ci sediamo tutte e quattro sul divano, in attesa dei nostri uomini.
<<Maa...tu e Gareth non avete ancora deciso di sposarvi? Niente matrimonio per il momento?>> scuoto la testa in segno di negazione. Effettivamente non ci abbiamo minimamente pensato, perché tra tutte le cose che stiamo facendo per il bambino non ci siamo fermati neanche un attimo per rifletterci su. Diciamo che in questo momento ho cose più importanti a cui pensare. <<Peccato...vi ci vedo bene davanti all'altare.>>
<<Cosa sai, cara Daniela?>> nei suoi occhi c'è uno scintillio diverso dal solito, segno che sta tramando qualcosa oppure sa qualcosa ed ora sta cercando di rimangiarsi ciò che ha lasciato intendere. Fortunatamente per lei, non ha il tempo di rispondere perché entrano in casa i ragazzi.
<<Papà, dobbiamo per forza venire?>> glielo chiedo un'ultima volta prima di chiudere la telefonata. Mi siedo sullo sgabello in cucina e finisco di preparare le due torte al cioccolato per stasera.
Katia -la cugina zoccola- ci ha invitati tutti quanti a casa sua per 'festeggiare' il suo ritorno a Madrid. Io non ho nulla da festeggiare perché non la sopporto, e da quando si è scopata il mio ragazzo ancora di più. Noi due non siamo mai andate d'accordo e questo perché secondo lei io le ho rubato il posto di figlia, ma lei non conosce il rapporto che io e zia Dolores abbiamo.
E poi non ho capito questa decisione di invitarci a cena, tanto neanche i suoi fratelli minori la sopportano più di tanto. Vorrei capisse che non è la benvenuta.
Sento la porta aprirsi e subito dopo richiudersi, dopo mi arrivano alle orecchie le voci di Gareth e Cristiano. Da ciò che riesco a percepire, dovrebbero aver poggiato i borsoni per terra e tra qualche secondo dovrebbero comparire sulla porta della cucina. E di fatti qualche secondo più tardi mi raggiungono sugli sgabelli.
<<Questo bimbo come si comporta?>> mio cugino viene ad abbracciarmi e mi da un bacio sul bancone. non lascia che il gallese mi si avvicini, tenendosi stretto a me.
<<Campione ti raccomando: non farle male quando esci.>>
<<Tu non sai quanto vorrei passare direttamente al post parto...>> sorride e poggia la sua testa sulla mia spalla. <<Come mai sei qui?>>
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Il goal della vittoria||Gareth Bale
Fanfiction<<Gareth vieni un attimo qui.- il mio ragazzo si avvicina ancora di più a noi due e si mette ad osservare attentamente lo schermo. -Cosa vedi qui?>> gli domanda, sembra come se non ci fossi. <<Boh, nulla credo.>>il dottore...