E' giovedì, oggi devo partire per Las Vegas insieme a Charlotte e, finalmente, rivedrò la mia migliore amica. Ieri abbiamo parlato al telefono e mi ha detto che sono arrivati per posta tutti i documenti per l'aereo e per l'albergo. Mi ha anche accennato il fatto che sosteremo in un villaggio nel centro della bella città, è molto completo da quello che ho visto su Google: ha due piscine, le terme e comprende anche una discoteca, un casino e una palestra molto grande.
Non ho più sentito parlare di ciò che è successo a Gareth qualche giorno fa, ma al contrario di quando sono arrivata ho notato che trascorre molto più tempo a casa nostra. I compagni di squadra di Cris si sono trattenuti a pranzo e mi hanno accompagnata in aeroporto per il check-in e tutto il resto. Ho sentito Charlotte al telefono, mi ha detto che anche lei parte oggi in realtà questa mattina, ma questi sono piccoli particolari.
Ripenso a ciò che ho messo in valigia: un paio di abiti casual, un paio di maglie e un jeans semplice. Alla festa indosserò un abito lungo bellissimo che ho comprato con Cristiano e, ovviamente, Gareth. Lui stava letteralmente sbavando per la schiena nuda e per fortuna mio cugino non si è accorto di nulla.
Mi aspettano dodici ore in aereo, mi sto preparando mentalmente e so che non riuscirò a sopravvivere. In genere, dopo le due ore non so più che fare oltre dormire, dormire e dormire.
Le hostess mi indicano il mio posto e, dopo avermi fatta sedere, chiedono se abbia voglia di qualcosa da bere o da mangiare.
<<Avete qualche rivista di moda, per caso?>> domando sperando in una risposta affermativa che, con mia sorpresa, non tarda ad arrivare.
<<Preferisce le riviste di moda italiane o spagnole?>> scelgo la prima opzione e subito mi ritrovo tra le mani l'ultimo numero di Vogue e Grazia. Adoro questo volo, di già. Mentre sfoglio le numerose pagine delle riviste immagino che qui, un giorno, siano illustrate delle mie creazioni accompagnate anche da qualche bel modello o modella.
Ho fatto tanti sforzi per frequentare un liceo artistico e con i corsi pomeridiani mi sono affezionata alla moda, i miei professori mi dicevano sempre che mi sarei fatta strada e sarei diventata qualcuno. Spero solo che un giorno tutto quello che sto sognando ora diventi realtà. Poi ho conosciuto Chiara Biasi che, in un certo senso, mi ha preso sotto la sua 'ala' e mi ha spiegato tutti i suoi segreti. Charlotte, poveretta, mi ha sempre fatto da cavia per i miei esperimenti: il trucco, le strane pettinature e tutti i vestiti che le ho fatto indossare per feste e altre varie occasioni.
Una bella manciata di ore dopo atterro a Las Vegas, non l'ho mai visitata ma in molti mi hanno detto che è una città molto figa. E in fondo so che hanno ragione. L'aeroporto è popolato di gente vestita bene e non ci sono bambini con loro, ne vedo molto pochi. Forse non è il posto migliore dove portare dei minorenni, non potrebbero fare granché in una città come questa.
<<Cri!>> sento la voce della mia migliore amica, anzi è proprio lei. Corre come una matta fino a raggiungermi, molti la guardano male e altri ridono ma lei non ne fa una piega. E' felice come una pasqua e sorride come non mai. Da questo deduco che stia andando bene con Paulo, no?
Prendiamo il taxi insieme, ci sediamo entrambe dietro e aspetto che sia lei la prima a fare qualche domanda, ma siccome so che non farà mai il primo passo prendo io la parola.
<<Beh come va con Paulo? Ci sono novità scottanti?>> getta un occhio davanti a noi e poi mi fulmina con lo sguardo. Sbuffo e mi metto ad ascoltare la solita frase.
<<Ti dico tutto dopo, te lo prometto. Sai, vorrei evitare che ci siano terze persone che ascoltano i nostri discorsi...>> non vuole che nessuno ascolti, ma intanto non mi dice niente. So che potremmo finire sui giornali ma ogni tanto i guai farebbero anche bene! Mi volto verso il finestrino, mi metto a guardare la città mentre l'attraversiamo. Las Vegas mi è sempre sembrata una città piena di vita grazie a tutte quelle luci e a quei colori, è davvero bella. Alle porte dei Casinò c'è gente che entra ed esce, poi mi giro e comincio a raccontare a Charlotte delle mie avventure in aereo. Poi ha un'illuminazione.
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Il goal della vittoria||Gareth Bale
Fanfiction<<Gareth vieni un attimo qui.- il mio ragazzo si avvicina ancora di più a noi due e si mette ad osservare attentamente lo schermo. -Cosa vedi qui?>> gli domanda, sembra come se non ci fossi. <<Boh, nulla credo.>>il dottore...