Sono a letto, mentre ripasso con poca concentrazione gli appunti di storia per il compito di domani, mia madre entra nella stanza, in pigiama e con un finto broncio si accoccola accanto a me sotto le coperte; la guardo divertita e lei prende la mia testa e la poggia delicatamente sul suo petto accarezzandomi dolcemente i capelli. Quel gesto, quella posizione, il suo odore...in un attimo mi ritrovo bambina. Tutte le sere, non so neanche bene per quanti anni, ma tutte le sere ci ritrovavamo così...era l'unico modo per farmi addormentare. Era il mio rituale di fine giornata a cui egoisticamente non volevo rinunciare. E lei, paziente e complice, ma l' ha sempre lasciato fare.
-Non riesco ancora a credere che domani saremo sull'aereo direzione Parigi- è felice, lo sento, ma sento anche altro -solo che non riesco a credere che lo faremo da soli...il primo viaggio senza di te, cuore mio...e tu te ne rimani qui, tutta sola soletta- ecco ora so cos'è quell'altro che non riuscivo a comprendere: preoccupazione. -Non avevo ben realizzato di dovermi separare da te per tre lunghi interminabili giorni e di doverti lasciare a casa da sola- un bacio sulla fronte a suggellare le sue parole -....tanto lo so che verrà Luca e che voi siete contenti di liberarvi finalmente di noi, poveri vecchietti, e di starvene per conto vostro...- prova a scherzare, ma dal tono comprendo la sua preoccupazione, e parte con tutta una serie di pseudo raccomandazioni dalle più plausibili e scontate ad alcune davvero imbarazzanti e poco probabili.
-Mamma devi stare tranquilla, davvero...- sono calma e cerco di essere anche piuttosto convincente -puoi fidarti di me, lo sai...sono grande e abbastanza matura ormai...-
-Lo so tesoro mio, lo so...mi fido di te... sono fiera e orgogliosa di come sei diventata- il tono è tranquillo, ma dalla sua voce calda trapela emozione - i tuoi studi, la passione per il canto, persino Luca...Non potrei chiedere di più...ci tengo solo a dirti che qualsiasi cosa tu farai nella vita, che sia la cantante, il medico, l'architetto o anche la commessa in un fast food, qualsiasi cosa, io sarò fiera ed orgogliosa di te... sempre!...ma tu falla solo se ti rende davvero felice... insegui i tuoi sogni, non arrendermi mai alle prime difficoltà, persegui la tua strada anche se in salita, e diventa ciò che davvero vuoi essere senza permettere a niente e nessuno di impedirtelo ...niente e nessuno...
E se puoi, in tutto questo, resta come sei...
-Mamma!- ora le lacrime rigavano il mio e il suo viso -ma che discorsi fai???-
Un abbraccio così forte, intenso, interminabile perso in un lungo silenzio dove solo il battito dei nostri cuori all'unisono scandisce il tempo riesce a darmi sollievo.
-Andiamo a dormire che domani ci aspettano grandi cose! Tu hai un compito di storia signorina!!! ed io...- civetta alzandosi dal letto e stampandomi un bacio schioccante sulla guancia -uno stancante, sacrificante, stressante...viaggio romantico- e mimando di asciugarsi il sudore dalla fronte richiude la porta dietro di se, sorridendo.
Il suo buon odore ancora addosso, il suono di quel bacio, quel sorriso sincero, mi accompagnano finalmente in un sonno profondo.
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SEMPRE, E PER SEMPRE
General FictionUna vita perfetta...apparentemente... Una gabbia dorata dalla quale uscire per volare via non appena si trova la chiave...