DELUSIONI

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"Non aspettarti altro...resteresti delusa" le parole di Sasha mi rimbombano nella testa.
Durante la cena sono tutti intenti a raccontare la loro giornata, stanchi ma ancora pieni di entusiasmo.
Li invidio un pò.
Ridono, parlano, scherzano tra di loro.
Io mi sento nuovamente un pesce fuor d'acqua, un'intrusa.
"Sarah e a te come è andata tesoro?" Lella mi guarda teneramente,  incuriosita dalla mia esperienza.
"Bene direi...me la sono cavata...
E sono ancora qui...tutta intera" sorridono tutti a questa mia strana affermazione, senza cogliere la punta di sarcasmo che invece l'accompagna.
"Bene ragazzi! Io sono così fiera di voi! Siete il mio orgoglio...davvero" Lella è sempre così  affettuosa e piena di gratificazioni e belle parole per tutti. È praticamente impossibile non adorarla.
"È sempre merito tuo...lo sai...dietro di noi ci sei tu!" Daniel risponde complimentandosi con la nonna con gli occhi pieni d'amore.
Mi sembra impossibile che sia una persona da 'una notte e via'... Sembra così profondo e che abbia tanto da dare... Con me è stato gentile, premuroso, affettuoso, rispettoso... Forse fa parte del suo gioco...
Chissà cosa ha in mente... Devo tenerlo alla larga... Devo stare più attenta... Devo proteggermi ... Ho bisogno di pace e serenità, non posso permettermelo, sono ancora troppo fragile.
Mi congedo frettolosamente e scappo in camera.
La finestra, il mio rifugio, il mio momento di pace dove riesco a calmarmi.
Domani è un altro giorno, voglio vivere senza aspettarmi più nulla dal domani, senza fare progetti, senza sogni... poche aspettative equivalgono a poche delusioni.
E a me va bene così.

I giorni trascorrono veloci.
La sera crollo sfinita.
Con Daniel ci incrociamo solo a cena. Anche lui ha l'aria stanca.
Ci ignoriamo garbatamente, anche se spesso lo scopro a fissarmi.
Parla con gli altri e mi guarda. O l'impressione che mi tenga d'occhio. O forse ha paura che io possa dire qualcosa di sconveniente su di noi.
Chissà...
"Domani è il tuo giorno libero Sarah...che pensi di fare?" Lisa mi coglie decisamente alla sprovvista ed io sento tutti gli sguardi ora su di me.
"Veramente io...avevo preso un impegno qualche giorno fa...ma sono molto stanca e credo che rimanderò..." con la coda dell'occhio vedo Daniel poggiare il bicchiere sul tavolo, alzarsi e andarsene.
"Vai a letto tesoro?" Lella  chiede al nipote già lontano che fa solo un cenno con la mano per salutarla.
"Siamo tutti stanchi...anche io vado..." saluto Lella che mi guarda ancora un pò smarrita dal comportamento di Daniel che in genere la saluta con un bacio a la buonanotte.
Salgo lentamente le scale ripensando alla scena di poco fa. Mi sento strana. Forse sono stata antipatica.
Entro in camera immersa nei miei mille pensieri, chiudo la porta e rimango impietrita.
Daniel è lì! Seduto al 'mio posto' sul bordo della finestra, illuminato solo dalla Luna.
"Che ci fai qui? Come sei entrato?" Sono sbalordita ma anche un pò irritata.
"A che gioco stai giocando Sarah?" La sua voce è calma ma estremamente seria.
"Io? Non so di cosa parli Daniel!"
"Non mi hai rivolto la parola negli ultimi giorni...ma comprendo che forse davanti agli altri non vuoi far capire cosa c'è tra di noi...e questo posso anche capirlo" parla come se avesse già perfettamente in mente tutte le parole da dire "Capisco anche che sei stanca e la sera scappi via per riposare...e anche quwsto lo trovo lecito...ma quello che proprio non capisco è quello che hai detto questa sera...no, questo non lo capisco...".
Io a malapena sono riuscita a recepire tutto il suo bel discorso. Sono ferma al punto in cui mi dice 'cosa c'è tra di noi'.
Ecco! Io vorrei proprio capire invece cosa c'è tra di noi.
Ma non oso chiederlo.
"Mi dispiace...Non sapevo cosa rispondere...e poi..."
"E poi???" Incalza cercando una risposta più sincera.
Si avvicina a mi prende il viso tra le mani.
"E poi Sarah? Dimmelo..."
"E poi non voglio essere una delle tue tante conquiste da una notte e via...Non voglio!"
Daniel si allontana bruscamente da me, nella penombra riesco a vedere le sue mascelle serrate e i pugni chiusi.
"Ma cosa dici, Sarah? Chi ti ha messo in testa questa stupida idea?" Adesso sembra davvero arrabbiato.
"Ho passato con te una notte intera abbracciato a guardarti dormire...se volevo 'abusare' di te non pensi che l'avrei già fatto? La scorsa notte...o ancora prima...nella laguna..."
Ha ragione! Solo adesso mi rendo conto di quanto siano vere quelle parole.
"Mi dispiace Daniel..." mi avvicino cercando nel buio le sue mani.
Lui mi scanza seccato e prima di uscire dalla porta mi sussurra "Dispiace più a me...credimi...".

SEMPRE, E PER SEMPREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora