Luca mi bacia teneramente sulla fronte a mi lancia un ultimo sguardo prima di chiudersi la porta alle spalle.
Leggo nei suoi occhi il dispiacere e la sensazione di impotenza, ma non posso farci nulla.
Sono arrabbiata con lui e infuriata con me stessa perché su quell'aereo ce li abbiamo messi noi!!!
I sensi di colpa mi divorano l'anima ancor più del dolore...se solo avessi deciso per un altro regalo per il loro anniversario.
Vorrei tornare indietro, vorrei cambiare le scelte fatte, vorrei modificare gli eventi e la situazioni, vorrei...vorrei...Ma non posso!!!
So che è ingiusto, so che in fondo non è colpa nostra, mia, e so che non ha molto senso tutto questo...ma in fondo cosa è giusto e cosa ha senso in quello che è successo??
Il campanello mi riporta alla vita reale, apro sapendo perfettamente che è Marta.
Da due mesi ormai tutti i pomeriggi, verso quest'ora, passa da me.
Mi sorride, consapevole che quel sorriso non avrà un ritorno e mi abbraccia forte.
Come sempre ha un pacchetto tra le mani con dentro qualche delizioso spuntino "perché devo mangiare qualcosa", mi ripete ogni volta.
Perlustra un pò in giro, riordina la cucina, riassetta il divano, controlla che io mi sia lavata, cambiata i vestiti, mi spazzola i capelli, mi racconta qualsiasi cosa le venga in mente per distrarmi dai miei tristi pensieri, cosciente di non essere davvero completamente ascoltata.
-Mi ha chiamato Luca...È molto...tanto preoccupato e non sa più cosa fare- il suo tono ora è più serio e non posso fare a meno di notare che non le si addice; lei così euforica e sempre un pò frivola. Faccio spallucce e mi accoccolo tra le sue braccia. A volte restiamo così per ore. Altre volte aspetta così, immobile, finchè non mi addormento.
È estremamente materna per la sua giovane età e mi vuole bene davvero. Lo sento. Dalle piccole cose, da quei piccoli dettagli così importanti che fanno la differenza, come diceva mio padre.
In questo periodo solo quando sto con lei riesco a trovare un pochino di sollievo; ma non credo sia giusto caricarla di questa responsabilità.
Sto diventando un peso. Viva ma morta dentro; per lei, per Luca, per me stessa...
Dovrei fare qualcosa per cambiare questa situazione, ma cosa?!?
L'unica che mi viene in mente è andare via, lontano...
Staccare la spina da tutto e tutti...
Ma andare dove? La mia mente comincia ad affollarsi di pensieri che girano vertiginosamente nella testa...
-Io credo che....dovrei andare via da qui...- mi sollevo e fisso gli occhi increduli di Marta sorpresa dalla mia stessa voce considerando il mutismo in cui mi sono chiusa nella ultime settimane.
-Bene! È già qualcosa!- mi rassicura -E dove vorresti andare? Cosa vorresti fare?- capisco che non ha ben compreso quello che intendo io per "andare via"..
-Ti va di uscire? Possiamo andare al cinema? Oppure un pò di shopping in centro?- incalza senza troppa insistenza.
Mi riaccoccolo su di lei, sospiro profondamente e mi richiudo nel mio silenzio...
Richiede un grande sforzo dover spiegare i propri pensieri ed io in questo momento non ho le forze.
Chiudo gli occhi cercando di mettere a fuoco delle immagini positive, ma i volti di mamma e papà sono lì, incastrati tra le palpebre, e sono l'unica cosa che riesco davvero a guardare...
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SEMPRE, E PER SEMPRE
General FictionUna vita perfetta...apparentemente... Una gabbia dorata dalla quale uscire per volare via non appena si trova la chiave...