"Non lo so nemmeno io perché ho bussato..." Daniel tituba sulla porta aspettando una mia reazione.
Mi scanso per farlo entrare e richiudo velocemente la porta.
Si guarda intorno e poi si accomoda sulla finestra, nell'angolo esatto dove ero io pochi istanti prima.
Non posso fare a meno di sorridere a quel pensiero.
Mi fissa con una strana luce negli occhi.
Solo in quel momento realizzo di indossare una camicia da notte cortissima che lascia poco all' immaginazione.
Mi infilo veloce il giacchetto sulla sedia e mi siedo davanti a lui.
"Sei ubriaco?" Chiedo timidamente.
"No...certo che no!" Sorride a quella mia affermazione forse un pò sciocca.
Il chiarore della Luna gli illumina il viso. Sembra stanco. Vorrei tanto allungare la mano per carezzargli la guancia ma ovviamente rimango immobile a fissarlo.
"Io...io sono un pò a disagio per quello che è successo oggi..." si percepisce il suo nervosismo in quelle poche parole. Fissa l'orizzonte e io cerco di guardare il suo stesso punto.
"Stai tranquillo... Daniel...Non è...Non è successo nulla..." cerco di tranquillizzarmi convincendo anche me stessa che quel bacio non significhi niente.
Mi guarda dritto negli occhi e si avvicina un pò di più a me. Mi prende le mani. Sono calde e morbide. Quel gesto mi fa venire un brivido lungo la schiena.
"Io...Non l'ho mai fatto!" sembra sincero "In genere sono un pochino più schifo, piuttosto diffidente e estremamente riservato" parla lentamente e con tono calmo "Io sono molto geloso delle mie cose, dei miei spazi, persino dei miei pensieri. Oggi...qualcosa è cambiato...ma non capisco!... E questa cosa mi sta facendo impazzire."
Ripenso al momento in cui mi ha parlato dei suoi nonni, dell'albero dove è stata concepita sua madre, dalla lite dei suoi quando era bambino, del 'suo posto' che invece oggi ha condiviso con me.
"A volte accadono cose che nemmeno noi sappiamo spiegare...ma semplicemente accadono...e noi non possiamo impedirle ma soltanto viverle" parlo senza troppo pensare alle parole che dico "Se sono cose belle abbiamo il dovere di viverle pienamente godendo di ogni attimo e se sono cose brutte abbiamo il diritto di oltrepassarle velocemente cercando di lasciarcele quanto prima alle spalle" sospiro fissandolo.
"Già..." Daniel sembra capire la profondità di quel mio pensiero uscito così troppo veloce e spontaneo.
"Chissà cosa stai cercando di oltrepassare...Principessa Sarah..." mi scosta i capelli dalla guancia e i suoi occhi brillano di desiderio di sapere, di capire...
Non so cosa dire anche se vorrei tanto aprirgli il mio cuore.
È così tanto tempo che non lo faccio con qualcuno.
Mi mancano immensamente le chiacchierate con mia madre e mio padre, quelle in cui parlavo per ore liberandomi di tutti i pensieri e le preoccupazioni.
Mi manca anche Marta, la mia amica del cuore, le nostre telefonate interminabili per raccontarci tutti i minimi dettagli e le emozioni anche impercettibili.
Mi manca il calore di un abbraccio. Di sentirmi al sicuro e protetta.
"Dormi con me..." le parole mi sfuggono di bocca e la sorpresa che leggo nei suoi occhi mi fa sentire così stupida.
"Io...Non voglio restare da sola..." cerco di giustificarmi "...solo dormire..." cerco di precisare " Ma non lasciarmi sola..."
Daniel mi guarda con tenerezza e dopo un attimo di esitazione mi prende in braccio e mi adagia sul letto. Senza dire una parola, si sfila i jeans e la camicia restando ancora una volta in boxer davanti a me. Io mi tolgo il giacchetto. Si accoccola al mio fianco passandomi il braccio sotto la testa.
Ora mi ritrovo con il viso sul suo petto liscio, respiro il suo buon profumo accarezzandogli lievemente un fianco.
Lui giocherella dolcemente con i miei capelli.
Sento il battito del suo cuore e mi sembra un pò più accellerato del normale.
La mia gamba è sopra la sua.
Ogni tanto mi stringe più forte.
I nostri respiri si fondono.
"Buonanotte Principessa" le sue labbra sfiorano la mia fronte.
"Grazie...di essere qui" e con le labbra sfioro il suo petto.
Lo sento sussultare.
Mi piace da morire questo momento. Mi piace da morire questa notte.
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SEMPRE, E PER SEMPRE
General FictionUna vita perfetta...apparentemente... Una gabbia dorata dalla quale uscire per volare via non appena si trova la chiave...