31.05.16 13.49 "ehy ciao sono la ragazza di ask"
Sono passati poco meno di due mesi. Forse non posso dire di conoscerla abbastanza, ma la conosco abbastanza da far dire al suo migliore amico questa frase: "Davvero vi conoscete da un mese emmezzo?! Pensavo vi conosceste da anni! Sai tutto su di lei!"..
Forse avrei voluto durasse tutto un po' di più, che non finisse tutto così, che non mi allontanasse.
Non riesco neanche a provare rabbia verso di lei. Cerca solo di fare il bene di entrambe, eppure, a me sembra stia solo proteggendosi da sola..
*20.07.16.. Usciamo a cena insieme, avendo fatto vari kilometri per vederla, e avendo dovuto utilizzare anche la macchina, a cena ci sono anche i miei genitori. Non sanno nulla di noi, per quanto mia madre durante la mattina abbia sbagliato un paio di volte a riferirsi a lei chiamandola "la tua mororsa" al posto che "la tua amica".. Finita la cena facciamo un giro della città. Dopo averla convinta a fumare anche in presenza dei miei genitori, riesco ad avere la sua completa attenzione. Continuiamo a passeggiare a braccetto, ma dopo un po' me ne stanco (odio stare a braccetto ..Con chiunque.. ) tolgo la mano di tasca e afferro la sua. Continuiamo per il resto della sera a camminare con le mani intrecciate. Arriviamo a una piazza piena di ragazzi e ragazze, diciamo ai miei genitori che facciamo un giro, di farne uno anche loro e che ci saremmo sentiti dopo per tornare a casa. Continuiamo a passeggiare lungo le mura della città, poi ci sediamo. Facciamo qualche stupida foto che mette su Snapchat o su qualche altro social, non mi interessa, non guardo neanche. Prima di scattare l'ennesima foto si ferma, dice di non riuscire, che le sto facendo venire i brividi baciandola sul collo, che non è colpa del solletico, che ogni singolo contatto, non importa dove, le provoca brividi. Mi allontano un po', ma il desiderio di lei non mi fa rimanere lontana tanto. Chiamiamo una amica al telefono, giochiamo e scherziamo un po', tengo sempre un braccio avvinghiato al suo fianco, quasi a non volerla lasciar andare per nessun motivo al mondo! Chiusa la chiamata si gira verso di me. Appoggia le sue gambe sulle mie e mette le sue braccia attorno al mio collo e mi tira verso di lei. Mi abbraccia. è la seconda volta in assoluto che lo fa, ma questa volta è diverso, mi tiene stretta a se come se volesse facessi parte di lei. Le metto le mani sui fianchi e appoggio la testa alla sua spalla. Dopo qualche secondo mi mette una mano nei capelli e inizia a giocarci, a fare su e giù quasi pettinandoli. <<Ti piacciono i miei capelli?>> le dico ridendo.. Non so perché, ma lo faccio sussurrando, come a non voler abbattere l'atmosfera che si è creata. Lei non risponde, continua a fare su e giù.. La bacio sul collo. La sento tremare. Appoggio di nuovo la testa alla sua spalla, sento i suoi respiri farsi rumorosi, non so se sia perché mi sto concentrando esclusivamente su di lei, o se è realmente così. La bacio di nuovo, non una sola volta, e poi appoggio di nuovo la testa sulla sua spalla. Il suo "pettinarmi i capelli" diventa un movimento più intenso, non fa con forza, ma mi fa intendere di non muovere la testa, di non dover allontanarmi dalla spalla per baciarla ancora, eppure mi allontano un'altra volta, ma sta volta non la bacio, mi limito a guardarla. Quel viso che vorrei solo sia mio! Mi appoggio nuovamente alla sua spalla, ma per poco, mi allontano e la bacio ancora, appena sotto la mandibola. La sento tremare un'altra volta, le sento scendere i brividi per la schiena, li sento tenendola sui fianchi, stringe la sua mano nei miei capelli, per un momento ho paura me li stia per tirare, invece no, continua a "pettinarli", io mi appoggio di nuovo alla sua spalla.
E poi senza neanche io abbia il tempo di reagire scappa via, attraversa il passaggio, quasi corre, io mi alzo e faccio un passo per avvicinarmi a lei, ma mi blocco, la lascio andare. Si ferma dall'altra parte della "strada", e sprofonda il viso tra le mani. Io torno a sedere senza smettere di guardarla, ora è il mio l'unico respiro che sento. E adesso è il mio di viso a sprofondare tra le mani. Per cercare di calmare il mio respiro, per sopprimere l'istinto di andare da lei e abbracciarla da dietro e non lasciarla andare per nulla al mondo, neanche se sia lei ancora ad allontanarsi.
Passa qualche minuto e lei si sta avvicinando di nuovo a me, prende la borsa da affianco a me, e mi dice con tono freddo e distaccato: "Andiamocene". *
Non credo di poter dimenticare neanche un momento di quella serata, non ho intenzione di farlo, non ne perderò neanche un dettaglio, non potrei permettermelo!
Avrei voluto durasse di più, avrei voluto che non si allontanasse, avrei voluto non permetterle di farlo, avrei voluto trattenerla, piuttosto con la forza, avrei voluto sentire ancora i suoi brividi su di me.
Forse è più lei che in questo momento ci sta male, anzi ne ho la certezza.. Ormai io seguo la regola "Non piangere perché è finito, sorridi perché c'è stato", e anche se mi ha fatto male, so che ne farà di più a lei.. Eh non vorrei fosse così, vorrei stesse bene e fosse felice, vorrei mi smettesse di scrivere perché ha trovato qualcuno che la fa stare meglio di me, qualcuno che vale più di me. Invece che mi abbia allontanata perché io la faccio stare bene, e non può permetterselo.
Vorrei, ma non posso.
Vorrei anche combattere per lei, per non perderla in modo così stupido, combattere come ho già fatto, ma sta volta non lo farò.
Mi ha detto che non ha senso, che non serve, che è meglio per tutte e due.. Che è meglio allontanarci, per il mio bene, e per il suo. Che tanto viviamo agli opposti.
Mi ha anche chiesto scusa.. Non lo aveva mai fatto.. Io si.. Ma lei no..
Eh finisce così..
Buona vita Luna Mia!
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diario di un adolescente
Teen FictionSono racconti, sogni, sfoghi, non collegati tra di loro. Se qualcuno vuole che pubblichi qualcosa di suo, o che inventi una "storia" su qualche argomento preciso, mi contatti..