diario di un adolescente

Vecchi amici

Avrei solo voglia di vederti, salutarti, fermarti per strada, vederti tornare indietro per salutarmi, una stretta di mano, un 'ciao, come stai?', un sorriso come quelli che si hanno quando due vecchi amici si rivedono dopo tanto.

Mi piacerebbe tutto questo.

Mi piacerebbe mettere da parte la rabbia, il rancore.

Mi piacerebbe non avere così tanta paura di una tua risposta.

Mi piacerebbe smettere di tremare quando provo a scrivere qualcosa che potrebbe arrivare a te, perché di scrivere direttamente a te, non se ne parla proprio! Quindi affido le mie parole al vento.

Sai, avrei mille cose da raccontarti, ma non lo arei, lascerei parlare te, non ti assillerei con quello che faccio, quello che penso.

Ti chiederei cose del presente, lascerei il passato li dov'è.

Lascerei i sentimenti del passato li, senza mai tirarli in ballo.

Ti direi che ti vedo bene; che io me la cavo, come sempre ormai; che ho riappeso in camera quella vecchia foto di noi; che ho rimesso ormai da mesi la medaglietta con la frase che hai anche tu da qualche parte; che il maglio con cui dormo è quello dell'H&M che mi hai regalato qualche anno fa.

Ti direi che queste cose le faccio ormai senza pensarti, che è ormai una routine senza sentimenti.

Ti chiederei come va la scuola; come sta quella palla di pelo bianca del tuo cane; come ti trovi quest anno con la squadra.

Ti direi che ho saputo che ti sei fidanzata, e ti sorriderei dicendotelo, senza doverlo fingere quel sorriso.

Ti sembrerà strano, non penso che tu creda alle mie ultime parole, ma è realmente così, sorriderei.

Non ti sorprenderai invece di come leggerai questo, anzi, ti renderai conto che non è cambiata una sola virgola in me, nonostante i mesi che non parliamo.

Eh si, sono sempre io.

Sei solo tu l'estranea con cui ormai ho solo ricordi in comune.

Dx