diario di un adolescente

Tutto crolla

19.12.16

Tutte le luci sono spente, le tapparelle abbassate, le nuvole coprono la luce, sono le 17, la luce sta andando via.

Ho gli occhi gonfi, il malditesta, il voltastomaco, le tempie che cercano di uscire dalla pelle.

La sua voce risuona nelle auricolari, risuona nella mia testa, ma è come se non la capissi, come se fosse una lingua straniera.

Sento il suo respiro affaticarsi, le lacrime iniziano a scendere.

Sento, ma non riesco ad ascoltare.

La sua voce è un sottofondo, ma nella mia testa è come se ci fosse un ticchettio che non mi permette di concentrarmi.

"Non ci pensare", "andrà tutto bene"..

Non ci credo, ma le dico, non ascolto neanche quello che dice.

Sto in silenzio, non parlo, non riesco a dirle nulla.

Sento dentro di me i pezzi rompersi.

Gli occhi stanno diventando rossi, e pesanti.

"Calmati piccola", "Respira".

Cerco di non crollare, cerco di tenere duro, almeno fino a che lei sta così.

Le avevo promesso di non farlo, ma io sono così.

Amo il suo egoismo, il suo tenermi solo per lei..

Amo la sua fragilità, che mi permette di proteggerla..

Amo i suoi comportamenti..

.. ma non amo lei.

Lei che non vuole pensare alla fine, e io che non faccio altro che pensarci, da ancora prima che iniziasse.

Lei che vorrebbe capire quando sto male e glielo nascondo, e io che cerco di nasconderglielo sempre meglio.

Lei che è forte più di me, ma ha bisogno di combattere per gli altri per esserlo.

Lei che non smetterà mai di odiarsi, e io che le creerò intorno un mondo dove sarà in grado di accettarsi e di vedersi come la vedo io.

Lei che se la lasciassi, starebbe poco peggio di come sto io andando avanti ancora così.

Ma non ce la faccio a lasciarla, è quello che voglio, e mi sta facendo sprofondare sempre più giù, ma sarò forte per lei.