Pensavo fosse una storia chiusa, che non mi saresti più tornata in mente.
Ho tutto quello che ho bisogno, non mi manca nulla, o almeno è così che mi sento.
Eppure, ultimamente mi capita, di perdermi in dettagli della mia città che mi riporta a quando ero li con te a girare per la città.
Sento ancora che c'è qualcosa che non va quando vado in giro di sera con i miei genitori.
Quando qualche ragazza mi tiene per mano, o mi tiene a braccetto, o mi abbraccia salendo sulle punte, o gioca con i miei capelli, o quando sono io che le do della 'bambina'.
Non è mancanza, insomma, non credo davvero tu mi possa mancare, insomma dai, dopo tutto.
Forse è nostalgia.
Nostalgia di quella sera, di quella settimana, e di quei sorrisi da ebete che anche tu riuscivi a farmi fare senza rendertene conto.
Eh si, mentre che giocavi a ping-pong quel giorno continuavo a guardare il telefono, e quando mi guardavi abbassavo lo sguardo, perché, tu eri bellissima, ed eri li per me, e io non sapevo che fare, perché non ti potevo prendere portare via e lontano da tutti abbracciarti.
Da quando abbiamo smesso di parlare, non ho smesso di parlare di te.
Ho smesso di starci male, ma ora come ora, non ne sono poi così sicura.
Non l'ho detto a nessuno, che ti penso, ormai spesso.
Ora lo dico a te.
Avevo promesso prima di essere indifferente, poi quando ho iniziato a non farcela, ho promesso di odiarti, per questo tutte quelle risposte fredde, quegli stati che dimostravano schifo.
Ma ora capisco che non ha senso.
Ci sono state altre ragazze con cui ho girato di sera per la città, ci sono state altre ragazze che ho trattato come ho trattato te.
Ma non ho ancora trovato qualcuno che mi facesse sentire come mi hai fatta sentire quella sera.
Sono stata stupida nel fare l'idiota l'ultimo giorno.
Nel cercare di avvicinarmi a te quando mi allontanavi per paura di me.
Capisco solo ora quello che provavi.
Capisco solo ora che avevi paura di dare il suo posto a qualcun altro, perché l'amavi almeno quanto io so di amare un'altra ragazza, e ho capito di avere la tua stessa paura di dare il suo posto a qualcun altro.
E ti devo ringraziare di avermelo insegnato.
Mi fa ancora strano andare in giro per la città con la luna piena in maglia a maniche lunghe e pantaloncini senza poter stringere la tua mano e farti la stupida battuta sul quale luna guardare.
Sai, ogni volta che guardo la luna ancora penso a quella sera, ancora penso a te.
Forse sembrano cose insensate, ma in fondo, lo sai benissimo che io non ho un minimo di cervello.
Ho detto a chiunque abbia letto ' sta volta non lotto ' che al mare non ci andrò più, e magari l'ho detto anche facendomi due risate, ma, sinceramente, penso sarebbe bello poterti rivedere..
.. Almeno per poterti dare un addio decente.
Forse è anche stato questo un motivo per cui per tempo ti ho odiata.
Neanche un abbraccio, a malapena un ciao, e la settimana dopo una specie di appuntamento a cui mi hai dato buca.
Forse quel tenermi a distanza ancora quando ero li e non a 400km, forse è quello che mi ha fatto credere che tu già da allora sapessi benissimo come sarebbe andata a finire, eppure mi hai lasciato fino a due giorni prima la speranza di poterti vedere ancora.
Beh, si, forse mi sbagliavo, forse è appunto quel ' dopo tutto ' il motivo per cui non può essere nostalgia, ma mancanza.
Si, forse dopo tutto mi manchi.
Ed in fondo che male c'è a dirlo?!
Mi manchi Luna!
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diario di un adolescente
Ficção AdolescenteSono racconti, sogni, sfoghi, non collegati tra di loro. Se qualcuno vuole che pubblichi qualcosa di suo, o che inventi una "storia" su qualche argomento preciso, mi contatti..