Risveglio

88 2 0
                                    

Filtra un raggio di luce dalla finestra, mi sveglio tra la sua pelle morbida e il profumo dei suoi capelli.

Dorme con il sorriso da qualche giorno, più o meno da quando dormiamo insieme.

All'inizio aveva paura, non sapeva se sarebbe stata una cosa giusta, infondo non siamo ancora grandi, eppure, solo tra le mie braccia non ha più paura di addormentarsi.

Siamo a cucchiaio, le sfilo il braccio da sotto la testa. Mi siedo affianco a lei e mi cambio.

Mi alzo dal letto, d'istinto mi giro per guardare se l'ho svegliata, e non è così. Però resto immobile comunque.

È bellissima.

Non di una bellezza da prima pagina di riviste di moda, o da primo premio 'miss Italia'.

Il suo sorriso è la cosa più bella che io abbia mai visto. Il suo corpo è semplice perfezione. I suoi occhi smeraldo mi fanno perdere la testa ogni volta che mi guardano. Il suo profumo è quello che voglio ci sia nella casa in cui abiterò da grande. Con i suoi capelli mori ci giocherei per ore mentre l'abbraccio.

Dorme con dei miei pantaloncini da calcio e una mia maglia larga. Il lenzuolo la copre fino ai fianchi, la maglietta è un po' alzata e lascia intravedere una parte di schiena.

La sua pelle è parecchio abbronzata (è agosto dopo tutto..), si intravede il segno del costume, che lascia trasparire l'originale colorazione della sua pelle.

Mi avvicino, le alzo le coperte fino alle spalle. Mi piego verso di lei, facendo attenzione che le collane che porto al collo non la tocchino, le bacio la fronte, poi esco dalla stanza socchiudendola.

Esco di casa chiudendola dentro, vado alla pasticceria migliore della città e prendo delle brioches e qualche altro dolce, poi lentamente torno a casa.

Appoggio i dolci sul tavolo della cucina, tiro fuori una tazza e preparo un cappuccino, in un'altra tazza faccio della schiuma con il latte, poi la aggiungo al cappuccino e poi una spolverata di cacao.

Preparato il tutto guardo l'ora, sono ormai le 10 passate.

Metto su un vassoio la tazza, qualche biscotto, un paio di brioches e qualche dolcetto, e vado nella sua stanza.

Appoggio il vassoio sul comodino affianco al letto e alzo un po' la tapparella della finestra, in modo che ci sia un po' più di luce.

Mi siedo affianco a lei che si gira dalla mia parte ancora dormendo.

Le si è abbassata ancora la coperta, fino all'altezza del seno.

Mi avvicino a lei delicatamente, inizio a darle baci leggeri sul collo arrivando fino alla guancia.

Apre gli occhi e mi sorride, senza dire nulla.

Le bacio le labbra, non faccio in tempo ad allontanarmi che la sua mano mi prende il collo avvicinandomi a se per baciarmi ancora.

Sposta il cuscino e si siede al suo posto, appoggio il vassoio sulle sue gambe.

Le rubo un cornetto e mangiamo insieme.

Mentre riporto in cucina il vassoio lei si cambia, ovviamente mettendo un'altra mia maglia che mi sta piccola.. Lo fa solo per avere sempre il mio profumo addosso.

Mi raggiunge in sala, mi abbraccia da dietro e mi lascia un sonoro bacio sulla guancia.

Si stringe forte a me, io lascio stare quello che sto facendo e intrecciando le mani con le sue la stringo ancora di più a me.

Non c'è altro posto al mondo dove vorrei stare, lei che sa di perfezione, e io che puzzo di tabacco.

L'unica capace di farmi sorridere senza pensare ad altro, l'unica in grado di farmi innamorare ogni volta che la guardo.

L'unica per cui ho perso sia la testa che il cuore. L'unica con cui per quanto io possa pentirmi di qualcosa, rifarei la stessa cosa di nuovo.

Perché lei è unica. Ed è mia, nessuno me la porterà mai via.

*è tutto inventato.

diario di un adolescenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora