Mi sento male, mi manca l'aria. Lui è lì che fuma tranquillamente, come se la discussione avuta pochi giorni fa non valesse niente.
Al posto di andare al bagno opto per l'opzione due: uscire da questo posto il prima possibile e prendere un po' d'aria.
Appena mi volto si avvicina a me quell'antipatica di Gracie con le sue due amichette che la seguono ovunque, ho paura anche in bagno.
«Gracie», dico mantenendo un tono piuttosto altezzoso.
«Camila», dice lei a sua volta.
«Il tuo 'migliore amico' non si smentisce mai», mi fa notare, fissando Nic.
Il modo in cui sottolinea la parola migliore amico mi fa imbestialire.
La odio ogni secondo di più. Come può dirmi questo in faccia ?«Ho anch'io gli occhi, lo vedo», ribatto mettendomi a braccia conserte.
Mi fissa in cagnesco.
«Non fa mai male ricordare le cose alle persone», dice con un sorrisino beffardo in faccia. Le sue amichette ridacchiano.La oltrepasso senza fiatare, e mi faccio spazio tra la gente per uscire.
Appena mi trovo fuori, la situazione migliora, mi sento già meglio.Mi siedo su un muretto, e a quanto pare Tom ha avuto la mia stessa idea.
Avanza verso de me nel buio, dove riesco comunque a vedere i suoi lineamenti. Mi sorride, e senza chiedetemi niente, si siede accanto a me.«Non ti ho chiesto se puoi stare qui con me», dico io con uno stupido sorriso stampato in faccia.
«Dubito che ti dispiaccia»
Gli tiro uno schiaffetto sul braccio, lui sussulta e si massaggia il braccio.
«Aia!», dice scherzando.
Rido, e si aggiunge anche lui.In fondo non è spiacevole stare con lui.
«Ehi, ti va di ballare ?» chiede lui dopo alcuni secondi di silenzio. Lo fisso incredula.
«Hai la ragazza», gli ricordo.
«La quale non è presente a questa festa», dice lui.
Non ci credo! È fidanzato eppure ha il coraggio di ballare con me ?«Sei sicuro di amarla veramente?», gli chiedo scrutandolo.
«Certo, ma mi sto annoiando e ho voglia di ballare con un'amica», dice sottolineando con la voce la frase «un'amica.»Accetto. In fondo anch'io mi sto annoiando e mi serve fare qualcosa per dimenticare l'immagine di Nic che fuma nell'angolo del locale, vicino alla finestra per far uscire il fumo.
«Va bene, ma solo un ballo», gli raccomando.
«Ai suoi ordini signorina», risponde Matt porgendomi le mani.A mia sorpresa non mi porta dentro, ma mi porta in una parte più appartata del giardinetto del locale, dove la musica si sente benissimo, pur essendo fuori.
Parte Photograph di Ed Sheeran, e Tom mi cinge in vita. Photograph è in assoluto una delle mie canzoni preferite. La ascoltavo sempre quando mi sentivo sola e triste, un po come se Ed Sheeran fosse accanto a me.
Siamo così vicini che i nostri respiri si fondono, ed io mi sforzo di mantenere la mia respirazione regolare. Il mio cuore batte all'impazzata, e spero vivamente che Tom non se ne accorga. Lui, al contrario di me è tranqulissimo.
Ad un certo punto poggia le sue labbra sulla mia fronte, facendomi rabbrividire. Deglutisco.Lui se ne accorge, si stacca da me e ridacchia scuotendo la testa.
Lo guardo storta.«Sei bellissima sta sera», mi sussurra all'orecchio.
«Grazie«, riesco a dire con voce tremante.Quando la canzone finisce faccio per staccarmi da lui, ma Tom non molla la presa.
«Tom?» gli sussurro.
«Si?», fa lui di rimanda.
«Non dovremmo...», gli ricordo.
«Non dovremmo cosa ?» Fa finta di non sapere, quando sa benissimo di ciò che intendo.
Sospiro.
«Fare questo», gli dico mentre mi stacchi da lui, poi continuo: «Te sei fidanzato, io ti sto antipatica e te stai antipatico a me. Fine della storia», puntualizzo. Lui scoppia a ridere.«Ed ecco tornata la Camila antipatica di sempre che non fa altro che darmi lezioni.» Ecco, ci risiamo. È esattamente come ho appena detto: lui mi sta antipatico e io sto antipatica a lui. Fantastico.
«A quanto pare solo quando non pensiamo a Catherine e ai nostri rapporti di sempre riusciamo ad andare d'accordo. Perciò non pensiamo più a ste cagate e rilassiamoci», taglia corto. Scuoto la testa guardando male, ma lui si avvicina sempre di più a me, a tal punto che mi tocca indietreggiare per non finire con le labbra incollate alle sue. Okay, amo a dir poco le sue labbra, lo ammetto, ma odio il suo carattere.
Mi fa indietreggiare finché non vado a sbattere contro un muro. Ecco, ora si che sono in trappola. Si ferma ad un centimetro di distanza da me e dalle mie labbra. I nostri nasi si toccano, i respiri si fondono. Il mio respiro è affannoso, ed il mio cuore è tornato a battere ad un ritmo irregolare.
Un sorriso si dipinge sul volto di Tom. Ma perché aspetta tanto a baciarmi, tanto vale che lo faccia io... Pur essendo così vicini, mi devo sporgere un po' per arrivare alle sue labbra, ma lui si ritira.
Ma che gli passa per la mente ? Prima mi vuole baciare ma poi si ritira ? Non lo capisco.
«Ma che ti prende ?», gli chiedo, e lui scoppia a ridere.
Mi metto a braccia conserte.
«Vedi ?» mi dice ancora con quello stupendo sorriso in volto.
«Cosa ?» gli chiedo io del tutto seria.
«Io ti piaccio. Non avresti cercato di baciarmi se non ti piacessi!» esclama ancora divertito, mante io sento la rabbia montarmi dentro.
«Mi avevi messa in trappola! Non avevo altra scelta!» mi giustifico.
«Mmm.. Bugiarda..»Sbuffo e faccio per tornare dentro, quando una scena mi blocca. Nic sta uscendo da questo maledetto locale con una bottiglia di vodka in mano, sta barcollando, è con due ragazzi poco raccomandabili che non ho mai visto prima -uno dei quali sta fumando erba-, ha una sigaretta in bocca e ha un paio di occhiaie che prima non aveva. E se avesse... Oh mio dio! Non può aver fumato erba anche lui!
Resto immobile a fissarlo, mi trema il labbro inferiore e i miei occhi sono laghi pronti a straripare. Tom si accorge di tutto ciò.
«Ehi, tutto bene ?» chiede piazzandosi di fronte a me.
«Ti sembra che vada tutto bene ?» sbraito indicando Nic.
«Ehi... Lascialo perdere.. È solo un'idiota...Ssst», dice mentre mi abbraccia e mi accarezza i capelli.
Mi lascio ad un pianto isterico. Non ci posso ancora credere.
Non ci posso ancora credere che Nic sia capace di rovinarsi la vita in questo modo.
Non ci posso ancora credere che Tom mi stia confortando.Mi scanso da lui e vado dentro. Cerco un bancone e ne trovo uno dove ci sono un sacco di bevande rosa. Ne prendo una e la mando giù. Sento qualcuno che mi afferra il polso.
«Lasciami andare» dico a Tom.
«Oh no, non ti lascio andare, tu non bevi più di così!» mi sbraita contro.
«Faccio quello che voglio.» Lo fulmino con lo sguardo.Come per dispetto, prendo un'altro bicchiere, e lo butto giù tutto d'un sorso.
Sento che la testa mi gira, e sento Tom che mi afferra prima che la mia testa si rompa sul pavimento. Erano così forti i due drink che ho bevuto ?
Poi la mia vista si annebbia, e vedo semplicemente gli occhi di Tom pieni di preoccupazione. Poi vedo tutto nero, e non capisco più niente.
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Forse
RomanceEra solo l'inizio di una grande avventura: ci sarebbero state infinite tempeste e infiniti giorni di sole, ma ero pronta a viverli, con lui al mio fianco.