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 Salvatore dalle ali nere
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Okey. Ora che ho la casa devo fare alcune cosette, tipo.. trovarmi un lavoro, comprare la vernice,dei mobili.. ,ma a questo ci penserò domani.
In teoria mi sarei dovuta trovare un lavoro prima di prendere casa, infatti fino ad una settimana fa lo avevo, poi diciamo che ho litigato con il mio capo e mi ha licenziata.

Dopo esser andata a firmare quei moduli, mi sono incamminata verso casa dei miei.

Ora ho appena passato la Death Street ( soprannome dato da noi ragazzi), la strada più malfamata della città. Le uniche cose a dare un po' di luce qui sono 4 lampioni, dove uno lampeggia, visto che é rotto.

Se mi rapiscono e mi uccidono giuro che perseguiteró ogni anima di questo mondo.

Sento un rumore dietro di me, così mi giro ,ma non vedo niente. Voi forse non lo sapete,ma in questi momenti sono una vera Fifona.
Dopo aver dato un'ultima occhiata inizio ad aumentare il passo,finendo per correre come non ho mai corso in vita mia.
Mentre tento la mia fuga contro l'ignoto, sento un respiro caldo sul collo e subito dopo vengo strattonata in un vicolo.
Sbatto la testa, e un dolore atroce si propaga per il mio polso visto che sono atterrata su di esso.
Bene. Bella merda. Perdo sangue dalla testa e mi fa così male il polso che penso di averlo rotto.
Guardo verso la strada e vedo un ragazzo, avrà all'incirca 20 anni,un aspetto un po 'trasandato, ma dopo tutto vi ricordo dove mi trovo.
- Hey bellezza. Ti va se ci divertiamo?-
Ora che si é avvicinato e lo vedo meglio, mi sembra di averlo già visto.
Alto, bel fisico,capelli castani, occhi azzurri e voce bassa a causa dell'alcool.
- Levati coso o ti tiro tanti di quei pugni che cambi sponda. - la mia voce é risuonata fredda e il mio sguardo era fermo. Ormai sono abituata a nascondere l'emozioni.
- Risposta sbagliata piccola -
Mi afferma per i polsi e mi tira su di peso facendomi penzolare come un sacco di patate.
Tiro un urlo disumano visto che mi ha preso il polso dolorante e inizio a divincolarmi per tentare di scappare,ma ciò lo fa solamente incazzare e mi provoca ancora più dolore.
-Se non stai ferma lurida puttana, ti ammazzo. E non ho paura di farlo.- Mentre mi dice tutto questo io tengo gli occhi chiusi. Inizia a toccarmi e a palparmi fino a strapparmi la parte superiore dei vestiti , lasciandomi in reggiseno. Mi sbatte contro il muro, continuando a tenermi per i polsi per far si che io non scappi. Mentre cerca di togliermi Anche i jeans, inizio a divincolarmi e a scalciare, fino a quando non lo colpisco.
Cazzo.
Ora é davvero incazzato nero. Mi guarda negl'occhi e mi tira uno schiaffo così forte che mi fa girare la testa verso l'entrata del vicolo. Ricomincia con il lavoro che gli avevo fatto fermare, e mi toglie i jeans lasciandomi in intimo. Inizio a piangere e a singhiozzare.

Non riesco a reagire. La paura mi ha bloccata.

Inizia a baciarmi il collo, mordicchiarlo e a lasciarmi dei succhiotti.
- dimmi che ti piace..- no caro mio mi fa proprio schifo.
Vedendo che non rispondo mi tira un altro schiaffo ancora più forte. Domani avrò un bel livido.

Sempre se arrivi a domani
Grazie coscienza. Sei molto incoraggiante.

Mentre cerca di togliermi il reggiseno ricomincio a dimenarmi , ma senza successo, Così inizio ad urlare.

- Zach. Lasciala andare.-

Una voce.

Io e il presunto Zach ci giriamo verso destra e vediamo un ragazzo. Alto, un fisico scolpito che viene risaltato dalla maglietta grigia, jeans neri strappati , Adidas bianche.. Non riesco però a vederlo bene in faccia. L'unica cosa che noto bene sono i tatuaggi e gli occhi color nocciola. Rimango ferma a fissarlo e lui a fissare me. Sembra che ci siamo solo noi due. A distoglierci é la voce di Zach.
-Non la vorrai tutta per te sta puttanella. Andiamo dividiamola -
-Ho detto. Lasciala. Andare.
Zach lo guarda con uno sguardo divertito e si avvicina a me poggiando le sue labbra sull'incavo del mio seno,lasciando un altro succhiotto. Dopo di che si gira verso l'altro ragazzo con sguardo divertito.
Mi giro anche io e vedo quei bellissimi occhi , diventare neri. Spenti. Non so che sguardo abbia, dato che non c'è molta luce, ma si direbbe molto incazzato.
- Non. Toccarla. - la sua voce é bassa e roca , segno che si sta arrabbiano.
- Come? Così? !- Detto questo mette un mano sul mio seno e l'altra sulle mie mutandine iniziando a palparmi facendomi male.
Provo a togliere le sue mani dal mio corpo,ma lui Posa una mano sulla mia coscia e la stringe così tanto che urlo per il dolore che provo.
- Ho. Detto. Di. Non. TOCCARLA. -
Dopo di che, si scaraventa su Zach e lo picchia a sangue . Io mi ranicchio in un angolo,e appoggio la testa sulle mie gambe iniziando a piangere.

Cazzo quelli si stanno uccidendo e te piangi?!

Sento urla, pugni, colpi contro il muro.

Ad un tratto sento il rumore di ossa che si rompono. Ma non ho il coraggio di guardare.

Dopo 10 minuti. Il Silenzio. Non sento niente. Alzo la testa con le lacrime che mi offuscano la vista ,e l'ultima cosa che vedo , é una la sagoma di una persona che si avvicina, con due grandi ali da diavolo. Poi il buio.

In foto Zach.

L'Angelo Ribelle (In Pausa/Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora