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Pericolo?

Pov. Hope

Sono seduta sul letto praticamente dalle 2 del pomeriggio ed a giudicare dal sole che sta scomparendo saranno le 7 di sera.
Ieri ho passato tutto il giorno a cacciare, ma oggi, quando mi sono alzata, ho avvertito un senso di pericolo, quindi ho preferito non uscire.
Dopo tutto, non so dove mi trovi, come ci sono arrivata, e soprattutto quando mi addormento sento ancora le risate di quelle ragazze.
Non le ho mai viste e mai risentite da sveglia, ma le notti che passo sono tremende.
Mi perseguitano.

Sono quasi le 8 quando decido di alzarmi ed allontanarmi dalla finestra.
Dopo 6 ore a fare da vedetta mi è proprio venuta fame, ma prima devo rafforzare le difese della casa.
Ogni creatura dotata di magia può creare delle linee difensive, e io ne ho imparate alcune a scuola, anche se non si direbbe.

Mi dirigo verso la porta ed esco portando con me alcune erbe che ho precedentemente tagliate. Meno male che ho un debole per l'erbosristeria e quindi so riconoscere le piante.
Con esse creo un cerchio attorno alla casa, dopo di ché recito la formula di protezione:

"Tectumque,praesidio, a division,claudunt et custodiat"

Dopo aver recitato la formula un forza si espande per tutto il bosco attorno a me.
In questo momento  la casa è circondata da un "muro" invisibile.
Rientro in e con la carne che mi è rimasta inizio a preparare la cena. Ovviamente in questa casa non c'è chissà cosa, praticamente il sale e lo zucchero non esistono, le spezie le ho "improvvisate" con delle erbe che ho trovato in giro, quindi alla fine non è che i pasti qui siano molto invitanti, ma è meglio di niente.

Dopo aver mangiato ritorno in camera, non prima di aver chiuso la porta e le finestre.

Ieri, oltre a cacciare, ho cercato di capire dove mi trovo, ma è stato abbastanza inutile, ho anche provato a volare, ma le mie ali non vogliono uscire. Quando provo a tirarle froi sento solo un grande dolore, la schiena brucia più del solito, come se stessi bruciando viva, ma non escono.
Alla fine ci ho rinunciato.
Adesso ho pure la schiena indolenzita.

Mi stendo sul letto e provo a dormire, anche se so già che sognerò ancora le loro risate.

~Hey baby vieni qui~
Mi giri verso Blake e lo vedo seduto sul divano che mi fissa.
Prendo il pacchetto di patatine che stavo mangiando e mi avvicino a lui.
~Sai che questa notte ti ho sognata? Ho sognato la prima volta che ci siamo visti~
Scoppio subito a ridere, come potrei dimenticare quel giorno.
~Sicuramente ti ricordi il calcio che ti ho tirato~ esclamo ridendo.
Mi prende per i fianchi e mi avvicina, così decido di sedermi di fianco a lui.
Gli allungo il pacchetto di patatine e lui mi chiede di passargliene due.
~Sai la cosa che mi ricordo di più? La partita. Cazzo quanto sei sexy mentre giochi, e poi ciò che hai fatto a fine partita, Dio ce l'ho ancora stampato nella mente~  si gira verso di me e sorride. Dio quando sorride gli spunta la fossetta nella guancia destra, mi fa impazzire.
Io in tutto ciò sono mezza in imbarazzo.
~Ti prego non me lo ricordare~  dico coprendomi il viso con il pacchetto.
Lui si gira completamente verso di me e mi chiede:
~Perché?~
Inizia a stuzzicarmi, così prendo un cuscino e lo colpisco.
Non c'è  bisogno di dire che la situazione è degenerata.
Ora sto correndo attorno al tavolo con lui che cerca di prendermi.
~Dai fermati cavolo.~
Sto ridendo come una cretina.
Alla fine inciampo s'un cuscino rimasto a terra da quando avevamo giocato a tirarcelo.
Lui mi prende al volo e mi tira su.
~Okay. Tregua~ dice lui con il fiatone.
~Va bene, però mi prepari da mangiare~  e scappo in cucina.

Sono le 7 quando mi sveglio.
Mi giro a sedere e guardo fuori dalla finestra.
Un sogno. O per meglio dire un ricordo.
Quella sera avevamo giocato per 2 ore buone, poi mi aveva preparato i ravioli al ragù, il mio piatto preferito e infine ci siamo addormentati sul divano nel tentativo di vedere un film.
Sorrido al pensiero, ma pochi secondi e il sorriso scompare.
Voglio tornare a casa, voglio rivedere i miei amici, la mia famiglia, Blake..
Perché  sono qui?!

Scendo dal letto e dopo essermi cambiata con un paio di pantaloni della tuta e una maglia nera, scendo in cucina.
A metà scalinata sento un rumore provenire dalla sala.
Prendo il coltello che ho sempre con me e inizio a scendere lentamente.

Chi potrebbe essere?
Un animale non penso, ma nemmeno una persona, ho eretto la barriera.

Appena poggio i piedi sul pavimento mi avvicino alla sala.
Entro, ma non vedo nessuno.
Un altro rumore.
Sta volta proviene dalla cucina.
Chiunque sia è in trappola.

Mi avvicino alla porta aperta e appena ho una visuale adeguata vedo una ragazza che fruga nelle mensole.
Vedo un coltello sul tavolo, mi allungo e lo prendo.
Mi sposto leggermente e, appena sono a 2 metri da lei, lancio il coltellino esattamente sopra alla sua testa.
La ragazza si gira di scatto, ma io sono più veloce.
Le prendo il braccio destro e glielo giro dietro La schiena obbligandosi a girarsi, e poi le punto il coltello che ho nella mano sinistra alla gola.

Lei in risposta alza la mano libera chiedendo di fermarmi.

~ NO ti prego, sono disarmata, ti prego non voglio fare niente~
~Chi sei? Come hai fatto ad entrare qui e soprattutto come mai sei in sto posto?~
~Ti prego, non so dove sono. È da due giorni che giro per i boschi, stavo cercando del cibo e ho trovato questa casa, la-la porta era aperta, ti prego..~
Non le credo. La porta mi ricordo perfettamente che era chiusa, ma ciò che mi preoccupa di più è la barriera.
~Possiedi qualche potere magico? Che cosa sei? Una strega? Come hai fatto a superare la barriera?~
~ Cosa? Streghe, magia di Che stai parlando? Io no..~
La strattono per il braccio girandolo ancora più indietro.
~Sto dicendo la verità, non so di cosa tu stia parlando~
Cerco di usare i miei potere anche se deboli.
Provo a sentire le sue emozioni.
Vedo paura, ansia, nostalgia.
~Va bene, ora ti mollo, ma fai un passo falso e vedrai questa lama da vicino~
Annuisce due volte e la lascio.
Lei si gira e si appoggia al mobile rilasciando l'aria che aveva trattenuto.
Dopo minuti di silenzio decido di parlare.
~Come ti chiami?~
~Crystal~ mi risponde senza guardarmi negli occhi.
Io continuo ovviamente a tenere il coltello in mano.
Già mi fido poco delle persone, poi in questo poco la mia fiducia è sotto terra.
~ Piacere Crystal, abbiamo molto di cui parlare.~

L'Angelo Ribelle (In Pausa/Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora