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CAPITOLO 13: MYSTIC FALLS

Non risposi. Perché avrei dovuto?
Lui non lo avrebbe mai fatto se io avessi chiesto lui qualche chiarimento. Quindi avrei taciuto per un po' o almeno sarei rimasta vaga con le risposte. Nessuno mi obbligava a dire la verità nonostante Klaus fosse terribilmente persuasivo e pressante.
Lui sapeva manipolare chiunque, un po' con il suo fascino un po' con la forza ma ce la faceva sempre. Volevo dare lui qualche piccola sconfitta così da far capire a tutti che nemmeno Klaus è invincibile. Dovevo ammettere che come piano era pessimo ma avevo una possibilità di cavarmela e una di fallire miseramente. Pensai che la seconda fosse la più appropriata.

« Che cosa c'è di così prezioso qui? »
Klaus era troppo curioso ed impaziente. Se avessi svelato la verità su tutto, sarebbero stati cinquecento anni di segreti e pericoli al vento. Quindi per rispetto mio e della persone che mi aiutarono avrei tenuto chiuso a chiave quel segreto anche se facile da rintracciare.

« Nulla. Volevo solo tornare alle origini.»

Tutti si guardarono sorridendo: avevano capito che mentivo o comunque non era solo quello il solo motivo del mio ritorno. I loro occhi parlavano da soli: non tenevano conto delle mie risposte ma cercavano solo qualche indizio per poterlo scoprire da sé.

« Oggi andremo in città a fare un giro. Spero di incontrare la persona che tanto proteggi.»
Così tutti si alzarono e si diressero verso la porta. Dovevo fermarli all'istante.

« Aspettate e sperate perché non troverete nulla: quella persona è andata via sotto mio ordine. Cercate nel posto giusto ma al momento sbagliato.»

Sebastian mi prese il braccio e mi sbattè al muro con cattiveria, non avevo via di scampo. La mia schiena a contatto con il muro e due braccia appoggiate ad esso mi impedivano via di fuga. Sentivo il suo respiro sulla labbra. Mi obbligava a guardarlo negli occhi ma io lo impedivo.

« Vuoi soggiogarmi? È qui che sbagli. Pensate sia senza verbena ma siete dei poveri illusi. Purtroppo questa volta sono stata più furba di voi. »

Così si allontanò da me di qualche passo, lasciandomi respirare. Andarono tutti verso il tavolo e si sedettero nuovamente. Che cosa volevano fare? Ma soprattutto avevano creduto alle mie parole così facilmente. Dovevo dire che ero sorpresa di me stessa e questo mi diede ulteriore fiducia.

« Va bene allora iniziamo dal branco di lupi. È l'unica! »

« Sono con me dal 1920 e mi seguono ovunque io vada. Alcuni si sono aggiunti nel tempo ma rispondono solo ai miei comandi o al massimo a quelli del maschio alfa.» dissi sperando di salvarli « Non avete chance di scoprire la verità da loro! E soprattutto perché non la sanno.» conclusi con cattiveria. Un sorrisetto malvagio apparì sul volto di Klaus, era perplesso e molto attento ai particolari del mio racconto. Tra poco avrebbe fatto un'altra domanda,quella vera che attendeva solo di uscire dalle sue labbra carnose, perché dei lupi non gli interessava minimamente.

Era solo una distrazione.

« A New Orleans ho incontrato una strega e mi disse che avrei avuto ancora la possibilità di trasformarmi in ibrido. Come? »
Sorrisi sorpresa. Si stava avvicinando sempre più alla verità ma se avesse creduto alle mie parole non sarebbe giunto a nessuna conclusione materiale ma solo certezze vaghe. Mi avvicinai lentamente a lui.

« Il sacrifico? È sempre quella la procedura e lo sai bene.»

Lui annui soddisfatto.
Forse avevo fatto un grande errore: dovevo dire che senza tutti gli ingredienti del incantesimo non poteva fare nulla. Invece così sembrava tutto possibile e questo dava lui una certezza per niente irrilevante. Deglutii.

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