Caro diario,
Non avrei mai pensato di scriverti ancora.Sono passati anni, forse troppi dall'ultima volta che posai il pennino sui tuoi ruvidi fogli. Ero così piccola, ancora ignara del mio destino e impegnata solo nel cogliere fiori nei prati, accarezzando i cavalli e dedicandoti le mie prime scritture.
Ma ora basta ricordi.
Come stai?Io non lo so detto sinceramente.
Forse sono qui da te per questo motivo.
Mi sento persa nelle mie emozioni, nella mia mente piena di sentimenti contrastanti e negatività.Non mi sento a mio agio in questa posizione e non mi sento all'altezza della situazione: Klaus è così affascinante, così sicuro. Talvolta mi incute paura, timore.
Non percepisco più la soglia con cui posso dire di amarlo o odiarlo e nessuno mi potrà mai dare una risposta, tranne che la mia umile coscienza.
Vorrei poter essere come quella maledetta di mia madre: ligia al dovere, cattiva e precisa nella vendetta, distante da tutto ciò che riguarda il cuore.
Potrebbe essere quasi impossibile per me diventarlo ma sicuramente avrebbe i suoi vantaggi... Già, fin troppi. Anche con lei non so più se provo pena o rabbia. Forse capire ciò che provo è il mio vero e proprio tallone d'Achille.
Ora sto divagando però.
La vera mia domanda è: perché darmi tanto potere se non sono in grado di gestirlo?
Quanta delusione potrei arrecare, quante vite spezzare, quanto potrei logorare me stessa nella speranza e fatica di essere all'altezza di tutto e tutti. Klaus è contro di me ma anche con me e questo mi confonde, mi confonde molto.
A volte vorrei stare tra le sue braccia, in una delle sue forti strette rassicuranti, senza pensare al male che si aggira intorno a me. Spezzerei le catene che mi lego al polso per stargli lontano e abbatterei il muro di silenzi e segreti che ci separa. A volte invece vorrei ucciderlo, sentire la sua testa rotolare per la scalinata del palazzo. Quel rumore di libertà, della fine della mia inquietudine. Un via libera dai torti che mi ha recato assieme a mia madre, alla paura che provo quando sono coinvolta in suoi loschi affari e tanto altro che non starò qui a raccontare.
Non ho un piano.
Non ho un posto sicuro.L'unica cosa che voglio fare e che farò è scappare da qui: andrò lontana, sfrutterò la mia eternità per tutto ciò. Mi sposterò ogni volta che lui si avvicinerà troppo e sarà così per sempre.
Maledico questo "per sempre" ma non posso mentire a me stessa perché sarà così.
Lui non morirà mai.
Lui non smetterà di cercarmi mai.
È questo il mio destino.
Davina
Spazio autrice:
Non è un capitolo lunghissimo, lo so bene.
Sto cercando di mettere assieme le mie tante idee per questa storia e questo pezzo del suo diario è una sorta di pausa, di stacco per farmi capire com'è giusto continuare il tutto. Ci vorrà un po' per i prossimi capitoli, ma quando saranno finiti usciranno tutti a distanza di pochissimi giorni.Ammetto che non scrivere per un po' e poi tornare mi ha fatto cambiare idea su tanti avvenimenti che avevo già buttato giù nelle bozze tempo fa e che, ora con calma, sto modificando e adattando alle mie nuove prospettive. Perciò mi auguro possiate comprendere il perché delle tante attese.
Inoltre sto rileggendo e correggendo/aggiungendo piccole modifiche a tutti i capitoli della storia.
Spero vi piaccia lo stesso❤️
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The Originals
FanfictionEra tutto un gioco di potere. Klaus giocava con il suo corpo e la sua mente, mentre Davina cercava di sopravvivere. Era contro la famiglia più potente, quella degli Originali... e l'eternità a disposizione non era un vantaggio dalla sua parte. R...