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CAPITOLO 14: POSTO SEGRETO

La casa di Elena non era per niente lontana dalla festa: una tipica casa americana con un bel portico con fiori ben curati e una struttura in legno a due piani. Poi il solito giardinetto tagliato da una stradina in cemento che portava dal marciapiede verso l'entrata.

Prima mi guardai intorno per controllare che nessuno mi avesse seguito poi bussai.Quando la porta si aprì il viso turbato e perplesso di Elena mi esaminava dalla testa ai piedi. Stefan la raggiunse e le sussurrò qualcosa all'orecchio ma decisi di fare io il primo passo, anche se cercò di chiudermi la porta in faccia ma con la mano glielo impedivo.

« Ciao Elena. Non avere paura di me. Mi chiamo Davina. » sorrisi, poi si aggiunse lui a rassicurarla. « Qualsiasi cosa tu voglia chiedermi sono pronta a darti una risposta.»

Ricambiò il sorriso e mi fece entrare, chiudendo velocemente la porta d'ingresso. Mi ritrovai in un accogliente salotto che portava subito alla cucina, bianca con un sontuoso tavolo in legno scuro. Entrambi si sedettero sulle sedie e io assecondai il loro gesto. Lei sembrava spaventata e non se ne faceva una ragione della nostra particolare "somiglianza".

« So che può essere difficile ma noi siamo diversi. Tu sei diversa e devi accettare le cose come stanno. Purtroppo dovrò essere vaga perché non ho molto tempo a disposizione ma posso rispondere a qualche tua domanda e poi passare subito alle cose di vitale importanza. »

« Perchè siamo identiche?»
Stefan mi guardò velocemente e capii che dovevo rispondere in modo breve e non molto preciso.

«Tu sei una doppelganger, cioè la mia copia. Servi per essere uccisa in un sacrificio di vampiri.» lei annui non molto sorpresa e lì capii che Stefan aveva rivelato la sua natura « e io, anzi noi, dobbiamo proteggerti.»

« Dai vampiri Originali?So della maledizione del Sole e della Luna ma la pietra di luna la spezza. » Mi stava mettendo in difficoltà perché alcune informazioni le erano già note ma non tutte erano vere.

« Il sacrificio la spezza. Il sangue della doppelganger e tu sei la doppelganger.»
Un brivido evidente attraversò il corpo di Elena, pensai avesse paura o comunque comprendeva i rischi e i pericoli della sua situazione. Annuii.

« Io sono mandato qui da lei per proteggerti, ma non prevedevo di innamorarmi di te ma è successo. Quindi ti proteggerò Elena e per sempre. Anche a costo di scappare! »

« E qui arrivano le complicazioni. Purtroppo il tuo attaccamento alla famiglia ti impedirà di scappare e per questo tu rimarai in città, così la proteggerai.»  Finii, guardando lui.

Stefan era contrariato e si capiva dallo sguardo malvagio che mi lanciò non appena finii la frase. Ma se scappasse con lei, tutti gli amici e i famigliari di Elena morirebbero e questo dettaglio glielo avrei detto solo in caso di una vera e propria emergenza.

« So i rischi che corro e so cosa fare. Quando Klaus arriverà per prendermi, io lo seguirò e lascerò che tutti quelli che conosco e amo vivano in pace e sicuri. Se devo morire lo farò per la loro salvezza.»

« Tu non ti sacrificherai. Non capisci che l'unico modo per tornare in questo mondo è vedere le persone come un fantasma. Non lo sopporterai e questo ti ucciderà nuovamente. »

«Allora tu salverai ogni persona prima e dopo il sacrificio e io cercherò di ritardare la mia morte. Okay?  Ora è il caso che entrambi ve ne andiate che mia zia arriverà a momenti. »

Così ci portò all'entrata e dopo aver dato un bacio veloce a Stefan ci chiuse fuori di casa. Rimanemmo sorpresi di quel gesto così arrogante e stupido ma pensai che quella ragazza ci avrebbe dato filo da torcere sempre e mi irritava parecchio.

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