3 . Buone maniere

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-Signore, una chiamata per lei.

Il rumore del trapano si arrestò. Nel laboratorio solo "Paranoid" dei Black Sabbath poteva comandare sui suoi pensieri.

-Ripiega, JARVIS. Sono impegnato. - Rispose Tony, senza sollevare gli occhi dai circuiti.

-È l'agente Coulson. Credo stia attendendo nella hall. Ha eluso la mia sorveglianza.

-Di nuovo?! - Commentò seccato. - Mi spieghi a cosa servi se non riesci neanche a cacciare gli imbucati?

-Sono desolato, signore.

-Se, se, se!

Tony scattò in piedi, lanciando gli occhiali protettivi sul tavolo. Si sfregò gli occhi e si stiracchiò, mentre saliva pigramente le scale. L'agente Coulson lo attendeva immobile, davanti alla porta dell'ascensore, vestito di tutto punto, in bianco e nero come un pinguino.

-Agente! - Esclamò fingendo entusiasmo. - Vedo che si è ripreso! Qual buon vento?

-Il vento della sorte, signor Stark. Spero di non averla disturbata.

Non ci conti, pensò l'altro, avviandosi verso l'angolo bar.

-Sono venuto per aggiornarla.

-Sono tutt'orecchi. - Ironizzò Tony, più concentrato a versarsi da bere. - Ne vuole?

Coulson rifiutò senza scomporsi.

-No, grazie.

-Stark!

La voce del Capitano riecheggiò nell'atrio, tanto che sembrò amplificata da un megafono. Subito apparve uno Steve sudaticcio e leggermente affannato. Sgranò gli occhi alla vista dell'agente.

-Coulson! Buongiorno!

Coulson ricambiò il saluto riempiendo il viso di un sorriso ammiratore. Era tutto un fremito, ma cercò di darsi un po' di contegno per non distrarsi dal suo compito.

-Sono corso dopo aver visto l'auto dello SHIELD e una guardia del corpo al pian terreno. Abbiamo una missione?

-Stavo giusto per aggiornare il signor Stark su alcune novità.

-Che novità?

Coulson aprì la cartella che portava in mano, porgendola a Steve che l'afferrò mentre Stark la fissava riluttante. Sull'intestazione era posta la fotografia di una ragazza e i dati anagrafici.

-Astrid Sullivan. Da tempo era sotto l'occhio dello SHIELD. Insolita eroina di strada, non troppo sentita e piuttosto impacciata, direi. Sporadiche dimostrazioni di capacità particolari. Vi ho già mandato i file. I primi dati rilevanti risalgono a cinque anni fa: sventata rapina a mano armata con ostaggi. Ha dato una mano alla giustizia, nonostante un borsone di soldi sparito e qualche intoppo con lo scongelamento.

Steve aggrottò le sopracciglia.

-Scongelamento?

-Hanno trovato i criminali congelati come ghiaccioli. Pare sia stata lei.

-Oh, no! - esclamò Tony con enfasi - Non parli di congelamento! Il Capitano passa ancora le notti insonne. Non è vero?

-Ha salvato un bambino da una bomba incendiaria. - continuò Coulson, ignorando il sarcasmo come aveva fatto il Capitano, aggiungendo uno dei suoi sorrisi trasparenti - Da quella rapina è sparito un borsone. Qualcun altro avrebbe sperperato i soldi in spese folli e gioco d'azzardo. Lei... - fece una pausa per attirare l'attenzione di entrambi - Ha comprato quattro casse di Bourbon e ha iniziato a fare beneficienza. Li ha distribuiti a dei senzatetto, li ha usati per sfamare e vestire un gruppo di ragazzini del ghetto di Hell's Kitchen, li ha donati ad una casa di riposo in periferia e ha inviato una grossa somma ad un orfanotrofio in Canada.

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