-Signore, una chiamata per lei.
Il rumore del trapano si arrestò. Nel laboratorio solo "Paranoid" dei Black Sabbath poteva comandare sui suoi pensieri.
-Ripiega, JARVIS. Sono impegnato. - Rispose Tony, senza sollevare gli occhi dai circuiti.
-È l'agente Coulson. Credo stia attendendo nella hall. Ha eluso la mia sorveglianza.
-Di nuovo?! - Commentò seccato. - Mi spieghi a cosa servi se non riesci neanche a cacciare gli imbucati?
-Sono desolato, signore.
-Se, se, se!
Tony scattò in piedi, lanciando gli occhiali protettivi sul tavolo. Si sfregò gli occhi e si stiracchiò, mentre saliva pigramente le scale. L'agente Coulson lo attendeva immobile, davanti alla porta dell'ascensore, vestito di tutto punto, in bianco e nero come un pinguino.
-Agente! - Esclamò fingendo entusiasmo. - Vedo che si è ripreso! Qual buon vento?
-Il vento della sorte, signor Stark. Spero di non averla disturbata.
Non ci conti, pensò l'altro, avviandosi verso l'angolo bar.
-Sono venuto per aggiornarla.
-Sono tutt'orecchi. - Ironizzò Tony, più concentrato a versarsi da bere. - Ne vuole?
Coulson rifiutò senza scomporsi.
-No, grazie.
-Stark!
La voce del Capitano riecheggiò nell'atrio, tanto che sembrò amplificata da un megafono. Subito apparve uno Steve sudaticcio e leggermente affannato. Sgranò gli occhi alla vista dell'agente.
-Coulson! Buongiorno!
Coulson ricambiò il saluto riempiendo il viso di un sorriso ammiratore. Era tutto un fremito, ma cercò di darsi un po' di contegno per non distrarsi dal suo compito.
-Sono corso dopo aver visto l'auto dello SHIELD e una guardia del corpo al pian terreno. Abbiamo una missione?
-Stavo giusto per aggiornare il signor Stark su alcune novità.
-Che novità?
Coulson aprì la cartella che portava in mano, porgendola a Steve che l'afferrò mentre Stark la fissava riluttante. Sull'intestazione era posta la fotografia di una ragazza e i dati anagrafici.
-Astrid Sullivan. Da tempo era sotto l'occhio dello SHIELD. Insolita eroina di strada, non troppo sentita e piuttosto impacciata, direi. Sporadiche dimostrazioni di capacità particolari. Vi ho già mandato i file. I primi dati rilevanti risalgono a cinque anni fa: sventata rapina a mano armata con ostaggi. Ha dato una mano alla giustizia, nonostante un borsone di soldi sparito e qualche intoppo con lo scongelamento.
Steve aggrottò le sopracciglia.
-Scongelamento?
-Hanno trovato i criminali congelati come ghiaccioli. Pare sia stata lei.
-Oh, no! - esclamò Tony con enfasi - Non parli di congelamento! Il Capitano passa ancora le notti insonne. Non è vero?
-Ha salvato un bambino da una bomba incendiaria. - continuò Coulson, ignorando il sarcasmo come aveva fatto il Capitano, aggiungendo uno dei suoi sorrisi trasparenti - Da quella rapina è sparito un borsone. Qualcun altro avrebbe sperperato i soldi in spese folli e gioco d'azzardo. Lei... - fece una pausa per attirare l'attenzione di entrambi - Ha comprato quattro casse di Bourbon e ha iniziato a fare beneficienza. Li ha distribuiti a dei senzatetto, li ha usati per sfamare e vestire un gruppo di ragazzini del ghetto di Hell's Kitchen, li ha donati ad una casa di riposo in periferia e ha inviato una grossa somma ad un orfanotrofio in Canada.
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Neve E Cenere | MARVEL ❶
FanfictionAstrid non è un'eroina e non si aspetta che il mondo la acclami. È anarchica, polemica, insubordinata, curiosa ed impulsiva. La rabbia e il fuoco scorrono nelle sue vene come il sangue per i comuni mortali. Dopo la sua cattura, si trova a dover sceg...