La porta dell'ufficio si chiuse con un clack. Tony raggiunse Steve nel corridoio, impensierito. Apparentemente il rapporto missione era stato convincente, sebbene fosse stato aggiunto qualche accorgimento di cui il Comandante non si era accorto. E ciò era sospetto.
Fury e Steve avevano imparato a mantenere silenzi e a parlare tramite sottintesi che Tony non riusciva ad afferrare. La sua mente da matematico aveva bisogno di chiarezza ed evidenza e tutto ciò che conteneva un semplice scambio di sguardi la sfiorava incomprensibile, fastidiosamente mimetizzato, come l'errore infimo in un'equazione chilometrica.-Se l'è bevuta?
-A quanto pare.
-Non gli hai detto come sono andate veramente le cose.
-Allora seguivi! Pensavo stessi dormendo.
-È stata una frazione di secondo, poi ho ripreso il filo. Comunque mi è sembrato strano.
-Che intendi?
-Non ha fatto alcuna domanda. Ha annuito e basta.
-Pensi che sappia qualcosa?
-Non so, c'è qualcosa che non mi convince. È andata troppo liscia.
-Magari perché sa che non ho motivo di mentirgli.
-E invece l'hai fatto. E lui ha chiuso un occhio. - si guardarono - Okay, mi rendo conto che non sia l'espressione più adatta.
-Pensi ci stia nascondendo qualcosa?
-Speravo me lo dicessi tu.
-Non sto complottando in segreto con Fury, se è ciò che stai insinuando.
-È che... mi è sembrato di essere il terzo incomodo. Aleggiava un'aria da linguaggio criptato.
-Ti fai troppi viaggi mentali, Tony.
-Dubito. Domando. È legittimo domandare. Mi confermi che non ci sia niente sotto?
-Te lo confermo. Fury non avrebbe chiamato anche te se avesse voluto nasconderti qualcosa.
-Perchè sa che ci sarei arrivato ancora prima che potesse provarci!
-Sei troppo preso da questa storia, secondo me.
-Sono il co-capitano, è naturale.
-Non ricordo quando sei stato nominato co-capitano.
-Come? Fury non ti ha detto anche questo mentre ti lanciava quegli sguardi intensi e profondi?
-Gli sguardi li fai tu con qualcun'altra. E pare siano ricambiati.
Tony fissò il sopracciglio e l'angolo della bocca sollevarsi sull'espressione beffarda del Capitano.
-Oh, no. Ti sbagli.
-Pende dalle tue labbra.
-È solo affascinata dal mio genio, dalla mia ironia e dal mio charme. Tutte le ragazze della sua età lo sono. Anch'io lo sarei stato se mi fossi incontrato venticinque anni fa.
-Non ho potuto non notare che passate molte ore insieme.
-Abbiamo molte cose in comune.
-È una ragazzina.
-Non è una ragazzina. È adulta e fa le sue scelte.
-Ti chiedo solo di non metterle strane idee in testa.
-Che tipo di idee?
-Come suggerire di usare i poteri durante gli allenamenti corpo a corpo con me?
-È stato divertente.
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Neve E Cenere | MARVEL ❶
FanfictionAstrid non è un'eroina e non si aspetta che il mondo la acclami. È anarchica, polemica, insubordinata, curiosa ed impulsiva. La rabbia e il fuoco scorrono nelle sue vene come il sangue per i comuni mortali. Dopo la sua cattura, si trova a dover sceg...