Capitolo.1.

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In un certo senso è bello osservare la pioggia dalla finestra, seduta sulla cassapanca con dei morbidi cuscini,il cielo è grigio cupo, proprio come me.
Io sono proprio come questo cielo privo di emozioni,osservavo le gocce che cadevano dal vetro e quando arrivarono alla fine della finestra morirono; lasciando solo, una pozza d'acqua.
Mi chiamo Alissa Harrison e ho 16 anni,frequento la 5 superiore,sono la più piccola della classe;ovviamente,i miei mi hanno fatto andare a scuola prima ma non è un problema per me,sono una ragazza bassa e minuta,ho i capelli lunghi neri con la frangia,e delle ciocche sono viola,ho un colore degli occhi strano e per questo a scuola mi danno del mostro..sono blu e viola smeraldo,a me piacciono e non mi interessa cosa dicono gli altri.
I miei genitori sono morti 3 anni fa in un incidente stradale,ora vivo a casa di mio fratello Xavier di 25 anni nella regione del Baden-Württemberg(Sud ovest della Germania)dove si estende la Foresta Nera, lui è fidanzato da 3 anni con Stella una ragazza di 20 anni,lei si preoccupa tantissimo per me...come una figlia.
Parlando di mio fratello lui è alto e magro,molto muscoloso porta un tatuaggio sul braccio sinistro,ha i capelli color bianco e gli occhi sul rosso...si non fate domande perché io me lo pongo sempre.
Com'è possibile?Occhi rossi?Mha... va beh,andiamo avanti.
Dopo la morte dei miei non volevo andare da mio fratello..non volevo disturbare,però lui non ha voluto sentire ragioni e mi ha trascinata a forza,tiene moltissimo a me e si preoccupa.. anche troppo, è iperprottettivo.
Ho una malattia al cuore dicono che non è grave,ma lo diventa se viene trascurata, per questo prendo le mie medicine durante la giornata.
La mia malattia si chiama "Angina Pectoris"(dal latino Petto)il mio cuore è malato e quando sono sotto stress , nervosa o agitata pompa troppo sangue lasciandomi senza ossigeno e incomincio ad avere fatica a respirare,a volte comporta a capogiri e nausea,per questo quando succede mi porto la mia macchina portatile,è una mascherina attaccata a una bambola cilindrica rossa,mi fornisce l'ossigeno necessario.
La porto ovunque anche a scuola,mio fratello non è d'accordo sul fatto che io vada a scuola,per fortuna Stella lo ha convinto.
Loro non sono mai a casa,quindi sono sempre sola, oltre a scuola.
A volte bisgliano e quando entro smettono,ma anche lì non mi faccio più domande.
Xavier mi ha decorato la stanza,il pavimento è nero e il muro rosso un letto matrimoniale con cuscini bianchi e neri,la scrivania bianca con il PC e il televisore, con i compiti già finiti,una libreria e il bagno,infine la mia cabina armadio.
Xavier non sa dei bulli che mi picchiano,e per fortuna non è capitato che veda il mio corpo con dei punti violacei.
Però mi preoccupa,quando ho un capogiro o peggio..un'attacco, Xavier deve farmi una puntura che sarebbe un liquido che fa la stessa funzione delle medicine che assumo,può vedermi il corpo..perché la maggior parte delle volte le fa lui o Stella,ma come ho detto preferisce farle lui.
Beh adesso è da un po'che non succede...meglio così.

《Siamo tornati!》una voce mi interrompe dai miei pensieri.
Mi vestì velocemente dato che ero con le gambe scoperte, presi dei leggins e li infilai.
Qualcuno aprì la porta.
Xavier.

《Tutto bene piccola?》mi domanda con un tono preoccupato.

《Sì,p-perchè?》dissi io,ancora col fiatone.

《Non mi hai risposto,dai vieni giù..》disse lui.

Meno male,non aveva fatto domande sul perché avevo il fiatone.
Guardai l'ora erano le 18:30,e io uscivo sempre..almeno quando vivevo dai miei.

《Xavier posso uscire?》
Domandai scendendo le scale.

《Alissa ne abbiamo già parlato.》dice lui con tono serio.
Scesi giù e andai in cucina dove lui e Stella stavano mettendo a posto la spesa.

《Non puoi tenermi rinchiusa qui!È vero ,ho il cuore malato ma per questo non è che me ne devo stare chiusa in camera!》
Dissi io,mantenendo la calma.

《Domani,oggi piove.》dice per concludere.

Andai sul divano e guardai la TV.
E loro andarono su.

||Lui non mi odia,lui mi ama...||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora