14 anni dopoIl ticchettio dei suoi tacchi arrivò ancora prima di lei nella Stanza del Trono; era una gigantesca camera circolare, la più grande dell'intero castello. Lungo il bordo della circonferenza si trovava il Trono: era stato posizionato lì decenni prima e da allora non era stato più spostato. Era tutto d'oro con la seduta di velluto rosso; in quel momento l'oro sbrilluccicava sotto la luce che filtrava dal foro al centro della cupola che formava il soffitto. Era circa la metà del giorno e il Sole era quasi allo zenit perciò la sua luce paglierina filtrava perfettamente dall'oculo. Quella era l'ora in cui si tenevano i processi. Quando la principessa fece il suo ingresso nella Stanza seguita dal suo lupo bianco il brusio si zittì di colpo. La Stanza del Trono era popolata da una ventina di persone, le più illustri del regno, e tutte si inchinarono all'arrivo della ragazza. Era bella, la principessa, anche se era cambiata in modo inaspettato durante la crescita. Eden, la balia di Olympia, lo aveva notato fin dal quattordicesimo anno della allora ragazzina. Nel regno si sussurravano storie sul vero motivo di quel cambiamento, ma nessuno ne conosceva la vera ragione. La versione più accreditata era quella che vedeva la ragazza vittima di un grande dolore dopo la scomparsa dei suoi genitori che aveva tinto i suoi capelli di bianco e le aveva portato il gelo dentro fino a renderla la sovrana più crudele mai conosciuta. Tutti la temevano pubblicamente, ma la odiavano segretamente; l'unica persona a cui stava ancora un po' a cuore era Eden. Olympia si sedette sul Trono ed accavallò le gambe pigramente guardando i commensali.
-Allora? Si può sapere perché mi avete convocato con così tanta fretta? Non vedo nessun imputato- tuonò la principessa rompendo il silenzio con voce delicata ma ferma.
-Il colpevole arriverà presto, Principessa, lo stanno portando dalla piazza- rispose una delle guardie lì affianco. Olympia girò la testa e lo guardò. Era tutto ingessato ed era sicura che sotto l'armatura stesse tremando e sudando freddo. Era così che si comportavano le persone in sua presenza e lei lo trovava a dir poco ridicolo; non aveva ancora trovato essere sulla Terra che fosse in grado di sfidarla e tenerle testa.
-Sarà meglio che le guardie si sbrighino, se non vogliono ricevere una punizione. Non ho tutto il giorno da perdere- in realtà non aveva niente da fare, ma quella parte del governo del regno non le era mai piaciuta; la trovava noiosa tranne in qui pochi casi in cui si era divertita a torturare qualcuno. Si sentì un sferragliare di armature e pochi secondi dopo le guardie fecero il loro ingresso portando un uomo per le braccia.
A mano a mano che le guardie avanzavano la folla si apriva lasciando intravedere l'imputato che si dimenava e cercava di appigliarsi al pavimento con i piedi, invano. Era un uomo di media statura con i capelli sale e pepe e un fisico che sarebbe potuto essere possente se non fosse appartenuto ad un minatore.
Appena arrivarono al cospetto della principessa, le guardie costrinsero l'uomo ad inginocchiarsi.
-Sua maestà, quest'uomo è accusato di furto e tentata fuga quando abbiamo cercato di prenderlo-
-Sul serio? Mi avete sottratto ai miei impegni per un furto?- chiese Olympia irritata –avreste potuto gestirlo anche senza di me-
-Ma signora... è la legge- ribatté il soldato vagamente intimidito.
-Uhm, la legge... per tutti gli dei, un ladruncolo non ha bisogno di chissà quale processo- la principessa fece un gesto vago con la mano e fece per alzarsi.
-Allora sei tu la temutissima principessa di cui tutti parlano- sussurrò il minatore. Olympia si girò e guardò l'uomo alzando un sopracciglio –non fai così paura come dicono-
La principessa avanzò e gli si parò davanti. Nonostante sorpassasse di poco il metro e mezzo, sovrastava l'imputato che era in ginocchio.
-Vuoi vedere quanto posso fare paura?- chiese la principessa chinandosi leggermente. L'uomo non si mosse di un millimetro. Olympia allora gli posò una mano sulla spalla, come se volesse confortarlo e pochi secondi dopo, quando lei tolse la mano, delle punte di ghiaccio rosso uscirono dalla parte alta del braccio.
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Iced - La Regina Dei Ghiacci
FantasyUna maledizione, una principessa rimasta senza genitori sin da piccola, un debito da pagare, magia e un cuore di ghiaccio. Ma cosa può succedere se trovi una persona che non abbia paura di sfidarti? E se questa persona possiede un fuoco dentro in...