·Capitolo 13·

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La luce del sole colpì gli intarsi dorati della scatola. Olympia aveva portato lo scrigno in camera sua dopo averla trovata, l'aveva appoggiata sul letto e cercava di capire cosa farne. Probabilmente se l'avesse trovata in altre circostanze, e non nascosta in un doppio fondo della libreria, e non avesse scritte intagliate sul coperchio, l'avrebbe ignorata ritenendola cosa ti poco conto; ma quella non era una scatola qualunque e, per questo motivo, la ragazza volava indagare. La prese tra le mani e cominciò a studiarla: aveva una serratura di cui non possedeva la chiave, era pesante e ogni volta che la muoveva sentiva qualcosa sbatacchiare all'interno. Si soffermò di nuovo sul nome sul coperchio. Haven Harvey... era il nome di sua madre, ma non sapeva se la scatola appartenesse effettivamente a lei, oppure le fosse solo stata dedicata. C'era un solo modo per scoprirlo; alzò lo sguardo e cominciò a cercare qualcosa che potesse aiutarla ad aprire la scatola. Sulla toeletta c'era una lima di metallo che era perfetta, quindi si alzò, la prese e tornò ad armeggiare con la scatola. Stava forzando la serratura quando qualcuno bussò alla porta. Olympia alzò appena lo sguardo e la persona entrò senza nemmeno aspettare il permesso.

-Eden mi ha mandato a controllarti- disse Dorian avvicinandosi al letto con gli occhi puntati per terra.

-E perché non è venuta direttamente lei?- chiese la ragazza prestando poca attenzione al nuovo arrivato.

-Perché ha detto che l'hai già cacciata via più di una volta e voleva cambiare strategia... ma che stai facendo?- chiese alzando lo sguardo e osservando la regina. Aveva un sopracciglio alzato e sembrava vagamente divertito dal vedere Olympia tutta indaffarata nello scassinamento della serratura.

-Sto. Cercando. Di. Aprire. Questa. Cosa- rispose scandendo le parole per via degli strattoni che dava con la lima –ma non ci riesco- disse proprio mentre la lima si staccava dal manico di legno. –Ops- squittì osservando il pezzo che aveva in mano.

-Ma usare la chiave no eh?- propose Dorian con tono saccente sedendosi sul bordo del letto.

-Questa è proprio una grande idea... l'unico problema è che non ho la chiave- sentenziò Olympia sarcastica alzando l'oggetto e mettendolo tra loro due. Con un occhio chiuso, provò a guardare dentro al vano della chiave e poi rimise giù la scatola sbuffando.

-Dalla un attimo a me- disse Dorian allungando le mani e la ragazza gliela porse dubbiosa. Lui la osservò per pochi secondi e poi si sporse per tirare via una forcina dai capelli di Olympia.

-Ehi!- sbottò lei, aggrottando la fronte.

-Questa non è altro che una serratura quindi...- lasciò la frase in sospeso macchinando con il fermaglio. Quando la serratura non scattò come avrebbe dovuto, Dorian prese una mano di Olympia, isolò l'indice e lo appoggiò sulla chiusura metallica, dopodiché alzò lo sguardo in attesa.

-Quindi?-

-Ah scusa, raffredda questa cosa. Pensavo fosse ovvio-. La ragazza alzò gli occhi al cielo ma fece come le era stato chiesto e come per magia pochi istanti dopo si sentì un clic.

-Voilà- esclamò il ragazzo fiero di sé, appoggiando la scatola sul copriletto con fare plateale. Stava per ritrarre le mani quando qualcosa si mosse sotto la trapunta. Dorian aggrottò la fronte sospettoso. –Ma che...- stava per dire quando un batuffolo di pelo bianco sbucò vicino alla ragazza. –E questo che significa? Dove l'hai trovato?- chiese con sguardo curioso guardando Olympia. Lei prese in braccio il cucciolo e gli afferrò le zampine.

-Trovata, è una femmina. Dorian saluta Firefly- disse lei muovendole la zampina a mo' di saluto. Il ragazzo si mise a ridere; non una risata finta o amara, ma un suono contraddistinto dal divertimento. La regina posò sul letto la volpe e questa si fiondò su Dorian, gli annusò una mano e poi gli si mise in grembo.

Iced - La Regina Dei GhiacciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora