dolori d'amore

55 8 0
                                    

La mattina dopo appena lo vidi gli andai incontro ,lui mi dava le spalle ma i suoi amici mi videro subito,specialmente Carl che gli brillavano gli occhi quando mi vedeva, mi salutarono, stavano parlando anche loro di ieri ma riuscii a capire solo che si era divertito prima che si accorgessero di me.

Mark , si voltò e mi lasciò un sonoro bacio, io arrosii, e abbassai lo sguardo, salutai gli altri e Elizabeth salutò tutti presentando la nostra compagna di stanza.

Andammo a seguire le lezioni quotidiane e a pranzo facemmo comunità come il giorno prima,e poi ognuno aveva altre conoscenze all'università quindi diventammo un bel gruppo.

Il pomeriggio, che non c'erano lezioni lo passai sola,con Mark, sul prato,una sorta di studio -picnic, che poi era più picnic che altro.

Londra era una bella città ,piovosa ma bella,avevo origini tutt'altro che londinesi, ero nata in Galles, ma i miei si erano trasferiti nella capitale per lavoro.

Mark era simpatico, dolce, gentile quando voleva, solo che faceva l'antipatico con me,soprattutto se eravamo soli,costretti a studiare insieme.

Lui mi guardava ed io sfuggivo dal suo sguardo, non capivo perché continuava a farlo nonostante avessimo capito che eravamo diversi,dopo un pò disse :"una domanda posso fartela? Non c'entra niente con le cose che studiamo da ore"

Io alzai lo sguardo e dissi : " si dimmi "

Lui continuando a guardare dritto nei miei occhi disse :"ti piace Carl? "

Io abbassai lo sguardo e risposi :"non sono affari che ti riguardano e oltretutto non verrei a dirlo a te,sei il suo migliore amico, e poi non ha senso visto che non siamo nemmeno amici"

Lui disse con un filo di voce:"hai ragione, scusa,continuiamo a studiare che è meglio"

Dopo un pò arrivarono gli altri, Carl quando ci vide si bloccò, non so il motivo,rimase immobile e in silenzio per un pò e poi tornò ad essere il ragazzo dolce che mi faceva la corte.

Mi aveva portato un fiore dicendo che vedendolo aveva subito pensato a me,io lo ringraziai e non osai voltarmi verso Mark, anche se ero curiosa di sapere che faccia avesse.

La sera ci fu una festa di un loro amico e Carl ebbe la prontezza di inviarmi, mentre Drake invitò Elizabeth,tutti pensavamo che quei due nel giro di poco si sarebbero fidanzati.

La sera si svolse con divertimento e follia,io ero astemia e controllavo Elizabeth, Drake e Carl facevano le gare a chi beveva di più, Mark beveva solo ,in un angolino, diverse ragazze si erano avvicinate per ballare ma lui le aveva respinte, fissava me,finzi di non essermene accorta, un tipo mi chiese se volevo ballare e visto che non ero legata a nessuno accettai,non mi sembrava tanto male .

Ballammo tanto, soprattutto lenti, a volte guardavo verso Carl che mi sorrideva, o verso Mark che mi fissava, forse perché non voleva che spezzassi il cuore a Carl, mi convinsi che era questa la ragione.

La festa terminò alle 4 e toccò a me aiutare tutti a tornare in stanza,fortuna che la festa era a un isolato di distanza,Drake e Carl non si reggevano in piedi e dovevamo sorreggerli, Elizabeth era ubriaca ma fortunatamente riusciva a camminare sola,Mark mi aiutava ma era brillo e si vedeva.

Prima lasciai i ragazzi facendomi aspettare fuori da Elizabeth, aiutai ognuno a mettersi sul proprio letto,Mark mi ringraziò, mi disse che ero stupenda ed io mi voltai e andai nella nostra stanza fingendo di non aver capito, aiutai Elizabeth a cambiarsi e mi addormentai definitivamente.

La mattina dopo, incontrai i ragazzi che facevano colazione e si lamentavano del mal di testa, io dissi loro:"male vostro"

Anche Elizabeth si lamentava, dopo un pò mi accorsi che Mark mancava quindi chiesi ai ragazzi dove fosse e loro risposero di non saperlo e che quando si erano svegliati non c'era,mi preoccupai, forse avevo sottovalutato il suo stato di ebbrezza.

L'amore E L'orgoglio Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora