Capitolo 25

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Il mattino seguente Manha si svegliò di buon ora, l'idea di cominciare le lezioni con la custode dell'equilibrio la faceva sentire carica d'energia e voglia di fare.
Nessun malessere sembrava poterla fermare, vi era solo un'eccezione: non riusciva a trovare l'aula nella quale si sarebbe tenuta la lezione.
Non era ancora stata in quella parte dell'accademia e si era irrimediabilmente persa. "Non arriverò in tempo!" disse a sé stessa mentre girava invano.
Per fortuna, la paziente Amelia venne in suo soccorso: quella donna aveva un grande intuito.
In breve riuscì ad arrivare a destinazione: la seconda aula dei sotterranei.
Ad attenderla vi erano Demetra ed un altro apprendista, Lean.

"Arcanum vobis, spero di non averti fatto attendere troppo a lungo, mi ero smarrita tra i meandri di quest'edificio..." esordì, interrompendosi ed arrossendo alla vista del compagno di studi.

"Arcanum vobis, lieto di rivedervi collega, spero vi ricordiate di me, il mio nome è Lean" l'elfo fece un lieve inchino galante che tolse totalmente la parola alla mezza, che si limitò a sorridere ed annuire.

"Arcanum vobis Manha- intervenne la custode dell'equilibrio togliendo l'allieva dall'imbarazzo- non preoccuparti la prima volta capita a tutti di perdersi, ma adesso prendete posto ed iniziamo".
Il silvano indicò con eleganza un piccolo tavolo e scostò la sedia per permettere alla sua compagna di studi d'accomodarsi e poi le sedette accanto. Manha rimase molto colpita da quel nobile gesto di cavalleria e dovette sforzarsi un po' per riuscire a concentrarsi sulla lezione e non sul bel compagno di studi.
Entrambi presero il foglio di pergamena ed il pennino con il suo calamaio riposti sul banco, pronti a prendere appunti.

Non appena fu certa che i suoi allievi fossero pronti, Demetra prese a parlare. Adorava tenere le lezioni ed era particolarmente curiosa di vedere come si sarebbe comportata Manha.

"Oggi cominceremo parlando dei simboli e degli elementi loro legati" la lectio era iniziata, la mezza si sentiva davvero emozionata ed invidiava in suo collega che appariva calmo e rilassato.

"Il Pentacolo è rappresentato da una stella a cinque punte, con la punta rivolta verso l'alto, racchiusa in un cerchio. Se il cerchio manca si parla di Pentagramma".
Nonostante riuscisse a mascherarlo bene, Lean non riusciva quasi a respirare a causa della vicinanza della bella apprendista che sembrava emanare un'aura particolare ed in aggiunta vi era l'emozione di imparare dalla custode in persona. Si ritrovò a pensare che si sarebbe perso anche lui tra i corridoi del sotterraneo se non avesse incontrato Demetra sulle scale. Un piccolo colpetto di tosse della custode lo riportarono alla realtà: doveva restare concentrato.

"Il Pentacolo è il simbolo che riunisce in sé tutti gli elementi più lo Spirito. Esso può simboleggiare l'uomo, il macrocosmo, il microcosmo e c'è poi una teoria secondo la quale le cinque punte rappresentino i quattro elementi più lo Spirito nelle due metà che lo compongono, cioè Luce e Oscurità". La custode si fermò un istante per prendere fiato ed osservare l'intensa concentrazione che pervadeva i suoi allievi.

"Il Pentacolo su un altare simboleggia la Terra o qualsiasi altro Elemento sacrificale.
In molti antichi manoscritti esso indica il senso stesso dell'Evoluzione, della Creazione e dell'Esistenza, c'è infatti chi ritiene che la punta più alta rappresenti la divina essenza della vita". Manha e Lean prendevano appunti nel più totale silenzio mentre Demetra cercava d'essere il più chiara possibile. Una parte di lei voleva mostrare all'ex amazzone che l'essere entrata a far parte dell'accademia era stata una scelta giusta. Per un istante si ritrovò a domandarsi come fosse la leader delle donne guerriero, come se vi potesse essere una competizione. Cercò di scrollare quel pensiero dalla testa ed andò avanti.

"La linea che discende verso l'angolo in basso a sinistra rappresenta la discesa della vita dalla fonte divina nella forma più bassa e semplice di materia vivente. La linea condotta da lì verso l'angolo in alto a destra simboleggia l'ascesa della vita da una forma primitiva fino alla sua più alta forma fisica sul pianeta: l'uomo, risultato raggiunto con l'evoluzione.
La linea orizzontale verso l'angolo in alto a sinistra indica il progresso terreno umano, le conquiste sul piano materiale. Questo progresso raggiunge un punto pericoloso ed inizia a cadere e ciò è rappresentato dalla linea che scende nell'angolo in basso a destra. Ma lo spirito umano è tutt'uno con quello divino, quindi deve e dovrà riscattarsi per tornare nuovamente alla fonte, da qui la linea che torna alla punta più alta". Alle parole aggiunse il disegno del pentacolo e terminatolo si fermò ed attese che i suoi allievi terminassero di scrivere sulle loro pergamene.

Manha [in revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora