Da quel giorno Manha entrò a far parte della comunità amazzone e tentò con tutta sé stessa di farsi accettare dalle sorelle, cosa che non le risultò difficile essendo lei molto disponibile e loro prive di pregiudizi.
Cominciò a considerarle la sua famiglia, l'avrebbero appoggiata ed aiutata a raggiungere il suo scopo: salvare la madre.
Per rendere possibile la cosa si esercitava tutti i giorni, certa che a breve avrebbe potuto chiedere il loro aiuto.
Tutte le erano simpatiche, tuttavia colei alla quale si affezionò maggiormente fu la bionda addestratrice e virago Helena; questa sembrava averla presa sotto la propria ala protettrice e Manha come sorella maggiore.Spesso le due andavano insieme a fare il giro di ronda per il bosco che nascondeva l'accampamento in cerca di eventuali visitatori sgraditi e fu durante uno di questi giri che conobbero un'altra di quelle persone che avrebbe considerato importante nella propria vita, al pari di Helena, e che come lei le sarebbe mancata più delle altre: Amy.
Tutto accadde durante una bella giornata di sole. La temperatura dell'aria mite, la mancanza di vento, il cielo limpido e privo di nuvole, gli uccellini cinguettanti ed allegri svolazzanti tra le fronde ed il profumo di fiori che si spandeva ovunque annunciavano che presto la primavera sarebbe divenuta estate.
Quella mattina, Manha ed Helena uscirono di buon ora dall'accampamento, dirette ad est per iniziare la loro ronda. Percorrevano il cammino da poco più di un'ora quando due distinte voci attirarono la loro attenzione: le voci appartenevano ad un uomo ed una donna che discutevano animatamente.
Le due, silenti e feline, si avvicinarono al luogo da cui provenivano gli schiamazzi per cogliere di sprovvista i litiganti. Manha incoccò una freccia al proprio arco ed Helena sfoderò la spada, entrambe pronte all'attacco. Giunte ad una piccola radura videro un uomo alto e magro, vestito da corsaro, con la carnagione abbronzata e la chioma bruna ed una giovane abbarbicata sopra un ramo di un robusto albero.Ella aveva la carnagione chiara degli elfi, due prominenti orecchie a punta, una lunga e folta chioma corvina, le labbra rosee e sottili, due occhi furibondi di un intenso verde smeraldo ed un fisico minuto ma agile che le aveva permesso di arrampicarsi facilmente sulla ripida pianta.
Le amazzoni si scambiarono un'occhiata d'intesa e scattarono in avanti, uscendo dagli arbusti che avevano celato la loro presenza.
Manha puntò la freccia incoccata all'arco verso l'uomo, mentre Helena gli fu a pochi passi, pronta a colpirlo con tutta la propria forza."Fermo dove sei, altrimenti te ne pentirai", esclamarono in coro.
Il corsaro, che non le aveva sentite arrivare, fece quasi un balzo di lato per la sorpresa di quell'attacco improvviso.
"Bellezze, non sono affari che vi riguardano, quindi sloggiate…", furono le sue prime parole dal tono spavaldo.
Tuttavia, vista l'aria minacciosa delle due e vedendosi sotto tiro, moderò i termini.
"Perdonate il mio ardire, mi avete colto di sorpresa, volevo solo informarvi che non sta accadendo nulla di male, stiamo solo conversando", fu la sua patetica giustificazione.
Purtroppo per lui fu l'ultima cosa che riuscì a dire prima di ritrovarsi lungo disteso a terra.
Il mascalzone, per parlare con le due amazzoni, aveva voltato le spalle all'albero sul quale si trovava la giovane che non aveva perso tempo per reagire.
Si era alzata ben dritta sul tronco, aveva preso bene la mira e si era lanciata sul malcapitato finendo con entrambi i piedi sulle sue spalle e spingendolo in avanti. Con un ulteriore balzo all'indietro era riuscita ad atterrare al suolo illesa, mentre l'altro era stato sbalzato in avanti ed era finito con il viso nel terreno umido del bosco.Scombussolato dall'accaduto si rialzò a fatica e voltò verso la sua assalitrice,
"sei matta?"
STAI LEGGENDO
Manha [in revisione]
FantasyLa vita pone dinanzi ad ognuno delle scelte che conducono a sentieri divergenti ed a volte oscuri, vie che occorre percorrere per arrivare a scoprire il finale. Storia di una mezz'elfa, alla ricerca del suo posto nel mondo, tra pregiudizio e discrim...