Passarono i giorni ma nessuna nuova giungeva dal regno di Nefeirn ed allo scoccare del decimo giorno, nonostante i preparativi per la spedizione fossero quasi terminati, Manha si sentiva sempre più agitata e d'animo cupo a causa del silenzio del suo maestro.
La giornata non si era destata dalla parte giusta del letto e da ore piangeva lacrime di pioggia che rendevano il suo umore ancor più nero ed inquieto; ma il peggio doveva ancora arrivare.
Per l'intera mattina Manha non era riuscita a trovare Helena, nonostante avesse girato per tutto l'accampamento, neppure Amy sapeva dove fosse finita.
Avrebbe tanto voluto parlarle perché la considerava il suo punto di riferimento, una figura con la quale potersi confidare, alla quale raccontare i propri dubbi e paure.
La sua assenza la intristiva e l'incessante pioggia la innervosiva.
Sapeva bene che la sorella aveva tutto il diritto di andare dove voleva e lei non poteva avanzare nessuna pretesa o chiedere alcuna spiegazione, ma si sentiva ugualmente nervosa nel non sapere dove fosse.Soltanto nel tardo pomeriggio la virago fece ritorno all'accampamento ma non era da sola, assieme a lei vi era la guardia che le due avevano incontrato al matrimonio della principessa del regno: Aragh.
Manha era salita a far compagnia alle sentinelle e fu la prima a vederli ridere insieme. Helena sembrava molto divertita e lui visibilmente occupato nel corteggiamento e Manha venne assalita da un'onda d'ira e gelosia mai provate prima di allora; con passo veloce andò incontro alla coppia felice e si rivolse loro con tono dal quale traspariva tutto il suo disappunto.
"Helena sei scomparsa per l'intera giornata, sei avevi una missione da compiere ti avrei potuto accompagnare io al posto dell'uomo di latta".
Il volto della bionda amazzone restò perplesso per qualche istante non aspettandosi quel discorso, soprattutto da Manha.
"Oltretutto cosa ci fa nel nostro accampamento? Non è che un vile omuncolo con l'armatura di latta", continuò con l'animo colmo di rabbia, sottolineando le ultime parole ed indicando il soldato, come se fosse la cosa più disgustosa che avesse visto.
"Piano con le parole- intervenne questo, irritato da quel comportamento- o ne risponderai al giudice: questo è oltraggio".
"Io non devo rispondere a nessuno, tantomeno a voi", Manha aveva la voce acuta e quasi isterica, la sua ira aveva rotto gli argini e le aveva invaso l'anima.
"Vi ordino di lasciare questo luogo all'istante". Gli disse portandosi ad un palmo dal suo viso con aria di sfida.
Aragh stava per ribattere ma le sue intenzione furono interrotte da Helena, arrabbiatissima. Non poteva credere alle proprie orecchie, lei era un essere libero e l'aveva pagata cara la sua libertà e non doveva spiegazioni a nessuno.
"Adesso basta, voi due. Tu- rivolta a Manha- lui è mio ospite ed io non devo giustificarmi con te se porto qualcuno nella mia tenda, ma soltanto con la regina ed è quello che stavo per andare a fare" lo sguardo che lanciò alla sorella avrebbe potuto sciogliere un intero ghiacciaio.
Poi si rivolse alla guardia "tu taci, ci penso io, non ho bisogno dell'intermediazione di un uomo". Quello si limitò ad alzare le braccia al cielo ed a lanciare un'occhiata di scherno a Manha.Dopo aver compreso a cosa avevano portato le proprie parole, la mezza rimase solo qualche istante a subire la furia della virago, il proprio comportamento le risultò stupido ed infantile. Come le era venuto in mente di farle una scenata simile?
Non aggiunse nulla e scappò via inseguita da una stupita Amy che era rimasta ad osservare l'intera scena, non riuscendo a riconoscere la dolce mezz'elfa in quella creatura carica di rabbia che aveva travolto Helena ed il suo amico e che si era quasi fatta arrestare per oltraggio a pubblico ufficiale.
La vide correre sotto la pioggia e la seguì finché poté, ma ben presto la perse di vista e decise di tornare indietro. In fondo Manha sapeva difendersi e se aveva voglia di stare da sola, era un suo diritto: non appena si fosse calmata, avrebbe fatto ritorno, ne era certa.
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Manha [in revisione]
FantasiLa vita pone dinanzi ad ognuno delle scelte che conducono a sentieri divergenti ed a volte oscuri, vie che occorre percorrere per arrivare a scoprire il finale. Storia di una mezz'elfa, alla ricerca del suo posto nel mondo, tra pregiudizio e discrim...