La luce del mattino inondava la stanza, creando qua e là piccole ombre e penombre. Tutto era immerso in un silenzio surreale e nonostante Manha avesse la consapevolezza d'essere sveglia, la sua mente continuava a dubitarne. Rimanendo distesa immobile, cominciò a guardarsi lentamente intorno e la prima cosa che le saltò allo sguardo fu vedere Demetra che la osservava sorridendo. "Arcanum vobis Manha, ben svegliata", furono le sue prime parole. La mezza provò a sollevarsi per mettersi seduta ma le parve che tutto il corpo pesasse quanto un enorme macigno e vi riuscì soltanto con l'aiuto della custode dell'equilibrio. "Arcanum vobis Demetra, ho dormito a lungo?" Chiese, sentendosi un po' intontita e disorientata, "due giorni, mia cara" le rispose la silvana mentre andava ad aprire la finestra per far entrare un po' d'aria fresca. Manha notò che la veste indossata da costei era spiegazzata, come la chioma, segno questo che aveva vegliato a lungo su di lei. "Ti domando scusa se il mio malessere è stato fonte di preoccupazione", le gote le divennero rosso fuoco per l'imbarazzo, "so che hai molti impegni…" Demetra tornò a sederle accanto scuotendo il capo, " non devi scusarti di nulla, i membri di questa famiglia hanno la precedenza su qualunque altra cosa e poi non sono stata l'unica a vegliare su di te" sorrise, "si sono alternati Ike, Lean, Arsenya ed Evion che è rimasto per l'intera notte" sottolineò, versando un liquido in un bicchiere che le porse. "Fenix ti ha lasciato questo, devi berlo d'un fiato". Cercando di non pensare a nulla, prese il bicchiere e bevve. "Ti servirà per riprenderti" aggiunse la silvana vedendo la faccia leggermente disgustata della maga dell'acqua dopo aver ingurgitato l'intruglio dal non piacevole odore. "Cos'è successo?" Domandò, dopo essere riuscita a cacciare il conato di vomito che l'orribile sapore della medicina le aveva provocato e cercando di ricordare. "Rammento che… eravamo riusciti nel nostro intento… una luce ci ha avvolti e poi… il buio, fino ad adesso" disse ed un lungo sospiro le sfuggì dalla labbra. "Quando siamo tornati nella camera dell'altare degli elementi ti abbiamo trovata priva di sensi. Ike ti ha riportato in camera mentre Evion è corso a chiamare Fenix, trascinandola letteralmente all'accademia di peso" un sorriso le si dipinse in volto, "la tua amica ti ha visitata e ci ha confermato che il tuo mancamento era stato causato dall'eccessivo sforzo magico associato alla forte tensione accumulata. La notizia ha sollevato tutti, soprattutto il nostro apprendista che non finiva più di fare domande alla povera ostetrica" rise, ripensando alla scena. "Dopo una ramanzina che sembrava non avesse fine, si è raccomandata di tenerti in assoluto riposo, basta incantesimi per il momento, su questo punto è stata categorica, e di somministrarti la medicina che hai gustato, non appena ti fossi svegliata. Lei è rimasta un po' ma impegni urgenti l'hanno costretta ad andar via" concluse, notando che Manha appariva molto confusa. "Cosa dovrei fare adesso?" Chiese cercando di dare una sistemata alla chioma scompigliata, "dovresti riposare, non manca molto al giorno del parto e Fenix non ha raccomandato altro e questa volta seguirei il consiglio" le rispose in tono scherzoso l'altra, che in realtà aveva ben compreso il vero senso della domanda. "Io… io… intendo dire…" Manha tentennava, "come devo comportarmi… con… con… Evion…" la voce quasi un soffio, "ed Ike…" Demetra la guardò materna, "non posso dirti ciò che devi fare, Manha, ma posso solo consigliarti di seguire il tuo istinto, senza indugiare in ragionamenti di nessun tipo. Devi pensare prima a te, Ike ed Evion accetteranno la tua decisione, non temere" la rassicurò. Prese le sue mani tra le proprie, "adesso ti senti confusa, ma quando meno te lo aspetti, tutto ti apparirà chiaro" aggiunse guardandola dritta nei bei occhi blu per poi scostarsi dal letto ed andare verso la porta, la maga dell'acqua annuì, restando in silenzio. "Rimettiti presto" fu l'ultima cosa che le disse prima di lasciare la camera, salutata da un cenno della mano della mezza.
Rimasta sola, Manha si guardò intorno, fece dei profondi respiri per rilassarsi, voleva provare a fare ordine nella propria mente, prima della nascita della piccola. Tuttavia, non ebbe il tempo di farlo, poiché pochi minuti dopo bussarono: Amelia le aveva portato il pranzo. La cosa rese davvero felice la mezza, non proprio abituata a simili attenzioni. La governante lasciò la camera soltanto quando Manha ebbe finito di consumare il suo pasto. Subito dopo fecero capolino dall'uscio, per primo Lean che quasi scoppiò in lacrime per la gioia di vedere la sua migliore amica in salute, poi Arsenya ed Erm e persino il suo allievo Wood che le raccontò d'avere Ike come suo sostituto e le confidò di preferire lei come insegnante. Non mancarono neppure Fenix e Lorenne; la prima venuta per controllare lo stato di salute della futura madre e sgridarla per la sua sconsideratezza, la seconda in quanto preoccupata per la sorella. L'ultimo a venirle a far visita fu Ike che la obbligò a rimanere a riposo, nonostante i tentativi di lei di convincerlo a farla scendere in sala comune. Il solo a non farsi vivo fu Evion, ciò la rese malinconica e l'unico che si accorse del cambiamento d'umore fu proprio il mago dell'aria che si ripromise d'andare a parlare con quello sconsiderato.
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Manha [in revisione]
FantasiaLa vita pone dinanzi ad ognuno delle scelte che conducono a sentieri divergenti ed a volte oscuri, vie che occorre percorrere per arrivare a scoprire il finale. Storia di una mezz'elfa, alla ricerca del suo posto nel mondo, tra pregiudizio e discrim...