"Alzati!" Urlò mio fratello, afferrandomi per un braccio.
"Non toccarla!" esclamò Francesco.
"Te l'ha già data? Gliel'hai già data, puttanella?"
"Giò, cosa stai dice..." Non feci nemmeno in tempo a terminare la frase, quando Francesco atterrò Giovanni con due pugni e quest'ultimo non poté fare a meno di reagire.
"Fermatevi, fermi, vi prego!" Le mie urla erano inutili, i due continuavano a picchiarsi.
"Non ti rivolgere più a Rossella in quel modo, capito?" Fece Francesco, con tono minaccioso.
"Io la tratto come vo.."
Un altro pugno.
Le mie urla si erano trasformate in lacrime:"per favore..." li implorai mentre piangevo, ma niente.
"Frà, se continui, giuro che ti lascio" lo minacciai. Francesco si fermò di colpo e solo allora riuscii a vedere il viso di mio fratello: era diventato violaceo e gonfio, aveva il labbro inferiore completamente spaccato e sanguinante. Gli usciva del sangue anche dal naso e entrambi i suoi occhi erano circondati da lividi neri.
Francesco aveva ancora il fiatone, mentre notai le sue nocche insanguinate.
"Calmatevi"
Giovanni cercò di avvicinarsi a me, ma io mi scansai:"smettila di darmi obblighi, tu non sei mio padre!" Esclamai in preda all'ira. Ero stufa del suo comportamento.
"Papà avrebbe voluto questo?" Domandò, indicandomi. Ero ancora in intimo, dopo ciò che era successo con Francesco, non mi ero mai vergognata così tanto in tutta la mia vita.
"Papà avrebbe voluto la mia felicità" Affermai con decisione.
"E tu sei felice con questo Ross? Lui ti farà soffrire."
"Lui mi ama", mi accigliai.
Francesco guardava senza rispondere. Aveva ancora gli occhi iniettati di sangue.
"Povera stupida, ti fidi di questa specie di stupratore?"
Francesco stava per accanirsi di nuovo su di lui, ma lo fermai aggrappandomi al suo petto, ancora nudo e riuscii a spingerlo via.
Rimasi sorpresa dal fatto che mio fratello sapesse tutto, probabilmente era stato Alessandro i qualcun altro dei suoi amici a raccontarglielo.
"Lui non ha fatto del male a nessuno!" Esclamai.
Giovanni sospirò un paio di volte, roteò gli occhi, raccolse il suo cellulare che era caduto a terra e uscì, pronunciando un sonoro "vaffanculo" e lasciando me e Francesco da soli.
"Mi...mi dispiace" dissi piangendo, ancora in preda alla vergogna.
"Shh.. Non piangere" mi strinse Francesco, accarezzandomi i capelli. "Non ne vale la pena. Nessuno raccomanderebbe la propria figlia o la propria sorella ad uno come me, è normale.."
"Nessuno conosce il buono che c'è in te"
"Tu lo conosci però" disse fiero, dandomi un piccolo bacio sulla tempia.
"Ho conosciuto il meglio di te e il peggio. Ma li ho amati entrambi" dissi, mentre lui mi guardò restando in silenzio, con gli occhi lucidi.
"Devo smetterla di tenere le chiavi sotto lo zerbino", disse poi ridendo.
"Già, meglio" risposi.
Quando tornai a casa, la prima cosa che feci, fu chiamare le mie amiche Alison ed Erica.
Loro si precipitarono a casa mia. Erano sempre molto disponibili ed ero felicissima di aver incontrato delle belle persone come loro.
Quando raccontai tutto ciò che era successo, restarono in silenzio ad ascoltare, lasciandosi scappare qualche commento ogni tanto.
"Caspita Ross!" Esclamò Erica appena concluse, mentre Alison appariva piuttosto pensierosa
"Che hai, Ali?" Domandai.
"Oh, niente" sorrise.
"Dai, dici" la esortammo io ed Erica.
"Lorenzo... Mi piace davvero tanto quel ragazzo"
"Ma hai provato a scrivergli?" Domandò Erica.
"Secondo me gli piaci anche tu!" Dissi convinta e lo pensavo davvero: lui ha iniziato a guardarla in un modo particolare fin da subito e non potei far altro se non notare che tra di loro sicuramente sarebbe scoppiata la scintilla.
"Non ho nemmeno il suo numero..."
"Oh non preoccuparti, lo chiedo a Francesco, se vuoi"
In pochi secondi, ottenemmo il numero di Lorenzo e Alison gli inviò un messaggio.
"Speriamo risponda!" Sospirò.
"Ma si, dai!" La incoraggiò Erica abbracciandola. Mi unii all'abbraccio, ma fummo interrotte dall'ingresso di mio fratello nella stanza.
"Che c'è?" Sbottai.
"Ross, puoi venire di là?" Domandò, ignorando le mie amiche.
"No" risposi.
"Comunque buonasera!" Esclamò Erica, facendo un cenno con la mano.
Lui accennò appena un "ciao" e poi guardò me, in attesa della mia risposta.
"Dai, vai" dissero le mie amiche.
Giovanni rimase ancora per qualche secondo in camera mia, poi decisi di seguirlo nell'altra stanza.
"Siediti sul letto"
Mi sedetti con le braccia conserte e aspettai che lui iniziasse a parlare.
"Mi dispiace per prima, per averti trattata in quel modo..."
"Si, mi hai dato della puttana" dissi senza peli sulla lingua.
"Ero incazzato. Avevo appena saputo da Alessandro la storia di Francesco. Non volevo che tu stessi assieme a lui, mi sono preoccupato per te, capisci?"
"Lo capisco, Giò. Ma non avresti mai dovuto trattarmi in quel modo"
"Ascolta Ross... Mi sei rimasta solo tu. Siamo soli. Io voglio solo proteggerti. Sei giovane, ingenua e posso capire che a volte puoi illuderti"
"Ma io amo Francesco e Francesco ama me. Quando sono con lui sono felice. Lui non ha fatto nulla, me lo ha giurato ed io gli credo. Gli credo perché lui non si è mai approfittato di me e non si è mai azzardato a sfiorarmi con un dito senza il mio consenso."
Mio fratello non rispose
"D'accordo, d'accordo", disse, "Ma se lui ti farà piangere, non venire a farlo da me. Io ti ho avvertita prima"
"Non ce ne sarà bisogno" feci io con freddezza.
"Scusa ancora per averti chiamata in quel modo" disse mio fratello, con una punta di imbarazzo nella voce.
"Non fa niente" sorrisi, lasciando la sua stanza. In realtà le sue parole mi avevano fatto male, ma decisi comunque di metterci una pietra sopra e andare avanti.
Una volta tornata in camera mia, trovai solo Erica seduta sul mio letto, con il libro di letteratura latina sulle gambe.
"Avete chiarito?" Domandò la ragazza, guardandomi con occhi speranzosi.
"Diciamo di si" sorrisi.
"ero sicura che lo avreste fatto!" Rispose.
"E Alison dov'è?" Chiesi.
"Lorenzo le ha chiesto di vedersi e lei è corsa a casa a prepararsi"
"Oh... Capisco. Sono felice per lei!" Esclamai e lo pensavo davvero. Alison era una bravissima ragazza e meritava di uscire con un bravo ragazzo come Lorenzo.
"Avevo completamente dimenticato di studiarla" disse Erica, indicando il libro. "È meglio che vada a casa anche io, ci vediamo domani"
"A domani!" La salutai, accompagnandola alla porta.
Rimasta sola, ripetei un paio di volte letteratura e svolsi alcuni esercizi di matematica. Odiavo quella materia e non riuscivo mai a comprenderla subito, avevo sempre molte difficoltà.
poi fui interrotta dall'arrivo di un messaggio:
Da:Francesco
Domani vai a scuola?
Da: Rossella
Certo!
Da:Francesco
Uhm, peccato. Volevo farti una sorpresa, ma vabbè aspetto che esci :)Spazio autrice
Ciao a tutti, questo è il mio primo "spazio autrice".
Ho deciso che non mi sarei fatta sentire tanto, infatti se sto scrivendo questo, è perché , in occasione delle mille letture raggiunte 🎉🎉, voglio farvi vedere il cast della storia ideato da me.
Ovviamente ognuno è libero di immaginarsi i personaggi come meglio crede, questa è solo una mia fantasia e nient'altro. Spero comunque che vi piaccia ❤️❤️ man mano che si aggiungeranno altri personaggi, vi farò vedere come li ho immaginati ❤️CAST
-Maria Gabriela De Faria as Rossella
-Francesco Pierozzi as Francesco
-Zendaya Coleman as Erica
-Danielle Campbell as Alison
-Mattew Daddario as Giovanni
-Jennifer Connelly as Zia Barbara
-Lorenzo Cantarini as Lorenzo
-Leiner Riflessi as Leiner
-Alessandro Presti as Alessandro
-Riccardo Ruiu as Riccardo
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Broken glass-Dear Jack
Fanfiction"Lui la distruggeva e la ricostruiva. Ecco cosa faceva. distruggeva per settimane e poi c'era quel giorno in cui riusciva, con una sola frase a ricostruirla e solo il pensiero di quella frase la teneva tutta intera per giorni. Lui era amaro e dolce...