Viaggi.

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I giorni trascorsero tranquillamente. Passavo da casa di Francesco quasi ogni giorno e nel frattempo,studiavo per l'ultima prova di esame.
Pensai solo a dare il massimo in tutte le prove, il voto era solo una piccola parte di un lungo percorso, durato cinque anni.
"Se esci con un voto maggiore di 90, giuro che ti porto in America. Andiamo a trovare Sarah" mi promise.
Ci tenevo davvero tanto a fare un viaggio con lui, specialmente perché saremmo stati in un posto dove lui sognava di andare fin da bambino.
Così, la mattina del 10 luglio, quasi una settimana dopo il mio esame orale, mi recai a scuola per vedere i risultati.
Avevano esposto dei tabelloni vicino la segreteria e quando mi avvicinai per vederli, notai davanti a me moltissimi ragazzi, tra cui Alison ed Erica.
"Allora, com'è andata?" Domandai.
"88 su 100!" Disse Erica felicissima, dandomi un abbraccio. "E tu Ali?"
"79 su 100, ma sono contenta lo stesso" fece lei, con una punta di delusione nel tono della voce. Evidentemente si aspettava qualcosina in più.
Poi si allontanò da noi con il cellulare, probabilmente voleva comunicare il suo voto a Lorenzo. Ormai facevano coppia fissa da un pezzo.
"Dai, andiamo a vedere il tuo!" Esclamò Erica, prendendomi per mano e facendosi strada tra i ragazzi che si erano raggruppati davanti ai tabelloni.
Cercai con lo guardo il mio  nome e con mia grande sorpresa, notai un 91/100
"Non posso crederci!" Esclamai.
"Cosa c'è?" Mi domandò Erica.
"Francesco mi aveva promesso che se fossi uscita con un voto superiore al 90, mi avrebbe portata in America da sua sorella"
Erica sgranò gli occhi sorpresa, poi mi abbracciò:"sono... Sono felicissima per te! Dai, cosa aspetti a dirglielo? Mandagli un messaggio!"
Feci come mi aveva suggerito la mia amica: presi il cellulare e mandai un messaggio a Francesco:"91/100 :)"
Nient'altro.
La sua risposta non tardò ad arrivare:"sapevo che saresti uscita con un voto più alto di 90 :'), prepara le valigie. Si parte tra due giorni!"
Quando lessi il messaggio ero ancora a scuola.
Io, Alison ed Erica festeggiammo abbracciandoci e andando a bere qualcosa al locale di Lorenzo.
Lì si unirono a noi anche Riccardo, Lorenzo, Leiner e Francesco.
"Sono felice per te!" Disse Leiner, abbracciando Erica, che ricambiò l'abbraccio.
Lorenzo baciò Alison con molta passione e le disse semplicemente:"brava"
Mentre Francesco mi chiamò in disparte nell'ufficio.
"Avevo intenzione di darteli a casa, ma non ce l'ho fatta ad aspettare" disse, porgendomi un pacchetto rettangolare, confezionato con una carta da regalo lucida.
"I biglietti!" Saltellai, aprendo la confezione.
Baciai Francesco:"grazie, grazie mille!"
Lui ricambiò il bacio, prendendomi per i fianchi e avvicinando il suo bacino al mio.
Poi prese a baciarmi il collo, poggiandomi con le spalle verso il muro.
"Frà, che fai?potrebbero sentirci!" Dissi ansimando già.
"Non lo faranno" sospirò lui, staccandosi appena. "Non riesco a resisterti, Ross"
Infilò le sue mani sotto la mia t-shirt, mentre io allacciai le sue gambe intorno alla sua vita e mi aggrappai alla sua schiena. Lui mi baciò le labbra, mordendole, e il collo.
In pochi minuti i nostri vestiti erano a terra, mentre lui entrò in me.
Mi morsi il labbro soffocando un gemito, mentre continuavo a stringermi alle sue spalle e a muovere i fianchi.
Mentre stavo per raggiungere il culmine, gettai il collo verso dietro. lui invece sussurrò il mio nome e finì mentre ancora ansimava.
"Ti amo" gli dissi ridendo, liberandomi dalla sua presa.
"Ti amo" rispose lui, mentre sudato si toccava i ricci.
Raccogliemmo i nostri vestiti da terra e li indossammo.
"Frà!" Urlai prima di uscire da lì dentro, "hai... Hai messo la maglia al contrario"
"Cazzo..." Fece lui, mentre cercò di risistemarsi.
Dopo un po' raggiungemmo gli altri.
"Ci avete messo tanto!" Esclamò Alison ridendo, ricevendo una gomitata da parte di Lorenzo, che soffocò una risatina.
"Francesco mi ha dato questi!" Mi giustificai, esibendo i biglietti che mi aveva regalato poco prima.
"Allora andate davvero in America?" Domandò Riccardo, mentre Leiner si lasciò sfuggire un:"wow, che figata!"
"Già..." Sospirò Erica, con il sorriso sulle labbra.
"Magari un giorno uhm... Ci potremmo andare, che dici?" Chiese Leiner.
"Ma si, tanto l'America è proprio dietro l'angolo!" Rispose Lorenzo, indicando un punto indefinito e facendo ridere tutti.
"Quando partirete?"
"Abbiamo il volo tra due giorni" dissi, guardando i biglietti.

Broken glass-Dear JackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora