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Che mal di testa atroce. Mi metto seduta sul letto e mi accorgo che non sono in camera mia ma bensì in quella di Giada; che ci faccio qui non mi ricordo niente di ieri sera. Al mio fianco dorme beatamente la mia migliore amica –oh...come è carina – SVEGLIATI!- gli urlo tirandogli una cuscinata in piana faccia- sì, ci sono – risponde di scatto mettendosi seduta anche lei- seh ci sei, comunque perché ho dormito da te?- Ah sì- risponde sbadigliando- Diciamo che avevi bevuto più del normale e non me la sentivo di lasciarti andare a casa in quelle condizioni- solo ora mi accorgo che emano un odore molto forte di alcool e fumo – Tranquilla, ho avvertito io tua mamma però prima che torni a casa ti conviene fare una doccia- certo vado-. Finito la doccia ritorno in camera dove trovo tutto sistemato: letto rifatto, sul quale ci sono i miei vestiti piegati e il casino pazzesco che c'era poco prima è sparito. Mi rivesto e vado da Giada che ha preparato i waffle con la nutella per colazione – Ho combinato qualcosa di grave ieri sera? – No, non direi, però non hai fatto altro che parlare di Fede tutta la notte di quanto sia dolce, di quanto ti siano mancate le sue labbra per tutti questi mesi e che non vedi l'ora di rivederlo – Cazzo, ora ricordo. Federico. Bacio. E shottini tanti shottini. – Senti Sara, a me piace Federico e sono molto contenta del fatto che ti fa stare bene ma devi dirlo a Brian ha il diritto di saperlo non so come potrà prenderla ma devi dirglielo perché più vai avanti più sarà peggio- Ho paura. E se pensasse che l'ho usato solo per cercare di dimenticare Federico? – Di sicuro gli passerà per la testa ma non è questo il punto; il punto è che ancor prima di diventare una coppia voi due eravate migliori amici e infine è un ragazzo fantastico vedrai che capirà non ti lascerebbe mai sola – Speriamo- Adesso è meglio che vada ci sentiamo stasera così ti dico come l'ha presa okey? – Perfetto Ciao-.

Recupero le ultime cose, mi infilo le cuffiette e m'incammino verso casa che dista solamente mezz'oretta da casa di Giada. –Sono a casa – urlo ma attiro solamente l'attenzione del cane che mi corre incontro scodinzolando – dove sono finiti tutti?- chiedo ad Agata naturalmente senza ricevere risposta. Decido di chiamare mia mamma –Ma, dove sei? – Tesoro, sono al lavoro tornerò stasera prepara qualcosa da mangiare, te tutto bene? Ti sei divertita? – Si, certo ma dov'è Ale? – E' dalla nonna ha preferito andare da lei che stare a casa – Perfetto, ci vediamo stasera – attacco senza neanche darle il tempo di rispondere. Suonano al campanello, vado ad aprire – Ehi, tutto okey? – Certo, entra- Ci sediamo sul divano e iniziamo a parlare di ieri sera – Brian, devo dirti una cosa abbastanza importante – Dimmi – Non è facile per me dirtelo, veramente, ma adesso che ho trovato il coraggio non mi voglio tirare indietro – penso di non essere mai stata così seria in vita mia – Ieri sera si è presentato davanti al locale Federico, ero furiosa, ma non so come con la sua dolcezza o il fatto che comunque sto bene con lui ci siamo baciati – Lo so – ma...come? – Non ti trovavo più perciò ho chiesto a Giada dove eri finita e lei mi ha detto che eri uscita, così ho fatto e vi ho visti- e non sei arrabbiato? – Sapevo che in fin dei conti non poteva funzionare ma tu mi sei sempre piaciuta è ho voluto cogliere l'opportunità, però tranquilla ti capisco e non voglio obbligare nessuno a stare con me se non è questo il suo desiderio. Ti auguro il meglio e sappi che ci sarò sempre per te. Ti voglio bene- lo abbraccio con tutta la forza che ho in corpo e nel farlo forse per la felicità che abbia capito i miei sentimenti o per il dispiacere di aver lascito il ragazzo che tutti vorrebbero, inizio a piangere. Devo ammettere che non piango quasi mai mi reputo una ragazza abbastanza forte, ma quelle poche volte che riesco a liberarmi scoppio in lacrime come una bambina – wow! – cosa? – Allora non sei un robot qualche volta piangi anche te – Che scemo che sei – ridiamo entrambi e forse per la stanchezza di ieri sera o per la noia che ci provocava il programma tv che stavamo guardando ci addormentiamo abbracciati.

Scusa se ti amoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora