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La sveglia interrompe col suo rumore i miei bellissimi sogni, e riparte la solita routine. Mi alzo svogliata: un po' di trucco, un paio di jeans e via che si riparte verso scuola. Mentre cammino, naturalmente con le mie amate cuffiette nelle orecchie, ripenso alle vacanze appena passate; queste due settimane sono volate e ho finalmente trovato una persona che riesce a farmi stare bene. Arrivo in classe cinque minuti prima che suoni la campanella <<Brava Sara per una volta nella tua vita sei arrivata puntuale>> e mi siedo come mio solito vicino a Giada – ehi, tutto bene? Come è andata con Fede? – Benissimo, è una persona dolcissima e non sbagliavo affatto sull'essermene innamorata – ho gli occhi a cuoricini – Sono contentissima per te - e mi regala uno dei suoi soliti abbracci. La lezione comincia e alla prima ora abbiamo una delle mie materie preferite, storia, lo so molti direbbero il contrario ma non lo so, mi affascina molto e la studio facilmente. Le ore passano in fretta e in un lampo mi ritrovo a casa a mangiare sul divano il mio solito e tristissimo toast mentre recupero il mio telefono all'interno dello zaino, sono ore con non lo considero, dopo averlo trovato mi rendo conto di avere 2 messaggi di Giada, 5 di Federico e 3 chiamate perse di mia mamma <<come è possibile che quando hai il cellulare in silenzioso ti cercano un casino di persone e invece quando hai la suoneria nessuno in questo mondo ti considera queste sono le vere domande della vita>> parto col chiamare mia mamma che si vorrà accertare che sia arrivata a casa sana e salva e che nessun maniaco assetato di sangue mi abbia aggredito poi inizio con leggere tutti i messaggi:

G: Saraaaaaa!!!

G: Stasera usciamo con i ragazzi noi quattro?

S: Va bene, ci incontriamo alle 19.00 da me.

F: Buongiorno Bimba <3

F: Tutto bene?

F: Ti sei già dimenticata di me?

F: Ti prego rispondimi...

F: Ti amo.

S: ehi, ti amo anche io.

F: Finalmente, ero preoccupato. 

S: Non c'è ne bisogno, ti va di uscire stasera con Giada e Benji?

F: Certo!

S: Va bene allora ci incontriamo alle 18.00 a casa mia. Ora vado a studiare.

F: Se fossi lì, non avresti voglia di aprire i libri.

S: E per quale ragione?

F: Staresti sulle mie ginocchia. Ti bacerei il collo mentre sfogli le pagine. E non capiresti più nulla di quello che stai leggendo.

S: E dopi avermi distratta, sentiamo, cosa mi faresti?

F: Non me lo chiedere, sai che sono pericoloso.

-Suona il campanello-

S: Adesso è meglio che vada ci vediamo dopo.

F: Va bene ciao piccola <3

Apro la porta d'ingresso. E' Brian. – Sara, ti devo parlare- dimmi tutto – intanto ci mettiamo comodi sul divano non è la prima volta in questo periodo che Brian ha necessità di parlare con qualcuno e io sono molto felice di ascoltarlo – C'è una ragazza – C'è una ragazza!? – Sì, lei è bella, capelli rossi, occhi azzurri nei quali ogni volta che li guardo mi ci perdo dentro – so, come ci si può sentire- è dolcissima, simpatica è perfetta, resterei a guardarla per ore senza mai stancarmi. Sara ho paura di essermene innamorato – e qual è il problema è una cosa positiva no? – Sì..ma..- come si chiama?- Lia – risponde sorridendo – va da lei – cosa..no io non me la sento – Brian è un ordine vai da lei e gli dici tutto quello che provi – e sei poi mi rifiuta? – peggio per lei, ricorda che è meglio provarci e poi pentirsene che non fare niente e rimpiangere chiaro? Perciò adesso ti alzi e vai da lei- gli dico prendendolo da un braccio e trascinarlo fuori – Aspetta Sara – sii – Grazie – Prego, e ora vai - chiudo la porta e filo in camera mia per studiare, domani ho un compito abbastanza importante e se va male è la fine.  

Scusa se ti amoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora