La stanza degli ospiti in casa di Genn non era poi così grande, rispetto al soggiorno e alla camera del ragazzo anzi era piccola. Per Alex, ovviamente, era due volte la sua nell'appartamentino sui Navigli.
Il letto matrimoniale, addossato alla parete opposta alla finestra, aveva delle lenzuola bianche, nere e rosse abbastanza semplici, di fianco vi era un armadio a vista, nel quale il moro notò subito la presenza di un pigiama da ragazza, e davanti degli scaffali. Una tenda nera era scostata ai lati e Alessio diede un'occhiata fuori dalla finestra: stava veramente piovendo tantissimo e forse restare lì a dormire era stata la scelta migliore altrimenti si sarebbe ritrovato costretto a letto per un po' di giorni, cosa che voleva evitare.
- Scusa -
Alex sussultò: Genn era sbucato dalla porta della stanza, ridacchiando della sua reazione.
- Purtroppo ho paura di non avere vestiti da prestarti... Ti starebbero stretti e dormire con i vestiti stretti secondo me è il peggio -
Il fotografo scosse la testa:
- Non ti preoccupare, posso dormire in boxer, non c'è problema -
- Okay. Io sono di sopra, per qualsiasi cosa svegliami pure -
Si voltò e fece per uscire dalla stanza ma Alessio lo fermò:
- Gennaro -
- Sì? -
- Beh, grazie mille, sul serio -
Il modello alzò le spalle e gli sorrise:
- Stai tranquillo. Buonanotte -
- Anche a te -
Il rumore della pioggia non aveva mai infastidito Alessio, anzi, gli piaceva. Lo aiutava in qualche modo a concentrarsi: prendeva la sua chitarra e si sedeva sul letto, guardando verso la strada e ascoltando le gocce che picchiettavano contro il vetro di camera sua.
Quella sera però fece fatica a prendere sonno: forse perchè era in un letto che non era il suo, quindi automaticamente faceva fatica a starci comodo, o forse era perchè non riusciva a smettere di pensare ad un certo modello biondo che dormiva nella stanza sopra di lui.
Alessio aveva tanti amici con i quali si trovava bene, ma con Genn era stato diverso fin dall'inizio.
Dalla prima volta che si erano visti si era accorto che qualcosa in lui lo attirava come una falena attratta dalla luce. Pensava spesso a lui e alcune volte sentiva anche il bisogno di averlo vicino, scoprendosi quasi appagato quando si vedevano, magari per un caffè o solo per ascoltare un po' di musica lì nel soggiorno di quel loft enorme.
Quando poi avevano cantato insieme era stato fantastico: le loro voci si mescolavano alla perfezione e Alex aveva quasi smesso di pensare all'esecuzione con la chitarra per godersi solamente quel momento puro e semplice.
Si rigirò sotto al piumone, sbuffando.
Che accidenti gli stava facendo quel ragazzo con la faccia da sedicenne?! Quando aveva accettato il lavoro non aveva mai pensato che sarebbe finita così: lui, un giovane fotografo normalissimo, in casa di un modello super famoso in Italia che, tra l'altro, era anche diventato un suo buonissimo amico.
Ma era davvero solo un amico? Cos'era quel qualcosa che lo attirava di Gennaro?
Con quel dubbio in testa, e anche un po' di paura, Alessio cadde in un sonno pesante con ancora la pioggia in sottofondo che picchiettava sui vetri non protetti dalle tapparelle.
La mattina seguente si svegliò molto presto per i suoi canoni e venne mezzo accecato dalla luce del sole che illuminava la stanza: si era scordato di chiudere le tende da bravo idiota... Era stato talmente immerso nei pensieri che proprio non si era ricordato che avrebbe dovuto farlo.
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The Rain is our Soundtrack
FanfictionModel!Genn, Photographer!Alex, OC, AU. - Ti hanno offerto un lavoro?! - - Esatto! - Alex vide Antonio spalancare la bocca e guardarlo con i suoi occhi azzurri come se gli avesse detto chissà quale cosa sconvolgente quando, in realtà gli stava...