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Antonio si era posizionato laterale rispetto alla folla e pareva essere quasi invisibile a tutti i giornalisti e fotografi. Alessio lo invidiò non poco perchè odiava sentire gli sguardi di tutte le persone su di lui che lo osservavano mentre faceva nient'altro che il suo lavoro.

La prima domanda che venne fatta, naturalmente, fu se fosse vero che Sofia e Genn avessero una relazione e se andasse avanti da molto. A quello rispose Stazio che mise in chiaro che le relazioni che fuoriuscissero dalla normale amicizia all'interno della sua agenzia non erano bene accette.

- E' crudele da dire - Disse: - Lo so. Ma io sono dell'idea che nella mia agenzia l'amicizia è accettata, anzi, è ben accolta. Ci piace lavorare in un clima che non sia ostile, motivo per cui quasi tutti i modelli che accogliamo sono persone senza troppi grilli per la testa. Tuttavia il fatto che due persone sviluppino un, come posso dire, interesse amoroso non è proprio ben visto da me personalmente. Siamo un'agenzia seria e vita privata e lavoro farebbero meglio a non mischiarsi. Tutto ciò per arrivare a dire che l'amicizia tra Genn e Sofia è ben vista -

Prese la parola poi Sofia stessa, seduta di fianco a Gennaro, che se ne stava lì a lanciare qualche sguardo ad Alessio ogni tanto.

- Io e Genn ci siamo conosciuti ormai due anni fa e mai tra noi c'è stato qualcosa di più di una fortissima amicizia che ci lega. Quindi, no, non c'è niente tra di noi -

- E come spiegate le foto che sono state scattate? - Chiese un giornalista alto, dai capelli ricci e molto magro. Aveva un accento straniero e secondo Alessio era inglese.

- Il suo nome, prego - Chiese Stazio.

- Penniman -

- Signor Penniman - Fu Genn a prendere parola, appoggiando il mento su una mano: - Vorrei rispondere con un'altra domanda: secondo lei un ragazzo e una ragazza non possono tenersi per mano ed essere solamente amici? -

Quel quesito fece mormorare un po' tutti in sala e Alex vide Sofia lanciare uno sguardo ammonitore all'amico, forse per ricordargli di essere gentile perchè ne andava della sua carriera e della sua immagine.

- Beh - Cominciò Penniman: - Certo che possono -

- Esattamente - Il tono di Gennaro era più morbido rispetto a prima, ma il suo sguardo era ancora abbastanza scontroso: - Solo perchè io e Sofia ci stavamo tenendo per mano non significa che stiamo assieme. In quel momento c'era stato un problema e volevo farle capire che io ci sarei stato per lei. Non c'era nessun fine amoroso nel mio gesto, e la mia amica lo sa benissimo -

Vide Sofia sorridere e cercare lo sguardo di Antonio, proprio come il biondo agganciò subito il suo sguardo in quello di Alex. Sembrava quasi volerlo supplicare di portarlo via da lì e il fotografo avrebbe tanto voluto farlo: prenderlo con se' e andare al loft per rifugiarsi magari sotto alle coperte a vedere un film e ascoltare un po' di musica senza tutte quelle persone che, come squali affamati, volevano sapere tutto.

- Le foto - Iniziò un altro giornalista, più anziano di Penniman e più basso, con folte sopracciglia nere: - Sembrerebbero scattate da un fotografo amatoriale e senza la vostra approvazione. Ciò comporta una violazione della privacy nei vostri confronti. Come intendete agire? -

- Qualche giorno fa l'agenzia ha già sporto denuncia - Spiegò Stazio: - E' stato richiesto che le foto venissero rimosse dalla rete e che venisse pubblicata una smentita al più presto, motivo per cui siamo qui oggi a fare questa conferenza -

- Una domanda per Genn - Esordì un giornalista che avrà avuto al massimo trent'anni: - La sua figura è sempre stata avvolta dal mistero, sappiamo di lei che è nato a Somma Vesuviana e che si è trasferito a Milano tre anni fa. Come mai questa scelta di tenere la sua vita, prima di diventare chi è ora, così segreta? -

Genn si irrigidì:

- Lei è? -

- Alessandro Cattelan, inviato per Sky -

- Signor Cattelan, queste sono faccende personali... Non vi è alcun motivo sotto al mio voler tenere segreto tutto, ne' legale ne' di altro genere, se non il fatto che io mi sia sempre sentito a disagio nel parlarne. So di essere una figura pubblica ormai ma ho sempre preferito aspettare il momento giusto per parlare di quello che è successo. Ma ora non è ancora il momento, mi dispiace -


La conferenza andò avanti per un'oretta e mezza e le domande furono tra le più disparate, ma tutti quanti risposero in maniera esaustiva e gentile, tranne Genn che ogni tanto sembrava un po' scocciato di dover ripetere cose che aveva già detto magari qualche minuto prima. Domandarono se uno dei due per caso non avesse provato un'attrazione per l'altro, ma sia Gennaro che Sofia risposero dicendo che no, mai. Sofia specificò che quello che provava per l'amico era un semplice rapporto fraterno e che per lei, figlia unica arrivata a Milano da Genova completamente da sola, era sempre stato un punto di appoggio: sapeva che poteva contare su di lui per qualsiasi cosa e viceversa. Proprio come un fratello e una sorella.

Arrivarono anche alcune domande scomode, come ad esempio:

- C'è qualcuno nella vostra vita adesso? -

Entrambi esitarono qualche istante e Alessio vide Antonio tendersi e rivolgergli uno sguardo un po' allarmato.

- Può essere - Disse poco convinta Sofia, giocherellando con un braccialetto di cuoio che, il fotografo ne era convinto, apparteneva al riccio. Glielo aveva visto addosso per molto tempo e, in effetti, nell'ultimo periodo era sparito, non lo portava più e ora capiva perchè.

- C'è - Rispose Genn e quelle uniche due lettere fecero sollevare qualche mormorio tra la folla di giornalisti.

Alessio lo guardò negli occhi e notò che il ragazzo lo stava osservando intensamente. Capiva cosa volesse chiedergli e annuì leggermente. Il modello voleva rendere pubblico quello che ormai c'era tra loro due da quasi quattro mesi, il moro lo sapeva e gli aveva sempre detto che avrebbe dovuto farlo quando si fosse sentito pronto, senza fretta. Evidentemente era arrivato il momento.

E chi è? - Chiese nuovamente Penniman: - Una modella? -

Genn... - Sentì Sofia mormorare.

Il ragazzo si aprì in un sorriso e scosse la testa:

- No, non è una modella, ne' una studentessa, ne' una barista o qualunque altra cosa - Lo vide prendere fiato: - E' un ragazzo -

I mormorii che c'erano stato poco prima si trasformarono in vere e proprie frasi dette a voce abbastanza alta e che mescolate diedero origine ad un vociare confuso che Stazio dovette riuscire a placare chiedendo, con tono sostenuto, di fare silenzio.

- Ed è qualcuno di famoso? - Penniman sembrava incredibilmente curioso e Alessio si era accorto di una strana luce nei suoi occhi quando Genn aveva annunciato di non essere etero: sembrava quasi come se fosse orgoglioso del biondo per aver fatto una simile dichiarazione.

- Beh - Iniziò il modello: - Spero possa diventarlo grazie alla sua carriera -

Guardò Alex e gli sorrise:

- E' un fotografo, secondo me uno dei migliori che io abbia mai avuto il piacere di conoscere. Solitamente chi fa questo lavoro tende a prevalere su di noi, a controllarci e farci fare quello che vogliono loro negli shooting. Beh, lui no. E' una persona di cui non riuscirei a fare a meno nemmeno se lo volessi, è totalmente opposto a me ma per qualche motivo ci incastriamo alla perfezione -

Seguirono alcuni attimi di silenzio nei quali Alessio abbassò lo sguardo sulla sua macchina fotografica, sicuro di essere arrossito. Sentì una sedia spostarsi e i flash di tante fotocamere irrompere nella stanza. Sollevò lo sguardo e vide Genn: si era alzato e ora stava camminando verso di lui, facendosi spazio tra la folla di giornalisti che, tuttavia, lo fecero passare senza interrompere il suo cammino. Quando gli arrivò davanti gli fece un piccolo sorrisetto e Alessio ricambiò:

- Anche io - Gli disse il moro: - Anche io non posso fare a meno di te. E non voglio fare a meno di te -

Poco dopo aver finito di pronunciare quelle parole, il biondo lo baciò, lì davanti a tutti mentre i flash dei fotografi riempivano il loro campo visivo ma non importava. C'erano solamente loro due, proprio come nella Pinacoteca la prima volta, davanti al Bacio di Hayez. Sentirono anche in lontananza degli applausi, ma non importava. 

Non gli importava di nulla se non di loro.

The Rain is our SoundtrackWhere stories live. Discover now