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Siccome questo capitolo è abbastanza importante, vorrei prendermi qualche istante per delle considerazioni personali. 

Siamo arrivati a ben mille e passa views e wow, davvero! Solo questo voglio dirvi: un enorme grazie a tutti voi che leggete questa storia nata dall'aver visto un semplice catalogo di Desigual, a chi ha deciso di lasciare un voto e anche a chi mi ha scritto qualche riga in un commento. Spero che TRIOS, come l'ho soprannominata io per accorciare un po' il titolo lol, continui a soddisfarvi visto che mancano ancora un bel po' di capitoli prima della fine.

Scusate se vi ho preso del tempo ma mi sembrava carino sprecare qualche parola visto che per undici capitoli non ho scritto note personali o altro. 

Ancora grazie a tutti e buona lettura!

                                  


- Okay Genn, puoi essere un goccio più sciolto? -

Il biondo fece come Alessio gli aveva chiesto e seguirono diversi scatti della macchina fotografica che aveva al collo.

Dopo un paio di settimane dalla sera in cui avevano dormito nello stesso letto, l'agenzia l'aveva chiamato di nuovo per offrirgli la possibilità di lavorare di nuovo con loro. Naturalmente Alessio aveva accettato subito, sia per i soldi che per Genn.

Dal canto suo, il biondo non pareva imbarazzato o infastidito dal fatto che avessero condiviso il letto, più dal fatto che Alex l'aveva visto ubriaco. Tuttavia i loro rapporti erano tornati come prima: si scrivevano tanto e si vedevano spesso, da soli o con il gruppo di cui ormai lui, Sofia e Jessica erano diventati parte.

Antonio aveva smesso di cacciarlo fuori di casa e la "relazione" con Sofia, nata da una semplice notte di sesso, sembrava esser diventata qualcosa di serio. Naturalmente i due avevano pietà di lui e si ritrovavano quasi sempre da lei, cosa di cui Alessio era grato.

- Bene, pausa di dieci minuti e poi riprendiamo - Annunciò il fotografo battendo le mani due volte.

Dopo alcuni istanti, Genn lo raggiunse.

- Ho una proposta da farti - Disse, sistemandosi davanti a lui.

- Dimmi tutto -

- Mi hanno regalato degli ingressi alla Pinacoteca di Brera. Giò conosce uno che ci lavora -

- Oh, forte. Non sapevo ti piacesse l'arte -

Genn fece un sorrisetto:

- Beh, sì, un po' sì. Stavo pensando, se ti va ovviamente, che potremmo andarci insieme. Se magari non vuoi, tranquillo, chiederò a Sofia -

Alessio aveva sempre ammirato le persone che riuscivano a comprendere l'arte in tutte le sue sfumature. A lui piacevano alcuni dipinti, ma non ci vedeva i sentimenti dell'autore all'interno: solo la rappresentazione di scene, fittizie o meno. Tuttavia quando Genn gli propose di andare assieme alla Pinacoteca, non gli ci volle molto per dirgli di sì.

- Può essere divertente -

- Bene! Domani ti andrebbe bene? -

- Domani è perfetto -


Non voleva fare la figura di quello che l'arte non sapeva nemmeno dove stesse di casa, così per tutta la sera si lesse le descrizioni dei quadri tenuti nella Pinacoteca... Alla fine non gli rimase poi molto in mente ma decise di non mettersi a, come disse Antonio, ''fare lo splendido'' iniziando a parlare a vanvera delle opere: sarebbe rimasto in silenzio e, se Genn gli avesse chiesto qualcosa, cosa di cui dubitava, gli avrebbe risposto. 

The Rain is our SoundtrackWhere stories live. Discover now