La convalescenza di Georgiana, venne deciso, sarebbe trascorsa a Grosve in compagnia dei Cavendish e della madre. Quest'ultima non nascondeva una certa soddisfazione per poter starsene per qualche tempo lontano dal gelo che dominava nelle stanze mal riscaldate del cottage. Grosve venne spesso visitata dal dottor Mills che, solitamente, seguiva i pazienti fino alla guarigione completa. Egli ebbe modo di sbilanciarsi dicendo che il recupero del braccio si sarebbe completato in un tempo molto più breve di quanto all'inizio fosse sembrato. Di certo i segni sarebbero rimasti e questo impensierì Jane che immaginava di dover ricoprire di stoffa tutti i pochi abiti di Georgiana per renderli più accollati. La signorina Eagle non aveva avuto il coraggio di guardarsi per bene ma sapeva che prima o poi avrebbe dovuto cominciare ad abituarsi a quelle nuove scalfitture comparse attorno alla spalla. Le giornate trascorrevano piacevoli nonostante le abbondanti nevicate. Il Natale si stava avvicinando e per quell'evento tutti si aspettavano che Georgiana si fosse rimessa per partecipare ai festeggiamenti. Fu proprio nel periodo delle festività che Francis Borrough tenne fede all'impegno di visitare la malata e così si presentò per un tè pomeridiano al quale, per la prima volta dall'incidente, poté partecipare anche Georgiana. Borrough si complimentò per il colorito che sembrava essersi riacceso sul viso della ragazza e manifestò un vivo interesse nel procedere delle cure. Georgiana era ben conscia che quelle sue attenzioni andavano oltre le parole che educatamente scambiava con i presenti. Aveva mandato molte lettere ai padroni di casa per sapere lo stato di salute di lei e già da qualche settimana intuiva che Borrough nutriva per lei un sincero affetto. Ne era come d'ovvio lusingata e, nonostante Jane ipotizzasse già diversi aspetti di una possibile vita matrimoniale tra i due, lei aveva seguitato a desiderare che la sorella rimanesse con i piedi ben piantati a terra. Di certo quel pomeriggio avrebbe dato l'avvio ad un nuovo capitolo di congetture da parte di Jane e Irving Cavendish, considerando che Borrough si mostrava interessato ad ogni momento della vita di Georgiana a Grosve. Il tutto stava diventando ridicolo. La signorina Eagle odiava i salamelecchi, sospettava sempre che alla base vi fosse un secondo fine, che spesso si trattasse di un mare di falsità per tentare di conquistare la fiducia di qualcuno per poi profittarsene. D'altronde nei salotti funzionava sempre così: ci si complimentava con chi si voleva escludere, si criticava chi non vi faceva parte per poi cambiare inspiegabilmente parere quando la persona in questione si palesava di fronte. Non che Borrough fosse quel genere di uomo che avrebbe conquistato il cuore di una ragazza con dolci parole per poi tirarsi indietro. Georgiana, in effetti, avrebbe potuto accampare una miriade di scuse per sospettare di Borrough, ma la verità era che, semplicemente, odiava dover ammettere che lui fosse davvero affascinato da lei. Avrebbe preferito essere apprezzata da qualche sconosciuto signore che, dopo un'attenta lettura dei suoi scritti, avesse riso di buon grado e avesse chiesto alla sua signora di leggere "questo pezzo davvero imbarazzante sulle due mogli di Sir Ashton". Quello era il più bel complimento che avrebbe voluto sentire, ma ciò non poteva accadere visto che nessuno sapeva chi T.S. Eliot fosse. In conclusione fare dei complimenti a Georgiana Eagle era impossibile.
I convitati si intrattenevano da circa venti minuti presso il salotto del tè di Grosve. La signorina Eagle, tempestata di domande da parte di Borrough, era preda di occhiatine davvero fastidiose. Per cercare di spostare l'attenzione su altro le venne in mente di chiedere notizie di Headston. "Immagino siate ancora là, come stanno i Benedict? E Lady Asheby?" disse issandosi sul suo divanetto e roteando nervosa il cucchiaino nella sua tazza. Il signor Borrough rispose di buon grado: "Signorina, sono tempi duri per la signora Benedict, non ha un attimo di tregua dalla sorella. Tuttavia pare che presto se ne andrà visto che gli affari del signor Asheby la richiamano a Richmond." Georgiana ripensò a quella donnina che la assisteva con negli occhi la certezza che la morte si sarebbe portata via chiunque stesse curando. Poi, senza pensarci, proseguì: "E che mi dite di Benedict? Non ho avuto alcuna sua lettera da quando sono partita da Headston Park." Jane, col fare di chi la sa lunga, si sporse verso Georgiana e disse in tono solenne: "Di certo deve essere ancora sconvolto... Un errore così devastante, un incidente così increscioso..." e sospirò. Georgiana scoppiò a ridere, poi si rese conto di risultare fuori luogo e chiese scusa prima che Borrough prendesse la parola. "Come avrete avuto modo di sapere dalle mie lettere Benedict mi ha delegato il compito di scrivervi e di sapere come state affrontando questo lungo periodo di ricovero qui." Georgiana si sentì colpevole di aver letto forse troppo sommariamente tutte quelle missive. Dopotutto erano così lunghe e verbose che avrebbe potuto forse essere scusata per la mancata attenzione a qualche particolare. Beh, forse non da Borrough. La scena le entrò con prepotenza in testa. Si immaginò Borrough che prendeva a parte Benedict e gli chiedeva se fosse il caso di sentire notizie della signorina Eagle a Grosve. Benedict si gira distratto verso di lui, gli getta uno sguardo ironico mostrando un sorrisetto sprezzante e gli fa un cenno di assenso col capo per poi tornare ad occuparsi delle sue faccende. Segue un momento di indignazione da parte di Borrough che in realtà è solo ostentato, visto che conosce l'amico da più tempo di quanto non voglia ammettere. Infine il nostro signor Borrough si decide a scrivere un'appassionata lettera.
Georgiana si era estraniata dal contesto tanto che le scappò una seconda risata che apparve di nuovo insensata al gruppetto riunito. "Dovete scusarmi, per un attimo ho immaginato il signor Benedict che si presenta qui per potersi assicurare di persona che io stia bene. Voi che lo conoscete bene trovereste di certo la cosa divertente e ridereste con me" disse tentando di giustificarsi. "Sì Borrough, diteci, che tipo di uomo è?" si intromise Jane. Georgiana si infastidì per essere stata interrotta e rispose secca: "Il tipo d'uomo che non ama che gli si parli alle spalle, immagino". Ma la curiosità si era inesorabilmente accesa anche dentro di lei e sperava che Borrough potesse in qualche modo rispondere. Egli allora si fece serio e scrutò tutto il gruppetto con attenzione. Poi parlò: "Oh, io non credo si debba essere severi con lui. Lucas è un eccellente comandante e ha reso di certo orgoglioso il suo paese e i suoi uomini. Ma l'aria di casa tende ad annebbiare quella sua capacità di ironizzare su tutte le cose del mondo e spesso lo rende spiacevole. Prendiamo ad esempio il fatto che non vi abbia propriamente rivolto delle scuse per ciò che è accaduto..." Georgiana fiutò il pericolo e pensò che non era il momento di fare certe rivelazioni di fronte alla sua famiglia. "Credo" lo interruppe lei "che chi è in grado di capovolgere il proprio modo di vivere e chi sa interpretare in maniera diversa il ruolo che la società gli impone si possa definire persona geniale". Tutti la guardarono stupiti. "Eccentrico è l'unica parola col quale lo descriverei" disse il signor Cavendish che però pensava all'accezione più negativa del termine anche se non l'avrebbe mai ammesso. "Come non si è scusato?" disse Jane. Lei conosceva un'altra verità e non le era sfuggito quel particolare. Fu provvidenziale per Georgiana ricordarsi in quell'istante di essere una signorina ferita da un'arma da fuoco e pertanto assolutamente giustificata nel lamentare dolori in qualsivoglia parte del corpo. Perciò uscì dal pubblico imbarazzo accusando delle fitte improvvise e molto forti alla schiena. A seguito di ciò sarebbe terminata ogni possibilità di saperne di più sull'oscuro signor Benedict e, pertanto, quell'incontro non avrebbe più suscitato alcun interesse in lei. Ora aveva tutte le intenzioni di ritirarsi nella propria stanza.
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Allora gente, è la prima volta che scrivo una nota. Vi ringrazio per essere arrivati fino a qui e per tutto il sostegno che state dando alla mia storia. Ho raggiunto una posizione prestigiosa in classifica ed è tutto grazie a voi fedeli lettori. Che mi dite dei personaggi? Parteggiate per il #TeamBenedict o per il #TeamBorrough?
Scherzi a parte domani vi aspetta un capitolo che personalmente ho amato tanto. Mi sono esaltata molto a scriverlo e svela altre sfaccettature dei caratteri dei nostri personaggi.
A presto dunque carissimi e lasciatemi pure le vostre impressioni sotto i capitoli che leggete. Per me sono preziosissimi consigli e tutto ciò è utile per migliorarmi.
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Grazie !
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Georgiana
Ficção Histórica[INGHILTERRA 1814] IN LIBRERIA come GEORGIANA di DEBORAH BEGALI "Il signor Benedict odia i balli, non sopporta la mondanità e tanto meno la compagnia del bel mondo. Un vero peccato cara signora!" disse rivolgendosi ad una delle tante ascoltatrici...