Georgiana guardò la madre rossa in volto che se ne stava in silenzio in piedi di fronte alla porta. Gerty, che per tutto il tempo era rimasta in giardino, giunse poco dopo che il signor Benedict era partito. Pensò che fosse meglio constatare che entrambe le signore fossero vive considerando le urla che aveva sentito provenire da dentro casa. Fu proprio la governante che cercò di stemperare la tensione iniziando ad elencare una serie di ingiurie verso tutta la famiglia Benedict. La loro follia aveva colpito prima il padre per poi trasmettersi a tutta la famiglia. La signora Eagle fu fatta sedere da Gerty e fu servito un tè bollente con qualche goccia di lavanda. Georgiana, che era ancora ferma immobile dove era stata lasciata da Benedict, non sapeva come portarle conforto visto che era lei la causa del suo dolore. "Mamma, il signor Borrough è stato troppo avventato. Se avesse aspettato qualche tempo avrebbe capito che non sono la moglie che vorrebbe avere al suo fianco" provò a ribadire mentre si avvicinava al salotto. Non ottenne alcuna risposta. Non riuscendo ad articolare alcun altro discorso decise di occuparsi della cena rimanendo nelle vicinanze ma senza poter essere vista da sua madre. Fu lei a venire dalla signorina Eagle mentre questa era occupata con delle uova e della farina. "Georgiana, mia cara, non so se mi ha più sconvolto il comportamento di Benedict, di Borrough o il tuo. Te lo chiederò solo questa volta e mai più. Ti prego di riconsiderare la tua posizione su Francis". Parlava con un tono dolce ma deciso, come si fa con una bambina in preda a qualche inutile capriccio. "Non sposerò quell'uomo mamma" rispose la ragazza di rimando. Era stizzita perché sentiva sulle proprie spalle la responsabilità di una scelta che doveva accomodare tutti meno che lei. Salì nella sua stanza e vi rimase ben sapendo che dabbasso avrebbero parlato di lei per il resto della giornata. Non volle scrivere a Jane e nemmeno finire gli articoli per il giornale, era molto turbata dal susseguirsi di quegli eventi che erano accaduti così in fretta. Restò sveglia per quasi tutta la notte rimuginando su quanto fosse cambiata la sua vita da quando Benedict e Borrough erano entrati a farvi parte: ci aveva quasi rimesso la pelle, aveva avuto in regalo più abiti dalla sorella di quanto fosse mai accaduto, era stata chiesta in sposa. Il cambiamento l'aveva sempre spaventata e cercò di convincere se stessa che la sua scelta non fosse stata dettata solamente dal fatto che aveva paura. Non ebbe mai una risposta dalla sua coscienza perché si addormentò all'alba nello stesso momento in cui la madre si stava alzando con l'intenzione di partire per Grosve non appena fosse stato possibile.
Il periodo che seguì a tutto ciò insegnò a Georgiana che i suoi familiari sapevano perdonare e capire la sua naturaribelle. La signora Eagle non riaprì più il discorso con la diretta interessatae si accontentò di affidare le sue infinite preoccupazioni a Jane, a Irving e alla signora Cavendish. Ne parlava con tutti: sperava che sua figlia si sarebbe redenta, che prima o poi avesse capito che non poteva vivere nell'indigenza più assoluta e che Borrough era probabilmente il genere di uomo che avrebbe potuto modificare a suo piacimento. Fu deciso che, per la prima volta, Georgiana non dovesse recarsi a Londra in compagnia della sorella per la stagione. Jane e il marito partirono da soli alla fine di febbraio. Georgiana capì subito che l'espediente veniva usato per farle patire la solitudine in cui si sarebbe trovata nel caso in cui non si fosse mai sposata. A Londra, in realtà, non si era mai divertita molto ma poteva contare su un florilegio di casi umani suiq uali poter raccogliere informazioni da mandare al suo direttore. Quest'ultimo riusciva a vendere molte più copie con le storie piccanti e irriverenti che si udivano in città. Accettò la cosa con orgoglio e si preparò ad una primavera in campagna nella quale avrebbe forse potuto trovare altri interessi. Perché non riprendere in mano la pittura, la geografia o il suo pessimo francese? Circa a metà marzo fu chiaro che la bella stagione era un lontano miraggio, le temperature erano rigidissime e Georgiana iniziò a soffrire di una brutta tosse che fece preoccupare la madre. Dalla campagna si stavano allontanando tutti lasciando ai contadini l'onere di dover capire come poter seminare le patate in mezzo alla neve e al ghiaccio. Gerty aveva informato casa Eagle che Borrough era anch'egli partito per Londra poco dopo la triste vicenda del rifiuto di Georgiana. Benedict era invece rimasto a Headston Park. I camini furono accesi anche al cottage per cercare di riscaldare i polmoni della ragazza che verso fine mese si trovava in condizioni decisamente peggiorate. Così la signora Eagle si trovò nell'assurda situazione di dover scrivere a Jane di accogliere la sorella per poterla far vedere in Harley Street. Poco prima di Pasqua Georgiana partì per Hanover Square dove l'aspettava Jane, una casa decente euna Londra insolitamente infreddolita.

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Georgiana
Historical Fiction[INGHILTERRA 1814] IN LIBRERIA come GEORGIANA di DEBORAH BEGALI "Il signor Benedict odia i balli, non sopporta la mondanità e tanto meno la compagnia del bel mondo. Un vero peccato cara signora!" disse rivolgendosi ad una delle tante ascoltatrici...