Palermo - 12 dicembre 1817
Cara Jane,
ho aspettato così a lungo tue notizie. Ho sperato ad ogni porto di veder arrivare il signor Biddle con della posta per me. Ho desiderato così tanto che la Thalia fosse alla fonda unicamente per una tua parola. Ebbene sono rimasta ogni volta delusa. Non ricevo tue da oltre un mese e, per quanto le comunicazioni siano difficoltose, sono certa che qualcosa di terribile è accaduto e che tu non voglia rendermene conto. Si tratta forse del signor Cavendish? Ha avuto sfortuna con quegli investimenti in Cornovaglia? Se così fosse non avresti da me altro che l'aiuto che la mia posizione ora mi permette di offrirti. O forse qualche disgrazia è avvenuta a nostra madre? Dio non voglia. Dal canto mio ti posso dire che, non appena ho posato lo sguardo sulla Sicilia, ho iniziato a scriverti perché tu possa avere un quadro completo di ciò che sta accadendo.
Siamo giunti stamattina al porto, siamo stati ispezionati dalla dogana. Anche qui è stato necessario mettere sotto esame tutti i nostri beni. Delle ore travagliate... i controllo hanno richiesto più tempo del previsto e hanno reso l'umore di Lucas detestabile. La città sembra un bel posto, almeno a scrutarla dalla nostra nave. Il sole scoppia all'orizzonte e fa così caldo che sembra il giugno di Wollenbridge. Benedict non è d'accordo con me. Dice che ci fermeremo molto poco, giusto il tempo di fare scorte e recuperare del tessuto. Il fiocco si è danneggiato per un'imprudenza del signor Graves mentre solcavamo lo stretto di Messina. Mio marito è quasi uscito di senno, a me è sembrato solo un banale incidente. Il mare è spesso agitato ma, anche col progredire della brutta stagione, posso confermarti che lo sopporto ottimamente. Almeno vi è qualcosa del quale mio marito non può recriminarmi. Benedict, per l'appunto. Le nostre discussioni sono così frequenti che non comprendo come tanti potessero affermare che egli sia più calmo e paziente in mare piuttosto che a casa. Il nostro itinerario è cambiato e, se dapprima sembrava dovessimo fermarci qui fino a Natale, ora scopro che partiremo prima del previsto per passare il 25 dicembre a Malta. Non riesco a capire quali siano gli interessi di Benedict in ogni porto che tocchiamo. Quel che è certo è il poco tempo che ha per me. Mi chiedo sempre più spesso se ciò che ci lega potrà mai trasformarsi in qualcosa che solo possa somigliare al tuo rapporto con Irving. Per ora la risposta è del tutto negativa. Nonostante ciò la compagnia sulla nave è alquanto desiderabile, come ti ho già scritto nelle mie lettere precedenti. Sono tutti così cordiali e divertenti. Eccetto Lucas, s'intende. Egli si incollerisce ogni volta che prendo parte ai divertimenti con l'equipaggio. Sostiene che la mia posizione non mi permette di immischiarmi con loro. Che meschino! Come potrei far passare il tempo mentre lui è impegnato sul cassero oppure invitato presso qualche ambasciatore? Il mare è di certo un gran conforto, ma dopo due mesi tra i flutti, tramonti spettacolari anche in pieno inverno, acque morbide color velluto, in alcuni momenti vorrei solo essere attorniata dal vostro chiacchiericcio. Ti sembrerà che io sia un'ingrata a ritrovarmi spesso a pensare a te e all'Inghilterra. E il fatto che tu non ti dedichi assiduamente alla corrispondenza mi manda su tutte le furie. Ti prego, occupati di me. Qui, eccetto il buon cuore degli uomini, non ho altro. Scrivimi appena riceverai questa mia e confermami che i miei timori sono infondati.
La tua amata sorella Georgiana
SPAZIO AUTRICE: Come promesso (circa un mese fa, non me ne vogliate) pubblico il Christmas Special. Ringrazio tutti coloro che mi hanno contattato per chiedere informazioni sul seguito di Georgiana. Lo sto scrivendo. Per ora non posso dirvi molto di più perché alcuni dettagli possono cambiare da qui alla pubblicazione. La lettera che leggete quassù è un estratto dal libro.
Grazie per la pazienza che state avendo. State continuando a leggere Georgiana in tantissimi e vi adoro per questo.
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Georgiana
Historical Fiction[INGHILTERRA 1814] IN LIBRERIA come GEORGIANA di DEBORAH BEGALI "Il signor Benedict odia i balli, non sopporta la mondanità e tanto meno la compagnia del bel mondo. Un vero peccato cara signora!" disse rivolgendosi ad una delle tante ascoltatrici...