I Cavendish avrebbero partecipato ad un pranzo fuori per Pasqua, così lei dovette rimanere rinchiusa in quella gabbia dorata in attesa che il suo corpo si abituasse di nuovo al calore e alle belle cose. Ad Hanover Square la coppia, non appena sposata, aveva deciso di apportare diversi cambiamenti e si era avvalsa dell'aiuto di Georgiana per la scelta dell'arredamento. Era un sollievo trovarsi di nuovo nella sua camera di Londra, con tutti quegli agi, con una cameriera personale e con la facoltà di decidere cosa la cuoca dovesse preparare per cena. La casa non era molto grande ma si trovava in una delle zone più esclusive e questo sopperiva alla mancanza di un maggior numero di stanze per gli ospiti. Era su tre livelli, incastrata in un complesso di altre residenze tutte uguali tra loro, con un ingresso indipendente ciascuna. Georgiana amava il numero quattro di Hanover Square. Era stato il suo unico rifugio, dopo l'abbandono di Windhall, per tentare di dimenticare la scomodità del cottage. Passarono alcuni giorni e la sua salute migliorò, cosa che le permise di rispondere a qualche biglietto di cortesia dei vicini di casa. Jane aveva provveduto a pubblicizzare adeguatamente il suo arrivo in città presso i pochi salotti che frequentava. La domenica seguente, grazie alle conoscenze di Cavendish in parlamento, fu possibile invitare una cerchia ristretta di personalità di spicco che gravitavano attorno al ministro della guerra. Era una questione più di interessi economici che di politica, con il sottinteso che non si sarebbe dovuto parlare di nessuna delle due cose, bensì lasciarsi andare alle piacevolezze della buona conversazione e del buon cibo. Jane volle che la sorella fosse pronta per tale evento perciò prese accordi con un sarto in modo che l'abito potesse essere confezionato in casa. Fu poi impegnatissima per tutta la settimana a predisporre il tutto per la festa che pose i Cavendish in una posizione migliore di quanto fossero mai stati quando venivano nominati dalle varie personalità di spicco della società. Essi facevano il massimo per poter aspirare a quel ramo della famiglia autorevole a cui non avevano mai potuto appartenere. La colpa era stata di un matrimonio sbagliato avvenuto qualche generazione prima. C'erano i Cavendish riconosciuti in tutta l'Inghilterra e poi c'erano loro che potevano pregare solo che non venissero chiesti dettagli circa la loro origine. Una di quelle sere la signora Cattermore, relativamente al da fare che Jane si stava dando per i suoi illustri ospiti, ebbe modo di affermare ad una folla adorante di amici che la signora Cavendish era da ammirare per la tenacia nel dare lustro al cognome del marito e per la bontà d'animo che la portava a prendersi cura della sfortunata sorella. Questo giocò a favore di tutti gli invitati al grande evento in arrivo che non ebbero più dubbi sul prestigio di una così bella rimpatriata.
Domenica pomeriggio la casa al quattro di Hanover Square era un via vai di persone tra cui anche inservienti temporanei assunti solo per la serata. Georgiana si sentiva in ottima forma e partecipava alla vibrante atmosfera che si stava mano a mano formando. Verso le cinque del pomeriggio si presentò un giovane ragazzo accompagnato dal padre. A detta di Cavendish si trattava di una promessa della politica che avrebbe beneficiato dell'ascendenza del ministro della guerra. Poi arrivarono tutti gli altri. Georgiana conversava con tutti e si asteneva, su pressione di Cavendish stesso, da qualsiasi commento che avrebbe potuto indispettire uno qualsiasi tra i presenti. Poco prima dell'annuncio della cena furono ammessi nel grande salotto anche gli ultimi ritardatari. Georgiana in quel momento si trovava al fianco di Jane ed entrambe avevano appena terminato di elargire una serie di svenevoli complimenti alla figlia del ministro. Non poterono notare la presenza dell'ammiraglio Sloan, tra gli ultimi ad arrivare, fino a quando non entrarono in sala da pranzo. Non era tanto l'ammiraglio che fece sobbalzare entrambe bensì il suo accompagnatore: il capitano Lucas W. Benedict. Occorreva mantenere la calma ma nessuna delle due poté fare a meno di accorgersi che Cavendish stava già facendo gli onori di casa e che, a quanto pare, stava accogliendo calorosamente entrambi. Dopo essersi tutti accomodati al tavolo la signorina Eagle rivolse un'occhiataccia al cognato e uno sguardo disperato alla sorella che, era evidente, non sapeva nulla di quell'incresciosa faccenda. Non c'era alcun complotto alle spalle di Georgiana. Era chiaro che Benedict fosse lì solo per accompagnare Sloan. Fu fatta una presentazione generale a tutti, contravvenendo al buon gusto, ma in questo modo Georgiana fu risparmiata dall'incrociare lo sguardo di Benedict. Però lo osservò con molta attenzione. Non fu in grado di concentrarsi sui vicini di posto. Il suo interesse era sempre rivolto a lui e a quello che stava facendo. Il capitano, diversamente da come si era comportato in campagna, qui appariva come contorno. Non si faceva notare, parlò solo con Sloan e pochi altri ed ebbe la compiacenza di non rivolgersi mai a nessuna delle due sorelle. Georgiana era agitata, a fatica aveva dimenticato tutti gli affronti ricevuti da quell'uomo. Nel periodo di malattia li aveva messi tutti in fila e si era resa conto dell'assurdità di tutti i suoi atteggiamenti. Forse era come quel suo zio Hartfield che era tornato dalla guerra di indipendenza americana e aveva quasi strozzato il domestico per aver stappato una bottiglia. Hartfield disse al giudice che pensava che a sparare fossero stati quelli di Savannah. Si scoprì che non dormiva da giorni e che era convinto di trovarsi ora sul Delaware ora a Charleston. Così andava ragionando la povera ragazza mentre Benedict si mostrava un perfetto gentiluomo e parlava con Sloan. L'ammiraglio fu piacevolmente colpito dall'atmosfera calda e accogliente e si promise di tenere in maggior conto eventuali inviti provenienti dai Cavendish.
"Dobbiamo complimentarci con la signora Cavendish mio caro Lucas, è stato tutto davvero ottimo" disse in seguito prima di riunirsi con le signore. "Dovreste, signore, ma io non verrò. In tutta sincerità non sono il benvenuto in questa casa per alcune questioni irrisolte tra me e i Cavendish ad Headston". Sloan lo scrutò benevolo: "Suvvia Benedict, siamo ad una cena elegante con persone così perbene, non vi sembra il caso di buttarvi alle spalle certe scaramucce di campagna?". Egli non disse niente e si vide costretto a seguirlo per rendere omaggio a Jane. Quest'ultima si comportò in modo onorevole e ringraziò il cielo che Benedict non le rivolse la parola. Georgiana, nel frattempo, si tenne a debita distanza da tutti potendolo fare. Solo una volta, poco prima che si congedasse assieme all'ammiraglio, incrociò lo sguardo di Benedict. Era serio e scuro in volto. Per un attimo le parve molto stanco e, udite udite, affranto. Una persona quasi diversa. Il ricevimento si concluse con molto vantaggio per Cavendish in quanto a conoscenze e probabili aiuti per alcuni affari in Scozia. Jane, dal canto suo, era stata in grado di sovrintendere ad un evento molto importante. Georgiana, invece, si ritirò inquieta dopo aver visto Benedict e, anche lui, quando giunse al sei di Oxford Street dove possedeva la più bella casa della zona, non poté che concludere che la serata lo aveva indisposto più di quanto avrebbe potuto immaginare.
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Georgiana
Fiksi Sejarah[INGHILTERRA 1814] IN LIBRERIA come GEORGIANA di DEBORAH BEGALI "Il signor Benedict odia i balli, non sopporta la mondanità e tanto meno la compagnia del bel mondo. Un vero peccato cara signora!" disse rivolgendosi ad una delle tante ascoltatrici...