Capitolo 11

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Dopo un ora di viaggio siamo arrivati in un bosco.
Mi afferra la mano e corriamo tra gli alberi.
"Ecco questo è ciò che mi aiuta nei momenti più bui della mia vita"
Siamo in un bosco in cima ad una collina.
Da qui si vede tutta la città e uno splendido tramonto all'orizzonte
"Daniel grazie ne avevo proprio bisogno. Staccare un attimo intendo.  Non pensare più a nulla"
Mi abbraccia forte. Qualcosa in lui è diverso.
Tornando a casa  l'unica a rompere il silenzio è la musica e infatti sulle note di 7 years delle lacrime rigano il mio volto.
Non so per quale motivo ultimamente sto così,  ho solo bisogno di sfogarmi per sentirmi protetta. Mi sono chiusa in me stessa. E ci vorrà un po per riaprirmi.  Ma per ora ho solo bisogno di piangere. Mette una mano sulla mia coscia e gli sorrido.
Una volta davanti casa mia prima di scendere dell'auto mi rivolge delle parole che non mi sarei mai aspettata da lui: "Piccola c'è ancora qualcuno che ti apprezza per come sei non per come devi essere" gli sorrido e finalmente vado a buttarmi sul letto.
Ad un tratto mio padre entra in camera mia
"Tesoro ti ricordo che domani hai la visita dal medico"
"Certo papà"
Mi addormento
__________
Oggi mi sono potuta svegliare un po più tardi perché devo andare in ospedale
Mio padre di chiama Josh ed è un medico e mi sottopone spesso a fare delle analisi per prevenire anziché curare. Da piccola ho avuto un attacco al cuore non so per quale ragione forse panico avevo fatto anche un brutto incubo.
Siamo in ospedale faccio le analisi, mi guardano il cuore e tutto il resto.
"Josh posso parlare con te da aolo?" Dice il collega di mio papà
"Tesoro aspettarmi fuori"
Sicuramente parleranno delle solite noie dei medici
Quando finalmente mio padre esce dalla stanza sembra essere pallido
"Papà che succede perché sei così pallido"
"No niente ho sbattuto la mano sullo spigolo e quindi ho sentito così tanto dolore che sono diventato pallido"
"Oh mi dispiace"
"Fa niente è passato tesoro"
"Le analisi?"
"Perfetto sei sana andiamo"
Noto una strana luce negli occhi di mio padre chi lo sa.
Finalmente torniamo a casa.
Mi butto sul letto e sento il cellulare suonare
"Elena dimmi"
"Amica tieniti forte sto per darti una di quelle notizie che potrebbero farti svenire"
"Elena mi spaventi cosa succede ?"
"Il prof di geostoria oggi ha fatto dei gruppi per fare un lavoro per dopodomani. ..
La bella notizia è che non sei con juliette la brutta è che sei con Daniel"
Dovrò passare due pomeriggi interi con Daniel?
"Ma sei proprio sicura.. voglio dire"
" si credo che lui dovrebbe chiamarti a momenti"
"Perché queste accadono quando non ci sono"
"Com' è andata in ospedale?"
"Bene non ho niente"
Dopo aver parlato del più e del meno finalmente attacco e trovo 3 chiamate perse da Daniel lo richiamo
"Pronto?" Dice lui
"So tutto quando?" Dico veloce
"Tra 20 minuti da te"
Attacco.
Sono sicura non provo niente per Daniel.
Insomma io ero innamorata di Bryan e dopo che lui mi ha tradita non più provato nulla del genere con nessuno.
Sono sicura che è solo un malinteso.
Quando finalmente arriva a casa mia mi chiede di uscire fuori e non appena esco noti due cavalli pronti per noi
Sapevo che era ricco non avrei mi immaginato che fosse proprietario di cavalli
"Monta" mi aiuta a salire su uno di quei cavalli
"No Daniel non so farlo ho paura"
Sale sul mio cavallo attaccando l'altro per non farlo scappare
"Attaccati e tieniti forte"
Mentre sfrecciamo con quei cavalli mi sento libera non avevo mai sentito la bellezza del vento che sfiora il viso.
Quando arriviamo davanti ad un laghetto fa bere il cavallo stanco e noi ci sediamo accanto.
"Domani studiamo però" dico
"Certo" risponde

IL MIO CUORE TI APPARTIENEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora