Capitolo 33

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Dopo aver mangiato la fantastica torta a mascarpone e Nutella decido di farmi dare la ricetta
"Ecco a te cara è facilissima da preparare come vedi l'ho fatta in pochissimo"
"Grazie ci proverò" rispondo
"Magari falla a me ogni tanto" dice Daniel
"ti basta quella che ti fa tua madre" sorrido
"Lo so che mi ami" risponde.
Arrosisco.
Perché l'ha detto davanti sua madre?  Cosa faccio adesso ?
Sua madre ci ha visti anche prima e così non farà altro che ricordarglielo.
"Bene Elisa ti ringrazio infinitamente per tutto adesso noi andiamo a fare una passeggiata al parco" sorrido.
"Certo tesoro andate pure r non ti preoccupare puoi venire quando vuoi sei la benvenuta sempre come fosse casa tua"
"Grazie ancora"dico davanti la porta per poi uscire
"Qui sei a casa tua, e magari il tuo letto è anche il mio" dice.
"Daniel" lo rimprovero spintonandolo
Mi abbraccia da dietro lasciando dei baci sui capelli e stringendomi forte.
Mi sento davvero a casa con lui.
È tutto ciò di cui ho bisogno.
Ma cosa succederà quando morirò.
E se non mi perdonerà mai per non averglielo detto e la mia anima sarà per sempre dannata?
Cosa farò?
Lui deve saperlo ma non è ancora il momento giusto.
Mentre camminiamo per strada spintonandoci e poi abbracciandoci sembrando ubriachi, mi dice "cosa vuoi regalato per il compleanno?"
"Niente"
"Come niente?"
"Mi basti già tu" dico con gli occhioni dolci
"Ma quanta dolcezza, ho il diabete" risponde.
"Ah beh allora ciao" faccio finta di andar via mi prende per il polso
"Dove credi di andare?"
"Non vorrei che il diabete ti peggiorasse"
"Posso anche morire l'importante è che muoia con te al mio fianco"
"Oh quanta dolcezza, ho il diabete" dico
"Non copiarmi le frasi, voglio il diritto d'autore"
"Voglio il diritto d'autore" sciomiotto la sua voce
"Sei una stronza"
"Oh grazie modestamente faccio del mio meglio" rispondo con un sorriso
"Ma ti amo" dice
"Che peccato" rispondo
"Perché che peccato?"
"Che peccato che il sentimento non è ricambiato" ribatto con le braccia incrociate al petto
"Ah no? Fino a due minuti fa non sembrava"
"Sì cambia"
"Quindi sei lunatica lo ammetti!"
"Può darsi" rido
"Mi butto su di lui salendo sulla schiena e sussurro al suo orecchio
"Ovvio che purtroppo per la mia sanità mentale ti amo anch'io"
"Sei pazza di me quindi? se dici 'purtroppo per la tua sanità mentale'"
"No mi fai solo uscire pazza con il tuo comportamento" lo abbraccio anche se sono sulla sua schiena
"Però non smetterò mai di dirti che ti amo e lo potrei urlare anche al mondo intero"
"Urlalo"
"Non voglio sembrare la pazza psicopatica innamorata di uno stronza che non fa altro che marcare il mio lato da pazza psicopatica"
"Ma lo sei"
"Sì ma non voglio che gli altri lo sappiano" rido
"Okay" risponde
Mi fa paura adesso.
Si ferma in mezzo alla strada e inizia ad urlare le persone che stanno sedute nelle panchine nel marciapiede vicino al boschetto, quelli del parco, chi cammina, e chi è nella macchine si girano a guardarci
"TI AMOOO" urla
Vorrei sprofondare sotto terra.
Questo gesto è davvero dolce ma quelli nelle auto urlano "a noi non frega niente" quelli del parco ridono
Insomma ma è il mio ragazzo non voglio dare un dispiacere
Mi guarda con aria triste come per dire 'io faccio questo per te e tu stai li in un angolo come se non mi conoscessi'
Prendo coraggio mi metto anche a lui sorrido e urlo "TI AMOOO" mi sorride e mi bacia
Le persone si uniscono in un applauso mentre lui mi prende in braccio.
Le persone delle auto scendono per rimproverarci ma Daniel mi prende sulla schiena e corre fino ad arrivare al parco
Ma come fa? Insomma con il mio peso addosso? Ok fa palestra però è da tanto che non ci va insomma io sarei già morta a terra.
Quando arriviamo nel parco c'è una band musicale così avviciniamo ad ascoltare..

IL MIO CUORE TI APPARTIENEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora