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<<Ciao>>
Harena non degnò neanche di un'occhiata il tritone che l'aveva appena salutata. Era ancora arrabbiata con lui. Cosa poteva aver fatto? E soprattutto, con chi?
<<Ehi!>>
Abyss la richiamò indietro. Cos'aveva quel giorno?
<<Harena!>>
Niente. Nessuna risposta.
 <<Lo so che mi hai sentito! Perché non mi rispondi? Sei arrabbiata con me?>>
Harena lo fulminò con lo sguardo. Davvero non capiva?
<<Fatti un esamino di coscienza Abyss, sarà meglio.>>
<<No, no. Aspetta un attimo! Spiegati meglio ... cosa ho fatto?>>
 <<Abyss, ti prego ...>>
<<Ma che problema hai, Harena?>>
<<Sei proprio tu a chiedermelo! Dove sei stato e con chi quella sera?>>
 Abyss rise. Gli aveva creduto veramente? Stava ancora pensando a quella storia assurda?
<<Non mi prendere in giro! Sono così patetica per te? Perché sto male per il tritone del quale sono ...>>
E si bloccò tappandosi la bocca. Abyss non rideva più. Aveva capito bene?
 <<Del quale sei?>>
La sirena si morse il labbro.
 <<No, niente. Pensavo ad alta voce.>>
Se ne stava andando ma Abyss le strinse la mano bloccandola.
 <<Del quale sei?>>
 Ripeté con dolcezza. Harena non poteva fare niente, lui l'aveva bloccata e il suo cervello e la fantasia non riuscivano a lavorare perché il cuore le batteva troppo forte.
<<Abyss ... mi fai male ... per favore ...>>
Lo guardò con occhi imploranti velati di lacrime.
 <<Ok, io ti lascio il braccio, ma tu devi dirmi cosa stavi per dire. Harena, per favore ...>>
La sirena stava tremando, lui lo sentiva mentre le stringeva il polso. Harena annuì, tanto ormai Abyss avrebbe dovuto capire che sentimenti provava lei per lui, perciò cosa aveva da perdere? Però fece in modo di ottenere un'informazione che, a lei pareva, di vitale importanza.
 <<Ok, ma tu dimmi con chi eri ...>>
 Abyss le lasciò il polso e lei se lo massaggiò abbassando lo sguardo e facendosi piccola, piccola per sottrarsi alla domanda. Abyss si appoggiò con la spalla ad una roccia e incrociò le braccia aspettando una risposta. Harena lo guardò, implorando di non chiederle niente, ma Abyss la rassicurò con un sorriso che le fece sciogliere il cuore e la paura scomparve, lasciando il posto a un coraggio che non sapeva di avere.
 <<Innamorata>>
 Sussurrò. Un respiro. Abyss era sorpreso. Non sapeva che lei provasse un sentimento tanto forte. Lui per Harena provava solo affetto, ma non voleva mentirle dicendo di essere innamorato di lei e non voleva farla soffrire dicendo che non lo era, così la baciò. Harena fu colta alla sprovvista. La bloccò contro la parete della roccia dietro di loro, al riparo da sguardi indiscreti. Chiuse gli occhi e si sciolse nel loro bacio. Finalmente sapeva che lei per lui era importante. Abyss non provò nessuna emozione al loro tocco. Questo era un ringraziamento, tanto era certo che si sarebbe sposato con lei, quindi prima o poi avrebbe dovuto baciarla. Harena, invece, si emozionò tantissimo, il cuore iniziò a batterle nel petto così forte che, temeva, che Abyss potesse sentirlo sbattere contro il suo petto. Delle lacrime di una gioia mai provata in vita sua, le caddero dagli occhi socchiusi, per godersi meglio il momento di quel loro bacio appassionato. Quando si staccarono, rimasero abbracciati. Abyss percepiva il cuore della sirena che batteva all'impazzata dall'emozione e si sentì in obbligo di spiegarle:
 <<Harena ... io la notte di Nettuno ero da solo. Non sono andato da nessuna parte con nessuno. Credimi ...>>
 <<Mi fido.>>
 Abyss non era sicuro di quel che aveva fatto. L'aveva solo illusa. Lui non provava quell'emozione ... Cosa doveva fare adesso? Sposarla? No. Lui non voleva sposarsi. Non voleva sposarsi con lei. Non voleva lei.

<<Ahhhhh!>>
<<Che succede?>>
<<Ahhhhh!>>
<<La smetti di urlare Harena?>>
 <<Ahhhhh!>>
<<Harena! Calmati!>> <<L'ha fatto! L'ha fatto! L'ha fatto!>>
Non si era mai visto un sorriso più luminoso del suo in quel momento. Stava rischiarando l'oscurità. <<Chi e che cosa?>> <<Abyss!>>
<<Che cos'è successo?>>
<<Mi ha baciata!>>
 <<Ahhhhh! Quando? Dove? Come?>>
 <<Pochi minuti fa! Proprio qui! In un modo fantastico!>>
Disse ripensando e cercando di rivivere quei momenti fantastici, chiudendo gli occhi e incrociando le mani sul cuore mordendosi il labbro inferiore.
 <<Le nozze! Dobbiamo preparare le nozze!>>
<<No, Aqua aspetta! Non mi ha fatto la proposta!>>
<<Conosco mio figlio! Lui ti vuole!>>
 Ruggì la madre di Abyss, forse, più entusiasta della neo sposa.
 <<Se lo dici tu ... allora ti credo! Mi sposo!>>
<<Sì tesoro! Ti sposi!>>
 Dopo il bacio, Harena aveva aspettato di non vedere più Abyss e aveva iniziato ad urlare di felicità, mentre rideva e piangeva. L'aveva trovata la madre di Abyss e aveva cercato di farla ragionare. Ora sapeva il motivo del suo urlo e voleva farli sposare il più in fretta possibile.

<<Abyss!>>
Il tritone era intento a mangiare un involtino d'alga e a pensare al suo bacio. Sua madre si fiondò su di lui, in un modo talmente entusiasta da fare cadere la sedia su cui era seduto. <<Mamma! Tutto ok?>>
Aqua si alzò dal pavimento sorridendo, sbattendo i capelli dietro la schiena.
 <<Oh mi hai reso così felice!>>
 <<Perché?>>
<<Perché finalmente ti sposi con Harena!>>
Abyss si ingozzò con l'involtino che stava mangiando.
 <<Io che cosa faccio con chi?>>
 <<Non far finta di niente pesciolino! So bene che cosa è successo oggi con Harena!>>
Gli fece l'occhiolino.
<<Mamma ... non ...>>
<<Stiamo già organizzando tutto! Non ti devi preoccupare di niente!>>
 Se ne andò, dopo aver baciato il figlio, canticchiando. Abyss aveva fatto un solo errore ed era rimasto intrappolato in quella rete.  

WATERTREEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora