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Abyss si era pentito di come aveva agito. Non avrebbe dovuto lasciarla sola, nelle mani di quelle fate. L'avevano legata come una criminale, invece lei era innocente! Il suo unico sbaglio era stato quello di essersi affezionata troppo a lui. E questo era stato anche lo sbaglio del tritone. Provava un sentimento troppo forte per quella creaturina indifesa e spaventata. Ma perché era stato così sciocco? Era stato egoista. Aveva pensato solamente alla sua salvezza. Se le fosse successo qualcosa, lui ... certamente ne sarebbe morto. Teneva troppo a lei. Doveva fare qualcosa. Qualunque cosa pur di salvarla! Ma che cosa? Cosa poteva fare? Non poteva mostrarsi davanti a tutti, altrimenti sarebbe evaporato. Pianse. Per la prima volta gli succedeva di piangere per una persona. Si rannicchiò con le lacrime che gli rigavano le guance. Lo trovò Harena, mentre piangeva come un bambino. Si preoccupò.
 <<Abyss, che cosa succede?>>
 Abyss voleva rivelarle tutto. Ogni singolo particolare. Era stanco di tenerle nascosti i loro incontri. L'abbracciò per cercare un po' di conforto e lei lo strinse forte.
<<Harena ... ho fatto una stupidaggine! La più grossa di tutta la mia vita! L'ho persa! L'ho persa per sempre!>>
Harena era stupita. Chi?
<<Ehi, calmo! Cos'è successo?>>
Abyss si riprese un poco. Non era adatto ai tritoni il pianto, ma in quel momento non gli importava nulla. Voleva solo liberarsi.
<<Devo dirti una cosa ... che non ti farà piacere ...>>
Così le raccontò tutta la storia. Dal primo incontro con Gyada, fino all'ultimo. Harena piangeva in silenzio.
<<Non è stata colpa tua, Abyss. Lei ti ha chiesto di salvarti, e tu l'hai fatto. Non capisco di cosa ti rimproveri!>>
La sua voce era gelida e più tagliente del ghiaccio. <<Ma io ero suo amico! Avrei dovuto aiutarla! Sono un codardo! L'ho persa per sempre! Non la rivedrò mai più! E adesso io come faccio? Come faccio se non avrò più lei?>>
Più arrabbiata e invidiosa che mai, Harena piangeva ma senza farsi vedere. Lei glielo stava portando via. Come si permetteva?
<<Avrai ancora me, Abyss!>>
Il tritone la guardò.
<<Non è la stessa cosa, Harena ... lei mi aiutava. Lei mi tirava su il morale. Lei mi faceva divertire. Come farò senza di lei?>>
Harena sbottò.
<<Non hai bisogno di lei Abyss! Tu hai me! Ti servo solo io!>>
<<No! Harena, tu non capisci! Lei è importante per me! Lei è indispensabile nella mia felicità! Io ho bisogno di lei, per vivere!>>
Scoppiò di nuovo in singhiozzi. Harena era sconvolta. Tutti questi mesi, Abyss si era incontrato con questa fata e lei non se n'era accorta? Che cosa provava per lei, Abyss? Che cosa provava per Gyada? Non era semplice amicizia, questo l'aveva capito. Per la prima volta, Abyss, aveva esposto i suoi sentimenti a qualcuno. Non pensava che il suo cuore fosse stato rubato ma si era sbagliato. Lei era colpevole solo di una cosa: si era impossessata del suo cuore e, senza chiedergli il permesso, era entrata a far parte della sua vita, occupando un posto indispensabile nella vita del tritone.
Scese la sera. Scese la notte. Abyss si addormentò con le lacrime che gli cadevano dagli occhi. Harena si concesse un urlo. Abyss non era innamorato di lei. Questo l'aveva capito. Era forse innamorato della fata? Credeva di sì. Ne era quasi certa. Pianse anche lei. Per il tradimento di Abyss. Per la rabbia che le provocava la fata. Per la sua ingenuità. Non aveva capito che il tritone era felice solo se poteva vedere la fata di cui si era invaghito. Le aveva mentito spudoratamente, le aveva detto che era innamorato di lei. Come aveva potuto? Come faceva a non sentirsi sporco dopo averla tradita in quel modo subdolo? La rabbia la stava facendo impazzire, e insieme a lei c'era anche il dolore.

Il giorno successivo il tritone si svegliò accanto alla sirena. Cercò di non svegliarla e ricordò quello che era successo il giorno prima. Sospirò. Coprì Harena con una coperta e uscì di casa, nuotando verso la superficie. Voleva aspettare l'arrivo dell'amica fatata. Voleva rivederla, ma nel suo cuore, sapeva che era impossibile. Harena aveva fatto finta di dormire. Voleva vedere che cosa avrebbe fatto il suo futuro marito. Quando vide il suo corpo uscire dalla porta e nuotare via, la sua mente e il suo cuore realizzarono la verità: l'aveva perso per sempre.

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