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Ritornarono a casa. Gyada si dimenava piangendo sulle spalle di Brunn, il quale non mollava la presa e Flos pensava alle parole che si erano scambiati la sua protetta e il tritone, che erano così simili alle parole che si erano scambiati lei e Neil diversi anni prima. Quanti ricordi. Brunn appoggiò la fata dimenante sul letto e la coprì. Gli dispiaceva averli separati, stavano così bene insieme, ma non poteva trasgredire ancora di più le regole della regina Light, era certo che lei sapesse ogni suo movimento, sperava che la sovrana avesse chiuso un occhio sul fatto del tempo e delle carezze di Gyada e Abyss. Sperava che anche la regina, una volta, si fosse innamora di qualcuno e che potesse capire i due giovani innamorati, come li capiva lui. Flos preparò un infuso al tiglio per Gyada e glielo portò. La fatina non voleva niente e non voleva vedere nessuno, desiderava solamente essere lasciata da sola con i suoi pensieri, avrebbe potuto piangere quanto voleva, disperarsi e commiserarsi. Flos la lasciò sola. Sapeva che sensazioni sgradevoli stava provando in quel momento Gyada, perché non le erano nuove. La fatina si spettinò i capelli dalla rabbia e il fiore le cadde sul cuscino. Lo prese con mani tremanti e lo guardò ricordandosi ciò che era successo. Gli diede un bacio sui petali delicati e un po' sgualciti, immaginando di baciare il tritone, si alzò dal letto e camminò traballando fino alla libreria, prese il libro più grosso e pesante che riuscì a trovare, lo aprì a caso, mise il fiore e lo richiuse, pressando più che poteva sulla copertina rovinata di quel vecchio libro, la nuova casa del regalo di Abyss. Ritornò a letto e si perse tra le coperte.
Il giorno successivo, Flos ritornò nella camera della sua ospite e la trovò male. Aveva gli occhi rossi e gonfi dal pianto, i capelli erano ingarbugliati e bagnati di lacrime ed era sdraiata sotto le coperte tremante. L'infuso al tiglio che le aveva portato il giorno prima era ancora appoggiato sul comodino ed era ormai freddo. Le chiese se avesse dormito, ma la fata rispose di no con la voce stanca e flebile. La lasciò da sola dopo averla baciata teneramente sulla testa e portò via la tazza con il liquido freddo. Ritornò da lei poco dopo, portando con sé una fetta di pane integrale spalmata con della marmellata e un po' di linfa dolce. Gyada rifiutò tutto girandosi dall'altra parte del letto. Flos prese il vassoio e lo appoggiò sul comodino, sperando che lei mangiasse qualcosa, ma Gyada non toccò niente. Era depressa, lo stomaco era avvolto in una morsa e non voleva ricevere del cibo, la sola idea la rivoltava. Flos ritornò per l'ora di pranzo portando un altro vassoio traboccante di cibo delizioso, ma la fatina triste lo respinse nuovamente. La padrona di casa non insistette e se ne andò. Quando, però, ricomparve nella camera di Gyada con un nuovo vassoio gremito di cibarie e la fata ripudiò anche la cena, Flos decise di parlarle perché non le faceva bene non mangiare.
<<Gyada, tesoro, lo so che ti senti male ma non puoi rifiutarti di mangiare, ti ammalerai in questo modo.>>
Gyada alzò la testa dal cuscino e si rivolse verso Flos.
<<Sarebbe meglio ammalarmi e stare male, almeno così non avrei il senno per pensare a questa storia.>>
Ributtò la testa sul cuscino e sparì sotto le coperte.
<<Gyada, ti prego non fare la bambina! Potresti non pensare a lui anche in un altro modo, facendo altre cose, potresti aiutarmi nelle faccende domestiche, per esempio.>>
Gyada non rispose e si rannicchiò ancora di più nel suo letto. Flos, a quel punto, perse la pazienza.
<<Gyada, credi che la vita sia giusta? Beh, allora ti sbagli! La vita non è giusta, per nessuno! Tutti devono soffrire, prima o poi, e la soluzione non è lasciarsi morire di fame, ma reagire e andare avanti a testa alta. Secondo te, ad Abyss farebbe piacere vederti ridotta in questo modo? Hai sentito che cosa ti ha detto ieri? Ti ha detto di vivere la tua vita, di essere felice ... perché non lo vuoi accontentare? Abyss mi ha detto di dirti che devi vivere serena, ti raccomanda di non vivere nel passato, ma guardare il futuro.>>
Gyada bagnò il cuscino con nuove lacrime. Sentire il suo nome, quello che aveva pronunciato tante volte, le faceva ancora più male e sentire le sue parole la riportava nei ricordi. Non rispose. <<Se non lo vuoi fare per me, allora fallo per lui.>>
Tentò Flos, ma Gyada non voleva allontanare i suoi problemi, voleva annegare in essi. Flos sbuffò e sospirò. Lei non aveva fatto tante storie quando aveva lasciato Neil, se n'era fatta una ragione e basta, anche se a volte ripensava a lui e si sentiva soffocare da tutti quei ricordi che la sovrastavano. La lasciò sola con il vassoio accanto.

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