3rd Cashton;

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Non sentivo Lauren dalla mattina precedente, ma non ero preoccupato.
Era successo che in passato avesse qualche attacco di panico e staccasse la spina.
Nel frattempo, però, io dovevo andare da Ashton per la seduta successiva, facemdo di tutto per non pensare a quanto quel ragazzo mi facesse suscitare emozioni strane.

Non le avevo provate con nessuno e ciò mi spaventava. Era tutto così dannatamente nuovo, e non volevo sapere per quale motivo stessi provando quelle sensazioni con lui.
Infatti, quando quel giorno entrai nel suo studio, ero decisamente teso, e lui se ne accorse, a giudicare dal suo sguardo indagatore.

"Che succede, Calum?" Il suo sorriso quasi non mi uccise, mentre si sedeva di fronte a me.

"Non sento Lauren da ieri, ma penso stia attraversando quella fase..."

"In tal caso, lasciale del tempo. Tanto abbiamo la seduta tra qualche giorno."

Annuii, iniziando a rilassarmi.

"Non è solo questo. Dimmi cosa sta succedendo."

Arrossii di botto, sperando di non darlo a vedere.

Ashton corrugò le sopracciglia, sedendosi accanto a me.

Cazzo.

"Hai trovato un ragazzo?"

"No!"

"Qualcosa mi dice di sì, invece." Ashton ridacchiò, dandomi un pugno amichevole.

Eppure, il sorriso che aveva messo su sembrava finto, quasi di plastica.

"No, non esattamente. Un ragazzo c'è... ma sono sicuro che sia etero, quindi meglio togliermi di torno."

"Parli di Luke?"

"Ti ho già detto che non mi interessa Luke in quel senso."

"Beh, stando ai tuoi racconti è il ragazzo perfetto. Biondo, occhi azzurri, sorriso perfetto. Cosa puoi volere di più?"

"Non è il mio tipo. E passando al ragazzo che credo mi piaccia, probabilmente è solo una cotta passeggera, quindi me ne libererò in fretta."

"Vuoi liberartene?"

Lo guardai, cercando una spiegazione a ciò che aveva appena detto.

"Mi sento bene, quando sto con lui. È una bella sensazione. Ma so anche che non potrebbe mai funzionare."

"Ne sei sicuro? Magari piaci anche a lui, e non vuole dirtelo."

"Ti ho già detto che è etero. In più, non credo che mia madre approverebbe."

"Tua madre non approverebbe nemmeno un cane."

"Stai dando del cane al ragazzo che mi piace?"

"No, sto solo cercando di capire per quale motivo ti piace. Insomma, se lui non si fa avanti, ci saranno tante altre persone che ti meriteranno."

"Lo spero." Borbottai a bassa voce, evitando lo sguardo del riccio.

"Conosco il ragazzo?"

"Non esattamente."

Lui sorrise, ed io spostai lo sguardo sulle sue labbra.
Erano così dannatamente rosa, mentre lui se le leccava lentamente.

Non resistetti, e mi fiondai sulle sue labbra, mordendole leggermente.
Sentii Ashton non ricambiare il bacio, inizialmente, ma dopo poco iniziò a leccare le mie labbra, cercando l'accesso alla mia bocca.

Mi persi per un attimo tra i pensieri, lasciandomi accarezzare dalle sue mani esperte, e mi abbandonai alle sensazioni che stavo provando.

Mi staccai all'improvviso, rendendomi conto di ciò che stavo combinando.

"Scusami, io non avrei dovuto farlo, io... io devo andare, sì."

Presi velocemente il cellulare, uscendo dalla porta come un fulmine.

"Calum, già vai via?"

"Sì, Malia, devo proprio scappare."

Uscii dallo studio in preda al panico.
Che cazzo avevo appena combinato?

How To Be(come) A Happy Person: Michael CliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora