"Mamma, sì, sto migliorando."
"Lo dice anche il dottor Irwin. Sono molto felice di questo, almeno smetterai di pensare ai ragazzi."
"Sicuramente."
Ridacchiai sommessamente, non facendomi sentire da mia madre, ripensando al comportamento di Ashton durante quei giorni.
Mia madre mi accompagnò allo studio, e quasi non corsi dentro la stanza, rischiando di inciampare.
"Ma ciao, Calum."
Ashton allargò il suo sorriso, mentre faceva scorrere il suo sguardo per tutti il mio corpo.
"Ciao Ashton."
Mi misi comodo sul lettino, prima che Ashton sganciasse una bomba.
"Ho intenzione di smettere con le sedute. Non ti servono, ed in più, la nostra situazione, è altamente rischiosa."
"Ashton, che diavolo stai dicendo?"
"Che voglio vederti come un ragazzo normale. Non mi interessano le sedute, voglio uscire e passeggiare con te mano nella mano, al centro commerciale, o al parco. Voglio che tu non sia un mio paziente, bensì un ragazzo a tutti gli effetti, senza vincoli lavorativi."
"Ashton, sai benissimo che mia madre non mi permetterà una cosa del genere. Si accorgerà subito che c'è qualcosa che non va. Lo fa sempre."
"Calum, non puoi sottostare ai suoi ordini. Hai me, ed io ti aiuterò a farlo. Lei ti accetterà, prima o poi. Dovrà farlo."
"Io non credo, Ashton. Piuttosto mi vieterà di vedere ragazzi per tutta la durata della mia vita."
"Ti aiuterò a cambiare tutto questo Calum. Che tu lo voglia o meno."
~~~~~~~~~
Mi chiedevo da più di dieci minuti il motivo per cui avevo accettato a dire ai miei genitori che mi piaceva Ashton.
Mi avrebbero cacciato di casa, quasi sicuramente.
Lui, invece era dannatamente rilassato, mentre si lisciava le maniche del maglione.Aprii con le chiavi, ed in un attimo, mia madre e mio padre erano in salotto sconcertati dalla presenza di Ashton.
"Dottor Irwin, come mai qui?"
"Sono qui in via ufficiosa, e potete benissimo chiamarmi Ashton."
I miei genitori annuirono, con un sorriso di plastica sulle labbra.La tensione dentro di me cresceva sempre di più, sperando che Ashton non rivelasse tutto di colpo.
"Bene, volevo avvertirvi del fatto che ho deciso di sospendere le sedute di Calum."
"È totalmente guarito?" Mia madre prese parola, piena di speranza.
"Signora Hood, da cosa dovrebbe essere guarito esattamente?"
"Dalla sua omosessualità. Mi pare abbastanza ovvio."
"L'omosessualità non è una malattia, solo per informarla."
"Ma a mio figlio piacciono i ragazzi, è totalmente contro natura!"
La conversazione si prospettava abbastanza violenta, e ciò non rincuorava per nulla.
"Non è affatto contro natura, le persone sono libere di amare chi vogliono."
Ashton rimase composto alle accuse di mia madre, mentre mio padre faceva finta di non essere lì.
"Le ragazze stanno con i ragazzi, i ragazzi non possono stare con persone dello stesso sesso."
"Per quale motivo?"
"Perché fa schifo."
Ashton rise, ed io mi vergognai di lei.
"Io sono gay, e sono innamorato di suo figlio. Non ci vedo alcun problema, signora Hood."
Mia madre restò scioccata per qualche attimo, prima di spalancare la bocca.
"È uno scherzo?"
"No, affatto. Suo figlio mi piace molto, e non ho la minima intenzione di lasciarmelo scappare per colpa sua, chiaro?"
"Ho bisogno di una camomilla."
Ashton uscì di casa, ed io lo seguii.
"Perché lo hai fatto?"
"Prima o poi sarebbe successo, e tua madre avrebbe imparato ad accettarti. Io ho solo accelerato i tempi."
"Grazie per averlo fatto, Ashton."
E poi più nulla, a parte le sue labbra sulle mie, e le mie farfalle nello stomaco.
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How To Be(come) A Happy Person: Michael Clifford
Fanfiction"Ansia, depressione, attacchi di panico, crisi isteriche..." "Ashton, credo che non ci siano soluzioni al mio problema." "Io penso di sì. E il paziente a cui voglio accoppiarti ha i tuoi stessi identici sintomi." "Come si chiama il paziente?" "Micha...